da admin | Ago 1, 2022 | Blog
Immagina la tua tipica “Giornata No”. Scommetto che non avrai troppa difficoltà nel farlo.
E scommetto anche che le prime sensazioni che ti verranno in mente saranno il nervosismo e la rabbia.
Tutto comincia dalla prima mattina, quando sai che dovrai iniziare la giornata con quelle poche ore di sonno.
Hai dormito poco perché le tue preoccupazioni ti consumavano la mente, i pensieri ti infuocavano il cervello… e ora le tue energie sono al minimo.
A lavoro, cerchi sempre di essere gentile, ma c’è un collega che usa un tono arrogante con te, arrivando a mancarti di rispetto.
Mette in dubbio la tua professionalità, commenta in modo negativo (e inutilmente) il tuo lavoro, senza che abbia la benché minima idea di quali siano le tue difficoltà.
Non tiene conto che hai un’età, un’esperienza, un minimo di voce in capitolo.
Tutto peggiora quando prende il fascicolo del lavoro che hai scritto e te lo sbatte davanti al viso come se fosse carta straccia.
Vorresti mettergli le mani al collo, vero? Ma non lo fai perché ovviamente sei una persona civile, e di certo non andresti in carcere per colpa sua.
Ma covi dentro di te un nervosismo che ti corrode e che devi tenere a freno.
E così, dopo essere sopravvissuto all’ennesima ed estenuante giornata di lavoro, te ne torni a casa credendo di ritrovare la pace… Menti a te stesso, sai già che non sarà così.
Come varchi la porta di casa e cerchi la tua solita poltrona per rilassarti, tua moglie ti chiede se hai comprato quel certo ingrediente dal supermercato per la cena, ma le rispondi che ti sei dimenticato… e le parte il rimprovero facile. Anche lei ha le sue preoccupazioni e non se la passa tanto bene probabilmente.
E in tutto questo ti senti più frustrato e inutile di prima.
E così corri al supermercato, torni a casa e finalmente sprofondi sul divano.
Ma quando pensi di poterti finalmente rilassare, arrivano i tuoi figli piccoli che iniziano a giocare a urlare…
Non riesci a sopportare il baccano e… all’improvviso… uno di loro butta all’aria uno dei sui giocattoli che finisce sul tuo piede, facendoti male…
E lì esplodi… anzi… la tua pentola a pressione (alias la tua mente) è scoppiata e ora sei un vulcano.
Ti agiti, urli, ti lamenti di tutto quello che non va a lavoro, a casa… e nel frattempo i tuoi figli e tua moglie ti guardano come se ti fossi trasformato in un piccolo grande Hulk.
Quante volte ti sarà successo?
Ma soprattutto vuoi continuare a vivere così?
La rabbia è un sentimento normale nell’essere umano, perché nasce dalle sue primitive esigenze di adattamento e sopravvivenza nell’ambiente, ma in questo caso, il tuo problema è che tutta questa rabbia non ti farà sopravvivere.
Evidentemente, ti è stato insegnato che reprimerla nei momenti peggiori è giusto, che manifestarla non è qualcosa di gradito o socialmente accettabile.
Però sappi che tenerti dentro rabbia e nervosismo non ti farà bene o migliorerà la tua condizione di salute.
La peggiorerà senza alcun dubbio.
Come spiega il ricercatore Christophe Haag, professore e ricercatore di psicologia sociale:
“A forza di lasciare che il corpo vada in sovraccarico e in ‘sovralimentazione’, sprechiamo un mare di energie che servirebbero al corpo e al cervello. Imparare a controllare questo processo è fondamentale perché è abbastanza pericoloso per l’uomo”.
Elevati picchi di rabbia possono creare reazioni fisiologiche come ernie, orticaria, psoriasi, asma e mal di schiena, e come spiega il ricercatore, reprimere la rabbia può portare allo sviluppo di patologie decisamente più gravi come malattie cardiovascolari, problemi cardiaci, ulcere e ictus a causa della pressione alta. (Tutti elementi cui dovresti fare attenzione, considerata l’insorgenza media verso la mezza età…).
E se le conseguenze fisiche non ti sembrano abbastanza, ci sono quelle psicologiche che potrebbero farti cambiare idea:
“La fisiologia periferica della rabbia è vicina a quella dello stress, quindi questa emozione può portare allo sviluppo di ansia, fobie o comportamenti compulsivi”, afferma lo studioso Haag.
Ma una delle peggiori conseguenze è sicuramente da ricercarsi nella depressione.
