Le cose non andavano bene e io non facevo altro che continuare a commettere sempre gli stessi errori, scendendo sempre più giù di morale.
Volevo interrompere questo loop e migliorare tutti gli aspetti della mia vita: economico, sociale, familiare.
La cosa che mi premeva di più era la situazione finanziaria, perché stavo attraversando un periodo difficile a livello lavorativo, che non mi permetteva di stare tranquillo.
Lavorando in modo autonomo, non sapevo mai cosa mi aspettasse il giorno dopo, non avevo delle basi su cui fare affidamento, quindi non avevo nessuna certezza.
E questo mi faceva traballare ogni giorno.
Avevo paura di non riuscire a sostenere quel ritmo di vita, di non riuscire a reggere tutte quelle responsabilità e di perdere la stabilità non solo economica ma anche familiare.
Il mio desiderio era quello di essere meno timido, essere quindi più sicuro nelle cose che dovevo fare, essere più incisivo, più forte, “aggredire” un po’ la vita.
Perché ero sempre remissivo, tendevo a rimanere un po’ indietro, in disparte, a nascondermi.
Mi sentivo spesso inferiore agli altri e questo mi bloccava molto.
Ero diventato più debole, mi lasciavo condizionare sempre più facilmente dall’esterno e diventavo sempre meno capace di fare ciò che volevo fare.
Rimanevo lì a subire le cose che mi succedevano.
Ero alla ricerca di una soluzione.
Volevo innanzitutto recuperare la mia autostima, “mettermi più in mostra”, nel senso di venire fuori, venire allo scoperto, essere padrone della mia vita.
Essere più sereno e più calmo e trasmettere questo a tutti i miei cari.
Questo era quello che cercavo.
La voglia di migliorare era tanta, così ho deciso di partecipare a una conferenza del Metodo INCIMA, sotto consiglio di mia moglie, che è venuta con me.
Ero completamente all’oscuro di questo Metodo, non sapevo proprio di cosa si trattasse, ma mi sono fidato di lei.
Durante una successiva conversazione avuta con Dario, ho avuto la netta sensazione che questo Metodo fosse qualcosa di serio e che non fosse la classica videolezione o la classica seduta psicologica.
Sicuramente è importantissima la figura del coach, ma non è solo quello, è proprio il modo in cui è strutturato il Metodo che fa la differenza rispetto a tutto quello che c’è in giro.
I concetti che ho ascoltato durante le loro lezioni sono così potenti che mi hanno entusiasmato molto, incuriosito e aperto la mente, tanto da darmi quella carica che mi è servita per cominciare poi a darmi da fare, per essere più attivo e, già dopo il primo weekend, ho sentito un’energia che non avevo mai avuto prima.
Prima rimandavo, dicevo “vabbè, domani si pensa”, invece ora no, quello che posso fare lo faccio subito.
Dopo il weekend in Masseria ho iniziato a mettere in pratica le informazioni che avevo appreso, partendo da piccole azioni quotidiane per arrivare a cose più grandi.
E devo ammettere che io non sono stato uno studente modello!
Ma nonostante questo, poi ho recuperato…
Ora vado alla grande!
Sono più “stabile”, sento maggiore libertà di muovermi come voglio e anche di dare più amore alle persone che mi stanno accanto.
Ho tolto troppo tempo e troppo spazio alla mia famiglia per dedicarli a un lavoro che gestivo male.
Il lavoro di gruppo in Masseria è stata per me l’esperienza più bella e incisiva.
Anche se all’inizio ero in imbarazzo, dopo un po’ mi sono sentito a mio agio, non solo, in compagnia mi sono sentito più forte.
Io avevo in mente i miei desideri e i miei obiettivi, ma il mio grande problema era proprio quello di essere molto timido, di non riuscire a relazionarmi bene con gli altri, sentirmi inferiore agli altri e questo mi portava ad aver paura di parlare, di dire la mia, di espormi.
Nel secondo weekend in Masseria è venuto fuori qualcosa, sono iniziato a “venire allo scoperto” e tante cose sono iniziate a cambiare…
La prima cosa che ho fatto quando sono rientrato a casa è stato abbracciare uno ad uno i miei familiari.
Loro non mi riconoscevano più, si saranno chiesti: “E a questo che è successo?”
Fare questo mi ha dato una sensazione di liberazione che porterò per sempre con me.
Il fatto di incontrare qualcuno e avere la voglia di abbracciarlo e farlo, senza vergognarsi, è una cosa che mi viene facile adesso, ma prima per me era una montagna che non riuscivo mai a scalare.
Facendo quell’esperienza in aula, all’interno di quel gruppo, ho scoperto che se c’era una cosa che a me mancava tantissimo era proprio l’abbraccio.
E ho scoperto anche la mia mission, cosa che mi ha dato una sensazione indescrivibile.
Ho provato un immenso piacere nel condividere i miei pensieri e le mie emozioni con un gruppo di persone; tante volte avevo la voglia di farlo, ma mi ero sempre limitato.
Ho trovato il coraggio di fare un’altra cosa che non riuscivo a fare, ossia chiedere ciò che mi spettava di diritto!
In questo caso l’ho fatto in ambito lavorativo, con i miei creditori.
Li ho chiamati uno ad uno e sono rimasti così stupiti da rimanere in silenzio; sicuramente avranno pensato: “ma questo chi è?”
E io sorridevo.
Che altro dire?
Sono davvero grandi risultati!
Un’esperienza che vale la pena fare…
L’alternativa sarebbe stata continuare a sentirmi un fallito, un incapace, a vivere alla giornata, continuando a perdere la grinta per affrontare la vita.
Dario e Cristina hanno una grande esperienza e quindi anche una grande capacità di percepire per ogni singola persona i propri i propri difetti e i propri pregi.
Riescono a inquadrare ogni singola persona in pochissimo tempo, hanno il potere di conoscerle e comprenderle immediatamente.
Non posso che consigliare ad altre persone questo percorso.
Parlando con mia moglie le dicevo: “il primo regalo che avrò la possibilità di farti sarà quello di regalarti Libera La Tua Forza Interiore”.
Vorrei che anche lei facesse questo percorso, non saprei spiegarglielo a parole, non saprei da dove iniziare…
E’ un’esperienza che va vissuta.
Giuseppe Caso