Non avevo più fiducia in me stessa, avevo paura di rimanere da sola e di non avere in futuro una sicurezza economica adeguata ad affrontare la vecchiaia, perché, insomma, comincio ad essere grande.

Temevo di non essere indipendente, di invecchiare, ammalarmi e di stare sola.

Soffrivo molto la mancanza di rispetto, soprattutto quando sentivo di essere io la causa di questo… perché non ero abbastanza ferma, perché facevo pensare alle persone che tutte le cose mi andassero bene.

E invece non è così, semplicemente, quando mi arrabbiavo avevo paura di confrontarmi con gli altri. Perché quando succedeva non sapevo gestire le mie emozioni, quindi preferivo non parlare.

In sostanza, non ero in grado di litigare, di arrabbiarmi. Sul lavoro ci sono persone per le quali il fatto di non reagire o non rispondere può sembrare un segno di debolezza, ma di base io sono semplicemente una persona molto gentile, che non si arrabbia, che non alza la voce.

Però a volte avrei dovuto farlo, e il non riuscirci mi faceva stare male. Perché nella vita mi hanno insegnato che: “Se ti arrabbi, se sbrocchi, sei una brutta persona, sei cattiva, non si deve fare”.

A proposito di lavoro, desideravo cambiare la mia situazione, una situazione di quelle in cui tu dici: “Basta, sono arrivata al limite, non ce la faccio più, devo fare qualcosa”.

Volevo guadagnare di più, riguadagnarmi la stima e sviluppare una nuova fiducia, cambiare completamente lavoro e trovarne uno più remunerativo, perché pensavo che ormai questo non andasse bene per le mie esigenze.

E possibilmente desideravo incontrare una persona di valore, giusta, che nella mia vita portasse cose positive, pace, valore, così come io potessi fare nella sua.

Tra i miei obiettivi speravo inoltre di credere di più in me stessa, che è la cosa che mi penalizzava molto perché avevo sempre bisogno di conferma dall’esterno, di sentirmi dire che sono brava, che so fare.

Perché alle mie capacità ci credevo davvero poco, e quindi speravo di migliorare questo aspetto e di essere molto più sicura di me.

Grazie a questa sicurezza, avrei cambiato i miei rapporti coi colleghi a lavoro e con le persone più vicine nella sfera privata, perché il mio atteggiamento incideva molto nelle relazioni.

“Costruendo la fiducia in me stessa ho conquistato la mia nuova vita”… è un pensiero che sento mio.

Sognavo poi di viaggiare un po’ di più, di avere una casa mia, un posto mio dove stare, sto sistemando casa ma non l’ho ancora finita, quindi la speranza era anche quella di riuscire a staccarmi da alcuni condizionamenti familiari.

Davanti a tutti questi desideri, sicuramente la molla che mi ha spinta a intraprendere questo percorso è stata proprio la mia situazione lavorativa e la sfera privata.

Ogni giorno che passava e che vedevo che le situazioni non miglioravano, questo malessere lavorativo diventava sempre più forte, al punto che mi veniva voglia di fare qualcosa.

Così sono arrivata al Metodo INCIMA tramite Facebook e ho poi letto il libro Mente Potente.

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Sono stata contenta, molto curiosa, ho iniziato ad avere più fiducia, sentivo di potermi affidare a dei professionisti, perché da quello che leggevo e che potevo rilevare anche dalle testimonianze, avevo finalmente trovato gli strumenti giusti, ero fiduciosa in questo senso.

Le procedure passo dopo passo, il coaching individuale, il Mind Re-Start, mi stanno aiutando tutti gli strumenti del Metodo.

E soprattutto le meditazioni guidate, il coaching, sono dei mezzi che sento anche più vicini, cioè fatti su misura per me, e quindi questa cosa mi aiuta molto.

Sto diventando sempre più consapevole di quelli che sono i meccanismi mentali, di come funziona la realtà, i miei pensieri, le mie convinzioni, tutto quello che pensavo di sapere fino adesso.

Mi rendo conto di un risultato che ho raggiunto di recente. Mi era stato affidato un lavoro, queste persone non me lo avevano affidato nel modo corretto, e praticamente si era creato un problema che loro pretendevano che fossi io a risolvere.

Forse in passato mi sarei chiesta se non avessi sbagliato io, invece no… stavolta sono stata ferma e decisa, e ho risposto: “io ho preso altri impegni, il lavoro con voi era finito, per cui se voi adesso mi mettete fretta per fare una cosa che avete sbagliato voi, non va bene. Se lo devo fare lo faccio nei miei tempi, non nei vostri, perché se avete sbagliato voi è un vostro problema”. Ovviamente detto con il garbo che mi contraddistingue.

È un piccolo aneddoto che lascia intuire una fermezza di carattere che sto raggiungendo.

Dopo aver partecipato a Libera la tua Forza Interiore, mi sento più forte, ho più fiducia nel lavoro così come nelle cose che riguardano la casa.

Consiglierei il Metodo a tutti perché è completo, perché c’è la presenza di persone che ti fanno sentire accompagnata e guidata, mai sola.

Il fatto di essere accompagnata nel Metodo INCIMA mi fa stare più tranquilla, perché se tu devi fare qualcosa per cambiare, nel fare soltanto da sé, rischi di non ricordarti o di trascurare qualcosa o una procedura, mentre sapere di avere un supporto che chiarisce i tuoi dubbi è un qualcosa che ti predispone diversamente al fare.

E come dicevo, lo consiglierei per questo senso di completezza, perché poi alla fine è così: il Metodo approfondisce tanti argomenti, tanti aspetti, è pratico, ed è qualcosa a cui ti puoi dedicare nei ritagli di tempo.

Perché te lo devi dedicare il tempo. C’è anche questo sprone a prendersi cura di sé stessi, della propria crescita e del proprio tempo.

Monia Saponaro