In uno studio condotto da Besharat e altri ricercatori, le prove hanno dimostrato una stretta relazione tra rabbia e depressione:
“Le persone depresse mostravano una maggiore repressione della rabbia rispetto alle persone normali. Questo non può che creare un’implicazione descritta dalla teoria evolutiva della depressione: l’inibizione delle reazioni di lotta (rabbia frenata) e fuga (sentimenti di intrappolamento) possono essere tra le componenti più importanti della depressione. Tuttavia si è visto anche che le persone depresse provavano più rabbia rispetto agli altri soggetti”.
(Fonti:. Asian Journal of Psychiatry, 6, 35-41)
Tutto questo può farti ben capire come, arrabbiandoti, tu stia giocando con la tua salute e a tua insaputa.
Ma questo non significa che per te la rabbia debba essere un sentimento negativo. Come hai visto, è del tutto naturale: ti serve a reagire, a sopravvivere, a far valere i tuoi diritti.
È la cattiva gestione delle emozioni la base del problema, come del resto la tua rabbia.
Proprio per questo motivo, ti porto qui dei consigli pratici su come poter gestire al meglio il tuo sentimento rabbioso (fonti: La forza della resilienza, Rick Hanson):
1) Analizza e osserva la tua rabbia, aiutandoti con la Mindfulness: spesso la rabbia opera inconsciamente, ma quando arriva, osservane le sensazioni, i pensieri che ti procura, cerca di comprendere quali sentimenti di insoddisfazione o frustrazione si nascondono, i traumi o i dolori emotivi. Accetta questi sentimenti con compassione. Arrivare a comprendere questi meccanismi, a prendere consapevolezza delle cause, questo fa sì che la rabbia spesso si estingua da sé.
Utilizza la Mindfulness per osservare i due momenti in cui la rabbia si manifesta: innesco e scintilla. L’innesco è l’accumulo di tanti piccoli fattori irritanti, sono (come afferma Hanson) come una pila di fiammiferi che possono prendere fuoco da un momento all’altro.
La scintilla è, per l’appunto, lo scoppio, accende quei fiammiferi e si trasforma in un rogo (come la tua reazione davanti a tua moglie e ai tuoi figli che ti ho descritto sopra…).
2) Riconosci gli aspetti auto-lesionistici della rabbia: pensa a come ti fa star male provare quel sentimento (anche se questo può darti una momentanea soddisfazione nel desiderare una vendetta, un riscatto, ecc…), pensa a quante ore di sonno hai perso, a come il tuo corpo e i tuoi nervi ne hanno risentito, a come i rapporti con gli altri siano stati compromessi da reazioni imprevedibili. Questo rispecchia molto bene quel proverbio che dice che “serbare rabbia è come assumere un veleno aspettandoti che sia l’altra persona a morire”.
3) Intervieni sulla fase di “Innesco”: come già detto due paragrafi più su, l’innesco è quella fase di preparazione allo scoppio della rabbia. Previeni questo sentimento; se per esempio devi discutere con un tuo collega dei problemi che avete a lavoro, prima di farlo svuota la mente, prenditi una pausa e valuta bene quali siano le parole migliori per avere una comunicazione efficiente e senza intoppi. Identifica le situazioni, gli ambienti, le persone che più ti suscitano irritazione, definiscili bene nella tua mente: “es. sono nervoso perché mi hanno annullato il volo per il mio viaggio”, “sono stanco di sentire mia sorella lamentarsi”, “nessuno mi aiuta mai a lavoro”.
E quando arriva la “scintilla”, chiediti quanto siano gravi i motivi per cui potresti avere una reazione forte. Misura su una scala da 0 a 10 quanto la tua reazione possa essere commisurata rispetto al problema. Chiediti se ne vale la pena o meno, perché è possibile che il giorno successivo te ne sia già dimenticato.
4) Non parlare o agire per rabbia, ma cerca di trovare una soluzione reale al problema: per esempio vorresti che un tuo familiare comprasse qualcosa, ma nel frattempo se n’è dimenticato. A quel punto, non utilizzare un linguaggio giudicante (es. “sei il solito sbadato”, “non cambi mai”, “vivi in un mondo tutto tuo”), evita aggettivi, critiche e giudizi, fai notare la mancanza (certo, mai detto che la rabbia vada repressa), ma senza usare accuse che vadano sul personale e che inneschino reazioni esagerate.
5) Vivi la tua rabbia, ascoltala e separala dai tuoi pensieri: è un sentimento che devi sicuramente accettare, comprendere, concepiscilo come un messaggero, un benevolo campanello d’allarme che ti sta segnalando qualcosa che dovresti cambiare nella tua vita. Dopo averlo riconosciuto, affronta la causa, il problema da cui scaturisce. Separa la rabbia dai tuoi pensieri e dalle tue parole affinché questi non siano influenzati, lascia che ti attraversi e se ne vada.
