C’erano diversi aspetti “migliorabili” della mia vita, ma uno in particolare mi affliggeva: era il lavoro.

Nel mondo lavorativo di oggi si corre come dei matti e dei dannati, i clienti adesso ti chiamano e vogliono in 5 minuti oltre che la soluzione, il materiale pronto, e se tu non sei preparato sei tagliato fuori.

Sei avvolto da questa frenesia, questo modo di correre che diventa veramente pesante, che chiaramente nel tempo impari a gestire, però fai molta fatica, e alla fine quello che provi è quella profonda insoddisfazione di fare tanto e di raccogliere poco.

Sembra che mai come oggi devi essere furbo, scaltro, e io non volevo eccellere lavorativamente per la mia furbizia. Nella realtà in cui mi trovavo, vedevo sempre che tutti erano col coltello tra i denti e pronti a conficcartelo nelle spalle.

Sono andato via da un’azienda in cui lavoravo da 9 anni, perché non andavo più d’accordo col mio responsabile, non mi sentivo gratificato.

Secondo me a volte nelle aziende ci vorrebbe qualcuno che stia sopra di te, che ti dica che hai fatto un bel lavoro, che ti incoraggi a continuare così, motivarti e sapere che giochi in una squadra dove non sei il capitano, ma fai parte di una squadra che se vince, vinci anche tu.

E in quell’ambiente tutte queste belle cose non c’erano.

E invece io volevo lavorare tranquillo, leggero, fare il mio mestiere, nel modo migliore possibile e dando il massimo di me.

Poi ho cambiato realtà, e mi trovavo (e mi trovo) in un’azienda diversa, una multinazionale, e io volevo migliorare nel mio lavoro, ma in generale migliorare in tutto. Io spero di essere arrivato in una realtà che abbia un po’ più di riguardo verso la persona, in ogni caso vedremo.

Poi in linea generale volevo stare bene, vivere in maniera tranquilla e serena, migliore, una situazione diversa da quella di oggi, migliorare anche nell’ambito familiare.

E poi volevo riuscire a eliminare qualsiasi peso dalla mia vita, sentirmi più leggero, arrivare a casa dal lavoro e non essere stanco come al solito, ma aver voglia anche alle 6 o 7 di sera di andare a correre per sentirmi bene fisicamente e mentalmente. Vivere una giornata diversa, più felice, con voglia di fare.

Quanto al Metodo INCIMA, mi sono avvicinato grazie a mia moglie.

Avevo già investito in un’esperienza del genere in passato, ma non era andata bene.

Quindi inizialmente partivo con il dubbio di non riuscire e l’incertezza di investire nuovamente dei soldi e non avere dei risultati.

Non volevo ricadere in questa situazione, volevo investire e vedere dei risultati, perché la posta in gioco era veramente alta.

Basta, o si cambiava o si cambiava, non volevo alternative o miglioramenti insignificanti.

La molla che mi ha fatto convincere è stata mia moglie che ha letto il libro Mente Potente durante il periodo di Covid a marzo.

Ho visto che, già solo leggendolo, lei faceva delle pratiche, poi ha iniziato a fare delle meditazioni guidate, e vedevo che comunque la trovavo molto diversa nel modo di fare.

Ho visto subito un cambiamento in lei che è avvenuto per tutto il mese, e questo mi ha incuriosito, e dato che lei era una persona abbastanza ansiosa e che si era incredibilmente ridimensionata nel giro di poco tempo, questo suo forte cambiamento in positivo mi ha spinto a iscrivermi e partecipare al Metodo Incima.

Se dovessi parlare dei miei cambiamenti rispetto a quando ho cominciato, direi che dopo Libera la tua Forza Interiore, sicuramente ho ampliato la mia apertura mentale, in tutto.

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Sono molto più elastico, meno rigido. Io me ne rendo conto adesso. Sto guardando diversamente e con meno giudizio anche il nuovo ambiente di lavoro.

