Mi sentivo come avvolto in una nebbia, non sapevo quali fossero i miei obiettivi, avevo questo offuscamento totale.
In tutta sincerità mi sentivo un po’ nella melma, non sapevo uscirne, non sapevo cosa fare, non sapevo da quale parte guardare.
Ero molto indeciso, indecisione che andava dal semplice inviare una mail al collega al prendere delle decisioni più importanti.
Ero una di quelle persone che rimandava sempre, procrastinare era un po’ il mio stile di vita.
Rimanevo bloccato nelle azioni e nelle scelte da fare e non avevo quella risolutezza, ad esempio, per andare da qualcuno e dirgli: “senti, io ti devo dire questa cosa, te la devo dire, punto”.
Inoltre sono sempre stato considerato una persona timida, e questo era diventata una giustificazione per non rischiare, per non buttarmi, quindi era una cosa che mi bloccava.
A livello lavorativo ero un po’ in crisi perchè non mi trovavo più bene.
Nell’ufficio aleggiava un misto di rabbia e di tensione a causa di alcune difficoltà con dei colleghi con i quali spesso mi scontravo.
A livello personale, avevo iniziato a prendere consapevolezza di quelle che erano le cose da dover affrontare o comunque le cose che magari mi davano fastidio nel rapporto con i miei genitori e con mio fratello, al quale sono molto legato.
Non mi sentivo mai abbastanza all’altezza, mi sentivo giudicato, avevo paura che le mie scelte non fossero condivise dagli altri, soprattutto nell’ambito professionale.
Pensavo di me cose del tipo: “vabbe, tanto si sa che sbagli”, oppure “vabbe, ma tanto non vali niente”.
Avevo una bassa stima di me, una bassa fiducia nelle mie capacità e intraprendere un percorso, che fosse sportivo o di studio, ma anche il semplice fatto di portare a termine un libro, era diventato difficile: dopo un po’ mollavo perché mi stufavo oppure lasciavo perdere perché pensavo di non essere capace.
Questa era la mia situazione: provavo un senso di smarrimento .
Ma io volevo vivere meglio, e migliorare la già bellissima relazione con la mia compagna, per trasferirmi e andare a vivere con lei.
Volevo riuscire a raggiungere una stabilità economica, guadagnare di più e sviluppare un rapporto tranquillo e sereno con la mia famiglia.
L’unico modo era quello di agire, altrimenti sarei rimasto sempre in quel limbo.
Dunque ho deciso di valutare quello che mi aveva detto la mia compagna Anna rispetto al Metodo INCIMA, in quanto lei aveva già partecipato e me ne aveva parlato molto bene, oltre al fatto di aver visto coi miei occhi il suo grande cambiamento.
Dopo il primo incontro con Dario, ho preso la mia decisione, andando oltre tutto il mio scetticismo e le mie resistenze iniziali.
Non sapevo esattamente a cosa sarei andato incontro, non sapevo se stessi facendo la cosa giusta o meno, ma a un certo punto mi son detto: “proviamo e vediamo come va”, rimanendo aperto nei confronti di quella nuova esperienza.
Mai scelta fu così azzeccata: è stata un’esperienza liberatoria e piena di energia.
Per me il secondo weekend in Masseria è stata la svolta, soprattutto per la potenza sul piano energetico ed emotivo che c’è stata durante quei giorni.
È stata un’apertura verso un nuovo mondo e un liberarsi di risorse che prima non ero nemmeno consapevole di avere.
Quello che viene trasmesso all’interno del gruppo è veramente qualcosa di molto potente.
Poi il resto è frutto del lavoro svolto individualmente, come il training mentale Mind Re-Start, che mi ha aiutato e mi aiuta ancora molto a rimanere focalizzato e concentrato. Presente.
Mi dà un senso di tranquillità immediato.
È come se facessi una sorta di reset mentale e di riequilibrio dello stato emotivo. Per esempio, se sei scarico, ti riempi di energia oppure se sei nervoso, ti calmi.
Così come le sessioni individuali di coaching, che ti danno la possibilità di rimanere sempre sul pezzo e ti danno sempre quel frammento di informazione in più per andare avanti e ottimizzare il cammino.
Ho avvertito la possibilità di riuscire ad attuare quella calma, quella rilassatezza, quella fiducia in me stesso che mi ha permesso di venir fuori, di dire la mia anche in situazioni che prima temevo, scaricandomi completamente di una serie di paure e di negatività che avevo addosso.
Anche i rapporti lavorativi sono migliorati moltissimo, non sono più rabbioso e sto imparando ad apprezzare anche le cose che tendenzialmente non vorrei fare ma che è talvolta necessario fare.
Quindi non c’è più quel nervosismo e quello stress quotidiano dell’andare a lavoro e dire “ma chi me la fa fare”.
Inoltre mi sono fatto valere, ho esposto tutte le cose che secondo me non andavano, senza più timore, e ho ricevuto un aumento sia a livello economico che di responsabilità, quindi mi è stata data un po’ più di fiducia e di decisionalità sulle questioni lavorative.
Oggi mi sento assolutamente una persona più decisa.
Prima ci mettevo tre giorni anche solo per inviare una mail.
Ora, invece, se devo parlare con una persona ci parlo e basta, porto a termine i miei progetti e non ho più quella paura di essere giudicato in maniera negativa.
Una volta ero come annebbiato. Alcune volte non sapevo dove andare a sbattere. Per qualsiasi decisione ci mettevo una vita, mentre adesso ho l’obiettivo bene in mente, sono molto più tranquillo, sereno, mi faccio meno “pippe mentali” .
Vivo molto di più il presente, avendo sempre un occhio verso l’obiettivo.
Adesso riesco a vedere a distanza. Riesco ad essere lungimirante.
Grazie al Metodo INCIMA sono arrivato a un livello di consapevolezza che non sapevo nemmeno che esistesse.
Innanzitutto ho capito che ognuno di noi, in qualche modo, può cambiare e può creare quello che vuole, quindi anche io.
Ovviamente c’è sempre una parte della mente che dice: “Ma che c***o stai dicendo? Ma sei scemo?”
Ma se non le dai più ascolto o se impari a dialogarci e procedi per la tua strada, prima o poi si arrende.
Io mi sento bene, fiducioso, sicuro di me, stabilisco delle mete che riesco a raggiungere. Finalmente porto a termine le decisioni prese.
L’obiettivo del Metodo INCIMA è quello di aprirti la mente, darti la possibilità di attuare un cambiamento che non sia solo materiale, ma anche mentale e spirituale.
È soprattutto lo star bene con sé stessi.
È un percorso senza fine, lo so. Chi smette di imparare ha smesso di vivere. Io sento di marciare nella giusta direzione.
Giancarlo Pilla