Per dirlo con una metafora, lascia che l’acqua scorra nel torrente del tuo fiume emotivo, senza mettere argini che ne danneggino il corso.
Questi sono soltanto alcuni dei consigli che puoi cominciare a seguire per migliorare la tua vita.
Non raccontarti mai che “è troppo tardi per cambiare”.
Agire sulla rabbia può avere un cambiamento salutare e positivamente determinante per la tua salute psicofisica e per le tue relazioni con gli altri… dal lavoro agli amici, fino ad arrivare alla famiglia.
Ovviamente questo non è che l’inizio, ma intanto puoi cominciare a gettare le fondamenta per un cambiamento positivo, solido e stabile per il tuo futuro.
Ci sono altri mondi… anche in questo.
Dario Perlangeli
da admin | Mag 19, 2022 | Blog
Quando ti svegli al mattino hai due possibilità. Rimanere nell’insoddisfazione o finalmente prendere una decisione importante per la tua vita.
Sai quando si inizia a cambiare per davvero? Quando si esce dagli schemi. Quando si comincia a focalizzare mentalmente qualcosa di diverso. Quando si fanno cose nuove.
Molte persone credono che il proprio destino dipenda da ciò che accade fuori da sé stessi. Certo, può essere così. Ma non è l’unica possibilità in cui credere. È possibile, al contrario, che il destino sia definito da dove indirizziamo il nostro focus, e non da quello che crediamo o da quello che abbiamo interiorizzato nel corso del tempo.
Quando ti svegli al mattino hai due possibilità: lamentarti per tutte le cose che devi fare, dirti che sei stanco, che chissà quali guai dovrai affrontare oggi… Oppure dirti una cosa completamente diversa: “oggi mi aspetto una giornata piena di opportunità e di possibilità, mi sento bene, mi voglio bene, sento di avere il coraggio di compiere le scelte migliori, ho fiducia in me, credo di poter vivere una meravigliosa giornata in pace con me stesso e con gli altri”. Cosa accadrà in questo caso?
Accade quello che credi possibile.
Fuori continuerà a verificarsi ciò che accade normalmente. Tu non hai potere di controllare gli eventi esterni, ma le tue emozioni interne sì, quelle le puoi controllare e puoi sempre scegliere come rispondere agli eventi. Piuttosto che reagire di istinto basandoti, come hai fatto finora, sul passato e su ciò che già conosci.
Goethe diceva: “Tutti i giorni al sorgere del sole sentiamo dentro una nuova energia piena di gioia…” (pensa alla sensazione che provi quando vedi l’alba). E poi aggiunge: “…purché ci allontaniamo dall’idea che le nostre vite dipendano dagli altri, dalle loro parole”.
Dentro di te c’è un vampiro e un navigatore.
Il vampiro succhia le tue energie. Ti toglie valore, ti appesantisce, ti priva di possibilità. Ti blocca. Il navigatore ti conduce: se tu gli dai energia e gli chiedi dove portarti, lui ti fa arrivare, facilmente.
Nella mente di ognuno di noi c’è un meccanismo per il successo. Se non lo conosciamo, resta lì senza nulla da fare, ma se lo attiviamo, lui sa cosa fare e dove andare. Noi dobbiamo solo dargli l’input, chiedergli dove portarci, proprio come facciamo quando entriamo in un taxi: “mi porti in via degli oleandri 18, per favore”. E lui va. Da quel momento tu non intervieni più, ti lasci condurre con la fiducia di arrivare. Tu hai solo pensato a dare l’input, il comando. Il focus.
Che focus dai tutti i giorni alla tua mente?
Pensi a cosa non hai fatto? A cosa non hai detto? Rimugini su quel tale che si è comportato male? Su quell’altro che ti ha mancato di rispetto? Così non cresci e non realizzi i tuoi obiettivi. COSÌ DISPERDI LE TUE ENERGIE, come l’acqua che passa da uno scolapasta, attraversa molti buchi e si disperde.
Tu hai invece bisogno di un imbuto, che canalizzi le tue energie e che diriga in modo chiaro e netto la direzione: chi vuoi essere e dove vuoi andare.
CHI VUOI ESSERE E DOVE VUOI ANDARE: cioè cosa vuoi. Questa è la scelta che ti consente di imparare a gestire le tue emozioni, che significa scegliere quali sono necessarie ed eliminare il superfluo, quello che ti distrae, che ti rende debole e incapace.
Ci sono emozioni potenzianti. Che ti rendono forte, capace, determinato e sicuro.
E ci sono emozioni depotenzianti. Che ti rendono debole, incapace, insicuro.
