Sono cresciuta con l’idea di essere la pecora nera della famiglia, cosa che mi ha portato a credere di esserlo veramente, quindi di fare sempre qualche errore.
E più passava il tempo più me ne convincevo. Ero quella che non si era ancora sposata, che non aveva figli, che non si era ancora realizzata.
Lavorativamente parlando non avevo ancora una posizione. Da qualche anno ero bloccata nell’immobilismo e in un forte senso di insoddisfazione.
Era come se mi guardassi da fuori, vedessi le mie qualità, ma non le sapessi utilizzare.
Per questo ero arrabbiata, non credevo in me stessa e prima di iniziare a fare qualcosa mi bloccavo sempre in partenza, quindi non la facevo “perché tanto poi fallisco!”.
La mia principale paura era quella di non farcela, di abbattermi, di stare lì ferma, immobile davanti ai problemi e non reagire.
Anche nelle relazioni prevaleva lo stesso atteggiamento, perché anche lì si trattava di essere più sicura di me e di riuscire a prendere delle decisioni, che erano anche quelle di dire dei “no”; avevo paura di dire di no.
Da una parte avevo la voglia di migliorare, avevo tanta energia da investire, ma dall’altra parte la mancanza di fiducia in me stessa mi impediva di fare qualsiasi passo.
Era una cosa che mi stava cambiando proprio il carattere, mi stava incupendo, mi faceva somigliare a una mummia.
E io invece volevo tornare a essere quella persona solare, sempre sorridente, con la voglia di fare, quella che ero una volta.
Il mio desiderio era quello di trovare una serenità personale, una stabilità economica, una situazione lavorativa che rispecchiasse il mio carattere e mi lasciasse anche del tempo libero.
Sognavo di avere una casa mia, dove poter mettere le mie cose, perché facevo la spola da casa dei miei a quella del mio ragazzo, un giorno di qua e un giorno di là.
E una famiglia? A volte mi chiedevo cosa potesse essere la maternità.
E anche lì affioravano i dubbi: “e se per me fosse troppo tardi?”, “e se non avessi la pazienza?”…
Per realizzare tutto ciò, avevo bisogno di essere più sicura, più decisa, più ferma, prendere una decisione e rispettarla, senza tergiversare. Acquisire dunque una certa costanza, senza più cambiare idea, senza farmi fermare dai soliti pensieri ostacolanti.
Ero stufa! Volevo prendere e portare a termine qualcosa.
A un certo punto mi sono chiesta: “come sarebbe se tra qualche anno io fossi ancora in questa situazione di stallo, frustrata e bloccata come oggi?”
La risposta mi ha fatto rabbrividire!
E visto che in qualche modo dovevo iniziare a sbloccare quella situazione, ho iniziato facendo il primo passo…
Quello di partecipare alla conferenza del Metodo INCIMA.
E nonostante avessi già prenotato il mio posto, c’era una vocina interiore che mi diceva: “Ma non so se vado, boh, può essere anche di no…non lo so…”, il classico!
Ma la voglia di emergere e di “riscattarmi” ha avuto la meglio.
E alla fine ho deciso di andare e basta! E da lì è stato un passo dopo un altro.
Dopo la conferenza c’è stato un successivo colloquio con Dario e lì ho definitivamente deciso: “Sì, vado, provo, ci credo.
È un metodo già testato, sperimentato da centinaia persone che hanno dimostrato i loro risultati, per cui qualunque cosa, sia mi appoggerò a quel Metodo”.
E così sono partita… e non mi sono più fermata!
Qualche giorno prima di arrivare in Masseria per il primo weekend, ammetto di essere stata un po’ in ansia. Ho fatto di tutto per non aspettarmi nulla, di avere la mente libera e aperta a tutto. Una volta lì poi tutto è andato benissimo.
Ricordo l’evoluzione che c’è stata nel nostro gruppo di partecipanti: dalla diffidenza iniziale alla successiva apertura da parte di tutti, la fiducia che poi è nata, lo scambio reciproco, l’ascolto dell’altro.
Condividere questo tipo di esperienza con altre persone è stato ancora più emozionante perché, in effetti, ci sono più energie che si uniscono. È stato bellissimo. E liberatorio, è proprio il caso di dirlo.
E poi il cambiamento…
Che è dato dalla sinergia di tutti gli strumenti del Metodo: il coaching individuale, il training mentale quotidiano, il corso in aula… e dalla propria dedizione al percorso, all’allenamento in sostanza.
All’inizio forse non è facile, ma una cosa è certa, le sessioni di coaching ti aiutano a rimanere focalizzato sull’obiettivo, sulla strada da percorrere, sui tuoi intenti insomma.
Il coach è un punto di riferimento, una guida e anche un esempio. Io non vedevo l’ora che arrivasse la telefonata settimanale con il mio coach, Donato.
Mi sono sentita sorretta, seguita, incitata ad andare avanti e a non mollare.
Il Mind Re-Start, il training quotidiano, invece mi ha aiutato ad immaginare la serenità, a vivere la serenità, prima mentalmente e poi nella vita di tutti i giorni.
Giorno dopo giorno, diventava sempre più naturale provare gioia, calma e vivere la vita in maniera più positiva.
Man mano si sono sciolti dei nodi che hanno lasciato spazio alla tranquillità e ad uno sguardo più fiducioso su me stessa e sul futuro.
Ora ovviamente continuo ad allenarmi, a mantenere costanti i risultati che ho ottenuto e a volerne raggiungerne altri.Sicuramente non sto più ferma sulla stessa mattonella, mi muovo, vado oltre, risolvo i problemi che mi si presentano, valuto le cose in maniera diversa, insomma la differenza la noto.
Riesco finalmente a dare tempo e priorità a me stessa, che è quello che poi ti rinvigorisce e ti dà la forza, la carica per fare tutto il resto. A non trovare più scuse del tipo “non ho tempo”, “non posso” o qualsiasi altra cosa.
Ogni giorno metto un tassello. Prima ero veramente chiusa.
Quella che vedo ora è invece la Valentina da bambina, quella che non aveva condizionamenti. Guardarmi intorno e riuscire a non giudicare quello che accade, a vedere le situazioni per quello che realmente sono e non per quelle che erano le mie costruzioni mentali, è una cosa bellissima.
È veramente incredibile quello che sto riuscendo a fare!
Questo mio “essere ritornata alla luce” mi ha veramente dato fiducia e gioia. Lo riscontro proprio dal mio atteggiamento, che è diverso, perché è diverso il mio modo di guardare alle cose, anche se le cose sono le stesse che succedevano prima.
Quando le persone intorno a me perdono la calma, le riconosco, vedo in loro quello stesso atteggiamento che avevo io prima, però ora non mi faccio più coinvolgere, anzi magari riesco a infondere la mia calma anche a loro e questo non ha prezzo.
È veramente una magia!
Ti aiuta veramente a guardarti dentro senza più giudizio, senza condizionamenti, con libertà. Io non mi aspettavo tutto questo, non pensavo di poter cambiare davvero, poi però ho avuto una sorta di “effetto sorpresa” quando ho cominciato a vedere i risultati.
Ringrazio ancora Dario e Cristina per la loro continua presenza.
Porterò sempre con me la meravigliosa esperienza che mi ha dato la possibilità di aprire il mio cuore e riappropriarmi della vera me.
Valentina De Jacob