Ebbene sì… un titolo decisamente forte, ma che rispecchia perfettamente il mio stato d’animo di circa due anni fa.

Sono Sara, ho 36 anni e vivo a Bologna.

Ho conosciuto Dario e Cristina “casualmente” circa due anni fa, grazie ad un mio carissimo amico che si era già avvicinato al Metodo INCIMA.

Ricordo molto bene quella serata. Eravamo a Rodi, cittadina sul Gargano. Io e una mia cara amica (adesso anche compagna di questa favola), li abbiamo raggiunti in una pizzeria e la sensazione di positività e allegria che ho respirato a quel tavolo, mi hanno spinto a lasciare i miei contatti a Dario.

Non sapevo nulla, non conoscevo il Metodo INCIMA, non avevo letto assolutamente niente e anche l’amico che ci ha fatto conoscere, diciamo che non è un gran chiacchierone… eppure!

Quello che sentivo era una fortissima “attrazione” nei confronti di un perfetto sconosciuto, ma che già sentivo molto familiare!

Dopo qualche settimana arriva la telefonata di Dario… non so come descriverla! Illuminante e disarmante allo stesso tempo.

Illuminante perché in neanche 10 minuti è riuscito a tirar fuori una parte di me che dormiva ormai da tempo, che avevo quasi dimenticato e che mi mancava parecchio… Disarmante perché sempre in 10 minuti è riuscito a farmi abbandonare completamente! Ero completamente a nudo con lui, zero filtri, zero giudizio, totale fiducia.

Dopo poco capii che quella non era fiducia, ma speranza!

Ero ancora troppo spaventata dall’ignoto, e cosi ho iniziato a RACCONTARMI che alla fine la mia vita non era poi così male, che anzi dovevo sentirmi fortunata perché ho un lavoro, una casa bellissima, tanti amici, una famiglia sana, sono in salute e che quindi non mi mancava davvero niente!!!

Anzi, a tratti il mio desiderio di rinascita mi faceva sentire quasi ingrata alla vita per tutto quello che mi aveva donato.

È stato così, in uno dei miei tanti momenti di debolezza che ho deciso di chiamare Dario per dirgli che purtroppo il mio lavoro mi impegnava troppo e che, lavorando anche nei weekend, sarebbe stato impossibile per me partecipare ai corsi!

Impossibile… Impossibile?!? A sentire questa parola adesso mi vengono i brividi.

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Lui rispettò la mia scelta, e io continuai la mia solita vita fatta di stenti, sacrifici, noia, delusioni, solitudine, inadeguatezza e soprattutto tanta fatica. Dopo circa un anno, sempre d’estate, mi arriva un messaggio di questo caro amico che mi dice: “ci sono Dario e Cristina, raggiungici per un aperitivo se ti va!”.

Quell’aperitivo è diventato una cena, e quella cena la mia “rinascita”. Dicevo tra me e me: buffa la vita, che strane coincidenze. Adesso mi è chiaro che non è stato il caso, ma l’universo, che in ogni modo possibile ha fatto accadere tutto ciò!

Dario non me ne vorrà se racconto questo episodio… Il giorno dopo quella fatidica cena, mi scrive un messaggio: “Tu conosci il nostro pensiero Sara, e forse lo condividi, se si avverte che manca qualcosa là fuori, il posto dove andare a cercare è dentro di se!”.

Due righe semplici che mi hanno toccato il cuore e che mi hanno fatto capire che dovevo svegliarmi! Nasciamo con un dono speciale che è la felicità, ma poi per chissà quale strano mistero lo perdiamo nella quotidianità! Nasciamo anche con una guida speciale, che è la famiglia e i genitori e pian piano si “perde” anche quella…

Beh, io rivoglio tutto! Io merito tutto!

Una guida, un metodo, un incontro speciale, un insegnamento, un conforto, una certezza!

Questo è tutto quello che rappresenta per me il Metodo INCIMA!

La vita presenta 1000 ostacoli certo (e che ovviamente ancora incontro), però adesso posso dire di avere gli strumenti che mi permettono di scegliere. Ogni giorno scelgo la mia vita, e la riscelgo tutti i giorni con consapevolezza e tenacia e godo finalmente di tutti i miei traguardi, anche quelli impercettibili!

La mia è una storia molto comune. Lo so. Ho tanti amici e conosco tante persone, che (come me allora) si sentono stanchi e sopraffatti, e che pensano “È cosi che deve andare”.

Beh non è cosi… Svegliamoci! Io l’ho fatto

La vita è un dono molto speciale, e non possiamo permetterci di sprecarne neanche un solo istante. Stavo quasi per dimenticare un passaggio importantissimo: il mio lavoro non è cambiato, e mi impegna ancora tutti i weekend però adesso ho capito che non è un ostacolo al mio volere, e mai lo sarà!

So decidere a cosa dare la massima priorità nella mia vita perché ho raggiunto un buon livello di indipendenza emotiva. Sono meno influenzabile.

Insomma sono io a scegliere, non i miei sensi di colpa.

Ero morta e non sapevo di esserlo. Oggi sono viva e ne sono consapevole!!!

Sara

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