COME GESTIRE LE EMOZIONI DOPO I 40 ANNI
Bari, 22 maggio – Nicolaus Hotel, ore 19
Clicca qui per prenotare il tuo posto in sala o richiedere il videocorso.
Disabituarsi al passato e scegliere un nuovo sé.
È qui che devi scegliere di disabituarti alle emozioni del tuo passato, a chi sei sempre stato fino ad oggi e abituarti ad un nuovo te.
Tu puoi scoprire la tua anima creativa, lo stupore che c’è in te, la mente creativa che hai e abbandonare la mente fossilizzata sul passato! La vita non è passato. Non è quello che è successo, e tu non sei condannato a quello che oggi credi di te. Puoi cambiare, allenando in te, nella tua parte più profonda, nuove possibilità.
Abbiamo i sensi di colpa perché abbiamo paura di essere indipendenti, autonomi, di scegliere cosa vogliamo veramente. Abbiamo paura che gli altri non accettino ciò che scegliamo e abbiamo paura di essere giudicati. Questa è la verità.
LE DIFFICOLTÀ FANNO PARTE DELLA REALTÀ: ogni relazione ti presenterà delle difficoltà, ogni lavoro ti presenterà delle difficoltà. Noi entriamo in panico, in ansia, per la gestione di cose che sono assolutamente normali: le difficoltà.
Se quella difficoltà o insoddisfazione esiste, va affrontata. E tu puoi affrontarle con ansia o con fiducia, dipende solo da te. Da niente e da nessun altro. Perché l’ansia o la fiducia sono cose che esistono dentro di te, sono tue sensazioni, emozioni che puoi modificare, non arrivano dall’esterno.
LE DIFFICOLTÀ SONO AZIONI CHE PUOI AFFRONTARE ADESSO. Quando eviti, rimandi, ignori, fai finta di nulla, stai compiendo un grosso sbaglio. Quando non le affronti? Quando non hai fiducia in te e nelle tue capacità di farcela. Se hai fiducia invece, le affronti, perché sai che questa scelta ti renderà libero.
QUANDO USI LA PAROLA ‘SEMPRE’ o ‘MAI’ stai creando una rinuncia destinata a durare, stai creando un’insoddisfazione destinata a durare. Ti stai arrendendo. È questo che vuoi? “Io sono SEMPRE in ansia”, significa che stai rinunciando ad essere calmo. “Non ce l’ho MAI fatta”, significa che stai rinunciando a farcela. Ebbene, lascia che ti dica una cosa: tu non sei il tuo passato.
“Mio padre mi ha SEMPRE detto che non valgo niente”. Ok, quando te l’ha detto? Probabilmente molti anni fa! E tu ti sei convinto che dentro di te ci siano parole che restano per SEMPRE, perché sono diventate delle convinzioni che non vanno via da sole, non passano solo dicendoti il contrario.
Quali sono le TECNICHE FONDAMENTALI per ricentrarti e cambiare te stesso?
Le esperienze che stai vivendo sono tutti chiari segnali che ti indicano di fermarti, riflettere e decidere di irrobustire la tua mente e acquisire nuove strategie emotive e relazionali.
È arrivato il momento di dare “nuovi ordini” ai tuoi pensieri automatici, allenare una mente potente e vivere con più calma, forza, leggerezza e gioia.
Il mio Evento Live di Bari di domenica 22 maggio ti offre un tool kit pratico con tutti gli strumenti per gestire lo stress e le emozioni, migliorare le tue relazioni e portare nella tua vita equilibrio, forza e serenità.
I tuoi risultati parlano di te, di come usi le tue facoltà mentali. In questo incontro imparerai come puoi facilmente migliorare la tua vita partendo da te.
Clicca qui per prenotare il tuo posto in sala o richiedere il videocorso.
Se sei abbastanza coraggioso e ritrovarti faccia a faccia con la realtà non ti spaventa, allora ti posso garantire un’esperienza che ti ripagherà da subito di questo piccolo investimento.
Ti aspetto con amore infinito.
Cristina Bari
da admin | Mag 18, 2022 | Blog
Dov’è la magia?
Le nostre vite sono diventate caotiche e piene, eppure a lungo andare, se ci guardiamo indietro, resta poco o niente. Abbiamo la sensazione che siano piatte, a volte scontate. Ci sono mille cose da fare, ma niente di tutto questo sembra avere significato, pienezza, passione.
Dove sono finiti quei momenti in cui sentivi pienezza, bellezza e luce? Quei momenti in cui avevi la consapevolezza di essere la persona giusta nel posto giusto, la semplice gioia di essere fedele ai tuoi sogni? Abbiamo perso la chiave per la magia?