Ero in una situazione di rigidità al 100% come persona, anche perché la mia famiglia è sempre stata così, e quindi cambiare in questo modo, diventare più flessibile, ti porta a cambiare, se no non ha senso aver investito nel Metodo.

Quello che mi ha aiutato sono state soprattutto le meditazioni del Mind Re-Start.

Questo sistema di meditazioni mi fa sentire calmo e lucido. Io non credevo nel loro effetto e ho fatto fatica a entrarci nell’abitudine di praticarle, poi alla fine ci sono stati periodi in cui io sono arrivato a farne anche 4 al giorno. Lo so, sembrano tantissime, ma sono così straordinarie da non sentirti in dovere di farle, dopo un po’, senti di “volerle” fare perché ti fanno stare davvero bene.

Se la giornata è un po’ pesante, questo stimolo mi aiuta a creare uno switch, e per questo sicuramente le meditazioni sono state un mezzo di fondamentale importanza, mi hanno aiutato tantissimo e continuano a farlo.

All’inizio avevo solo la meditazione Metamorfosi che facevo al mattino e che mi dava una carica che mi faceva sentire di poter spaccare il mondo.

Mentre con il corso Crea la vita che vuoi  ho seguito il percorso della meditazione Deep Swing, la sto guardando con il video e poi la notte la pratico prima di addormentarmi. Credo che questa sia la meditazione più vicina a me.

E poi anche le 7 procedure sono straordinariamente utili, applicarle ti permette di entrare e mantenere uno stato di armonia e fiducia costanti.

Questo stato d’animo, l’armonia, non lo conoscevo, e quando me lo hanno spiegato io non lo credevo possibile, e invece ci sono entrato anch’io e ho cominciato a farlo con una certa costanza.

Essendo una persona troppo razionale, un po’ testone, lo ammetto, all’inizio ho fatto un po’ di fatica. Ero una persona proprio rigida, inquadrata, poi ci ho lavorato e, come dicevo, sono diventato molto più flessibile…

E questo solo grazie al Metodo, alle procedure, e alle meditazioni.

Poi avere a fianco una persona che ti guida (con il coaching) e con la quale puoi confrontarti quasi quotidianamente, è un grossissimo vantaggio e merito che ha questo Metodo.

Come ho già detto, ho seguito un corso simile, ma a differenza del Metodo INCIMA, dopo aver finito due weekend di allenamenti intensivi, non c’era un coach che almeno una volta a settimana si dimostrasse presente, e questa invece è una carta vincente.

Ed è proprio questo il motivo per cui consiglierei il Metodo:  perché è diverso.

Quello che fa la differenza, appunto, è il coaching individuale.

Non è che ti danno il compitino a casa, chiudi il registro e ti dicono “ci vediamo”.

No… hai il compitino di seguire le procedure inizialmente tutti i giorni, poi passo dopo passo, o comunque una volta alla settimana, hai il coaching. Poi oltre a quello hai anche l’appoggio della facilitazione.

Non è un “prova, poi vediamo”, no, funziona. Il riscontro c’è.

Ho visto che Dario lo cerca il riscontro, lo pretende, perché lui e Cristina sono professionisti seri, ci insistono.

Io ho avuto dei dialoghi anche tosti con Dario, ma è giusto che sia così, perché dopo li ho capiti, per il semplice fatto che mi ha spronato… e questo è importante.

Io non penso che ci siano altri coach in altri corsi che fanno così, cioé persone così determinate ad aiutarti. Ma non posso conoscere tutto. Di loro mi fido molto.

Soprattutto agli inizi, quando devi imparare a camminare, loro ti mostrano dove mettere i piedi, io lo vedo così.

E quando ho capito dove mi trovavo, gli ho fatto i complimenti perché sono veramente dei professionisti, ed è giusto che persone come loro, che lavorano in questo modo, abbiano il giusto riconoscimento.

Quindi potrei dire che questo è un Metodo vincente, che ti segue e ti aiuta a camminare nella vita, ti insegna dove mettere i piedi (nel posto giusto) e ti fa vedere le cose diversamente.

Fabio Mancuso