Una vita “riempita” di cose da fare è molto, molto lontana dalle sensazioni che ti ho appena descritto, ti pare? È come se avessimo tirato i remi in barca, in balia della corrente del fiume, cercando di schivare i sassi o al limite riparando i danni delle collisioni casuali.
Ti va di provare un esperimento insieme?
Bene. Chiudi gli occhi e pensa ad un momento della tua vita in cui sei stato veramente felice, pensa a quel momento, rievoca quel ricordo, guarda come eri e prova a vivere quello che sentivi… ora apri gli occhi. Cosa ha fatto la tua mente? Ha ripescato intenzionalmente un’esperienza fra milioni e ti ha fatto riprovare quella sensazione proprio ora! Questo è il focus.
E dunque, Cristina, come può aiutarmi questo? Semplice. Quando noi pensiamo e ripensiamo sempre le stesse cose (per esempio ci lamentiamo, non siamo contenti, non siamo soddisfatti), stiamo provando quelle sensazioni proprio ora! Anche questo è un focus (e ogni giorno siamo focalizzati su qualcosa).
Quando crediamo di conoscerci, in realtà la conoscenza di noi stessi non fa altro che confermare l’idea che abbiamo di noi basata sulle esperienze del passato, ma raramente pensiamo a costruire un nuovo presente e futuro differente.
Ad esempio, quando siamo convinti (focus) di essere timidi, di essere insicuri, di non farcela, di non riuscire, di non potere, lo facciamo perché ci basiamo su idee vecchie, passate, su quello che è già successo. Eppure questo non deve necessariamente essere anche il nostro destino!
COME GESTIRE LE EMOZIONI DOPO I 40 ANNI
Bari, 22 maggio – Nicolaus Hotel, ore 19
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Il futuro si costruisce allenando la mente al giusto focus.
Possiamo scegliere. Se sintonizzarci (focalizzarci), sui problemi oppure sulla possibilità. Se sintonizzarci sulla mancanza, su quello che non abbiamo oppure focalizzare l’abbondanza, quello che c’è, quello che possiamo fare, essere, realizzare. E la cosa pazzesca è che la mente si abitua!
Noi viviamo di abitudini mentali: le emozioni sono abitudini mentali, perché una volta che ti sei abituato/a a vivere sempre le stesse emozioni, tenderai a sperimentarle costantemente dentro di te: ecco perché le persone oggi sono sempre così stressate, sempre così ansiose e sempre così infelici.
E allora serve recuperare la magia, il sogno, allenare intenzionalmente un focus che ti porti più gioia, più serenità, più armonia, a partire da una parola chiave che inneschi, come reazione a catena, tutte le altre: la calma.
La calma ti permetterà di compiere un’operazione preziosa: capire che non è il te stesso che credi di conoscere che conta! Che hai bisogno di ripulire la mente dalle scorie di quel te stesso che crede di sapere, ma che in fondo cosa ti dice? “Non ci riesci, sei ansioso, non puoi, magari fosse così, fortunato chi può…”, è questa la vita che vuoi?
Vivere senza zavorre inutili.
Rimorsi, risentimenti, sensi di colpa. Sono necessari per evolvere? Noi viviamo a strati. Siamo strati, come la pelle. Il primo strato dice che devi sentirti in colpa perché senti il peso dei giudizi degli altri. Proviamo senso di colpa perché abbiamo effettivamente sbagliato qualcosa o perché non siamo contenti di noi stessi?
Allora dobbiamo andare più in profondità rispetto al primo strato, dobbiamo scendere più giù. Perché il senso di colpa è un campanello di allarme che ci dice che non stiamo vivendo davvero la vita che vorremmo, oppure che non stiamo scoprendo molti lati della nostra personalità, quelli più profondi.
Il senso di colpa e i rancori sono il bambino che c’è in noi che non vuole crescere, che non si vuole assumere la responsabilità della sua vita. Proviamo senso di colpa quando avremmo voluto che gli altri fossero diversi intorno a noi o che la vita fosse diversa. Ma cosa abbiamo fatto noi per creare la realtà che volevamo? Ci siamo veramente impegnati a scegliere la strada giusta oppure ci siamo lasciati trascinare dagli altri?
Finché c’è rancore, risentimento e senso di colpa, siamo in balia di qualcosa o di qualcuno o di un “messaggio” che ci tiene fermi. Così non cresciamo! Non evolviamo! Non ci impegniamo a cambiare la nostra vita.
Un semplice cambio di prospettiva.
Se invece mi impegno a cambiare la mia vita, posso guarire anche dalla colpa e dalla rabbia, facilmente. Se sposto il mio focus su quello che davvero mi interessa, allora vado anche in una nuova direzione e faccio cose diverse, parlo in modo diverso, penso in modo nuovo e tutto questo perché “mi sento” diverso. Provo emozioni diverse, emozioni nuove.
“Io sono così perché mi è successo questo o quell’altro”, non va bene! Tu sei così perché hai interpretato in un certo modo quello che ti è successo, ma la tua interpretazione può cambiare.
Senti la colpa non perché hai sbagliato nel passato, ma perché non stai seguendo la tua vera natura, il tuo essere! Devi scegliere chi sei e cosa vuoi veramente dalla tua vita. E iniziare a costruirlo, così guarirai dal senso di colpa.
Indietro non si torna, quindi non ha senso sentirsi in colpa su cose che non puoi più cambiare, o mi sbaglio? Ma ciò che è veramente sbagliato è identificarti in un modello mentale che credi di essere tu, che identifichi totalmente con il tuo essere. Tu non puoi essere colpa. Sei un essere unico e capace, e puoi scegliere.
Questa è la prima convinzione sulla quale si deve lavorare per preparare la mente alla calma e entrare nell’ottica che c’è sempre una possibilità di scelta: di decidere come pensare, come parlare, come rispondere agli eventi che accadono, come affrontarli, cosa fare, cosa sentire dentro di sé. Paura o fiducia? Ansia o possibilità? Colpa o amore?
Imparando a gestire le emozioni e a riequilibrare i tuoi stati d’animo, non solo migliorerai il modo in cui ti senti, ma sarai anche più disponibile e flessibile verso gli altri, grazie ad un modo di comunicare più efficace.
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Il mio Evento Live di Bari di domenica 22 maggio ti offre un tool kit pratico con tutti gli strumenti per gestire lo stress e le emozioni, migliorare le tue relazioni e portare nella tua vita equilibrio, forza e serenità.
Man mano che svilupperai la capacità di riconoscere e comprendere meglio le tue emozioni, troverai più facile apprezzare come si sentono gli altri, migliorare il modo in cui comunichi e aiutare le tue relazioni personali e professionali a prosperare.
E mentre riporti in equilibrio i tuoi stati d’animo, scoprirai che la tua capacità di provare emozioni positive è cresciuta e si è intensificata. E troverai che vivere con leggerezza e gioia è davvero semplice e soprattutto alla tua portata.
Ti aspetto con amore infinito.
Cristina Bari
da admin | Apr 28, 2022 | Blog
Mentre il giorno si sveglia, penso a tutto il tempo che ho trascorso nella mia vita in varie gradazioni di “Non Pienezza”… con momenti occasionali di quella che chiamerei Vita Reale.
Anch’io, probabilmente come succede a te ora, ero intrappolata in un luogo nella mente fatto di rimpianti del passato o fantasie e aspettative future: una versione di un videogioco che guardiamo sullo schermo delle nostre stesse proiezioni.
Questa consapevolezza non mi rende triste. Ok, forse mi ha reso triste in passato… soprattutto per il tempo sprecato in ansia, rabbia e insoddisfazioni inutili.
Ma in realtà so che tutto questo mi ha reso ciò che sono oggi e ne sono grata.
La gratitudine per tutta la Vita reale che posso assaporare nel mio lavoro di coach, in conversazioni straordinarie con persone consapevoli, in innumerevoli trasformazioni personali a cui ho avuto la fortuna di assistere, in relazioni piene con i miei amici, i miei collaboratori e soprattutto con mio marito e con mia figlia.
La verità è che desideriamo ardentemente la Vita Reale più di ogni altra cosa. Ma se non abbiamo le chiavi per accedervi, saremo relegati per sempre in qualche luogo di “Non Pienezza”…
Indipendentemente dallo stato mentale in cui ti trovi oggi, l’Evento di Bari a cui puoi scegliere di partecipare, sarà uno dei momenti più importanti per scoprire come puoi creare in modo significativo le relazioni e la vita che desideri davvero.
COME GESTIRE LE EMOZIONI DOPO I 40 ANNI
Bari, 22 maggio – Nicolaus Hotel, ore 19
Ti aspetto domenica 22 maggio.
Clicca qui per prenotare il tuo posto in sala, il numero dei posti è limitato ==> metodoincima.it/emozionilive
Con amore infinito,
Cristina Bari
da admin | Apr 28, 2022 | Blog
Quando vedi qualcuno per la prima volta, vedi quello che ti dicono i tuoi occhi.
È una persona bella, brutta, simpatica, antipatica, gentile, arrogante… la tua mente inizia a fare quello che fa normalmente, ti racconta delle storie su quella persona. Storie alle quali tu credi. Ipotesi messe insieme dalle apparenze, dai dati biografici e dalle tue personali proiezioni e ricordi.
Ecco perché viviamo la nostra vita sui giudizi e le valutazioni. Abbiamo bisogno di raccontarci una storia sugli altri.
Tuttavia, se sei addestrato a guardare con una mente non limitata dalle percezioni personali, potresti effettivamente vedere “qualcuno”. Per quello che è veramente. Nel suo animo profondo. E apprezzarne la sua essenza.
Quando mi guardi, avrai certamente delle opinioni su di me. Dopo le prime percezioni fisiche, potresti analizzare i miei risultati. Ho ideato il corso Educare Facile e fondato 11eLode, il primo centro per bambini in Italia che allena l’autonomia nei compiti, le emozioni e le relazioni.
Insieme a mio marito Dario Perlangeli, ho dato vita al Metodo INCIMA, il sistema di coaching personalizzato per riprogrammarsi al successo e liberarsi dal 70% dei blocchi emotivi, in due mesi e con un allenamento di venti minuti al giorno.
Ho scritto Mente Potente, best seller amazon, il primo libro con Tutor Individuale e Meditazione Personalizzata con il tuo Nome per iniziare a cambiare la tua vita in 21 giorni.
Ma se riesci a guardare un po’ più in profondità, mi vedrai davvero. E ora che possiamo incontrarci di persona al mio Live di Bari, c’è qualcos’altro che dovresti sapere su di me…
Dietro ciascuno dei miei risultati, ci sono sempre stati alti e bassi, momenti di disperazione, fallimenti e sconfitte ma… tutte le volte ho usato queste esperienze per fare meglio e ottenere ciò che desideravo con più fiducia.
La vita perfetta non esiste. Esiste conoscersi profondamente e imparare a gestire le proprie emozioni per usare al meglio tutte le straordinarie risorse che ognuno di noi ha dentro. La vita da favola è possibile e la sua conquista non è poi così difficile da ottenere.
La mia ricerca per il benessere mentale, emotivo e spirituale è un continuo tentativo di superare le mie sfide, aiutare gli altri a superare le proprie e farcela.
Negli ultimi quindici anni ho affrontato le sfide con grande energia, tenuto centinaia di conferenza, fatto migliaia di coaching, aiutato migliaia di persone. Ho affrontato pensieri invadenti e scomodi e notti insonni. Ho testato innumerevoli strumenti per gestire la mia stessa mente, trasformandola giorno dopo giorno e aiutando gli altri a fare lo stesso. Quello di cui ti parlerò non è teoria appresa su libri universitari, ma pratica sul campo che vivo tutti i giorni.
In verità, nel cuore di ogni sfida c’è un dono nascosto: una serratura che necessita di una chiave. E così, ogni mia sfida mi ha dato una soluzione.
Oggi, grazie alla conoscenza delle neuroscienze, sappiamo che è possibile reindirizzare la mente e farle fare cose nuove, funzionali, scelte finalmente da te con consapevolezza. Non devi essere schiavo del tuo passato, non sei condannato alle tue abitudini negative. Puoi cambiare, facilmente, e tirare fuori il meglio di te stesso.
Per chi come te è ispirato a iniziare il proprio viaggio di trasformazione, c’è una serata evento da non perdere che finalmente posso condividere con te guardandoti negli occhi.
COME GESTIRE LE EMOZIONI DOPO I 40 ANNI
Bari, 22 maggio – Nicolaus Hotel, ore 19
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Ti incoraggio a darti una possibilità,
potrebbe semplicemente cambiarti la vita.
da admin | Mar 15, 2022 | Blog
“Non è tutto oro quel che luccica”, uno dei modi di dire più diffusi e che oggi, alla luce delle nuove ricerche neuroscientifiche, possiamo rivedere da un punto di vista del tutto nuovo.
La Shining Object Syndrome (S.O.S.) infatti può essere definita in italiano come la “Sindrome dell’Oggetto Luccicante”.
Si chiama così perché a livello fisico il nostro occhio viene spesso attratto da oggetti luminosi, brillanti, luccicanti, che vengono registrati dalla nostra visione periferica, suscitando in noi attrazione e distrazione.
Questa sindrome può definirsi come “un’attrazione costante verso qualcosa di luccicante, brillante, che attira la nostra attenzione, ci fa distrarre e ci fa perdere attenzione”.
Un concetto che si applica non solo in senso fisico (pensiamo a oggetti luminosi…), ma anche in senso metaforico, come qualcosa di inusuale che ci “costringe” ad essere ammirata. In ambito lavorativo, per esempio, ciò che può suscitare in noi attrazione possono essere nuovi progetti, nuove idee, nuove collaborazioni.
Questa sindrome, calata in ambito lavorativo-imprenditoriale, riguarda qualunque cosa che distragga la tua attenzione da quello che stai facendo nella tua attività nel momento presente.
La conseguenza è che tu abbandoni il progetto precedente per intraprenderne uno nuovo che, con molta probabilità, non porterai a termine perché sarai distratto dal prossimo “oggetto luminoso”.
Come puoi intuire, questa tendenza può essere molto nociva per la produttività della tua impresa o del tuo progetto.
Per capire se sei affetto da questa sindrome, prova a prestare attenzione a questi sintomi:
- Hai moltissime idee per un nuovo business, che sia nella mente o sulla carta, ma non hai ancora creato nulla.
- Stai lavorando alla creazione di un progetto, ma poi arriva un tuo socio che ti propone altro e allora molli ciò che stavi creando, sprecando le energie impiegate fino a quel momento.
- Inizi a creare un contenuto, ma poi sei attirato da una nuova idea, ne inizi un altro e finisci per non portare a termine nessuno dei due.
- Stai seduto alla scrivania ma continui a scorrere il feed di Facebook sul tuo smartphone senza pensare, oppure controlli dozzine di mail nella casella di posta. Secondo Screen Time Statistics, la maggior parte delle persone controlla i propri telefoni 58 volte al giorno, trenta di queste durante l’orario di lavoro.
Credo che gli esempi che ti ho fatto siano sufficienti a farti capire in cosa consiste la Sindrome degli Oggetti Luccicanti.
Se la tua mente è sempre occupata da nuovi pensieri, hai meno tempo e meno energia mentale per svolgere effettivamente quei compiti. Benvenuta procrastinazione!
Ora, però, vorresti giustamente capire come uscire da questo labirinto di distrazioni continue, vorresti capire come non essere più preda della novità del momento.
In poche parole come essere più razionale, più lucido, senza farti distogliere dai tuoi obiettivi.
Hai difficoltà a concentrarti su un obiettivo per un certo periodo di tempo e portarlo a termine? Forse anche arrivare alla fine di questo articolo sarà stata una lotta.
Il mondo di oggi prospera sulla distrazione e rende quasi impossibile concentrarsi e dare il meglio di noi su ciò che è veramente importante. Impresa ardua oggi, dato che quel tipo di distrazioni sul modello shining object creano “dipendenza”.
Tuttavia, c’è un modo per combattere l’impulso di essere “sempre distratto” e che può aiutarti a mantenere una mente calma così come ad aumentare il tuo benessere generale: la meditazione.
L’esercizio meditativo non richiede credenze religiose o spirituali, ma semplicemente ti aiuta a sviluppare la capacità di essere pienamente presente a te stesso.
I benefici della pratica meditativa sono enormi, sia a livello mentale che fisico, da una maggiore serenità nelle relazioni a una migliore qualità del sonno, solo per citarne alcuni.
In questo caso, però voglio concentrarmi sui benefici dimostrati dalle ricerche scientifiche e che riguardano la sfera lavorativa.
1) Ansia e stress ridotti: la pratica meditativa riduce i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) prodotti dal tuo corpo e ti permette di sviluppare una mente più calma e concentrata.
2) Migliore gestione emotiva: la pratica meditativa ti concede un miglior senso di giudizio e ragionamento che ti aiuterà a vedere le cose come sono realmente, piuttosto che lasciare che le tue emozioni sabotino i tuoi obiettivi.
3) Capacità di attenzione: la caratteristica “neuro-plastica” del nostro cervello permette di potenziare questa caratteristica fondamentale attraverso la pratica meditativa e ti consente di avere una mente focalizzata in grado di affrontare qualsiasi difficoltà con decisione e risolutezza, senza mollare un colpo nel raggiungimento dei tuoi obiettivi.
Se vuoi iniziare da subito, puoi scaricare gratuitamente un esercizio di focus meditativo del programma Mind Re-Start, (l’unico personalizzato con il tuo nome).
Clicca qui ==> https://www.metodoincima.it/mind-restart/
Questa pratica ti permetterà di introdurre nell’archivio del tuo inconscio, le immagini, le parole, le sensazioni, gli atteggiamenti, le idee migliori e gli stati d’animo in risonanza con gli obiettivi che desideri: fai le esperienze più utili, incontri le persone giuste e agisci focalizzato e coerente con il tuo rinnovato modello mentale.
Nonostante il nostro mondo si riempia sempre più di distrazioni, il mondo del lavoro richiede (e gratifica economicamente) persone in grado di dimostrare concentrazione e attenzione.
In modo del tutto naturale e per certi versi sorprendente, grazie a questo esercizio scoprirai di essere diventato una persona più calma, più incisiva e più efficace.
Che ne dici di provarci?
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Ci sono altri mondi… anche in questo.
Dario Perlangeli
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