Inizialmente mi sono avvicinata al Metodo INCIMA con l’intento di diventare una madre migliore per la mia bambina.
I rapporti in famiglia non erano dei migliori.
Il costante nervosismo che avevo addosso, dato da una situazione lavorativa che non sopportavo più, non mi permetteva di essere calma e serena e questo stress lo portavo a casa e non mi permetteva di seguire mia figlia, di giocare con lei ed era causa di frequenti litigi e incomprensioni con mio marito.
Avevo problemi con mio padre, nonché mio datore di lavoro, e lavorando insieme mi trovavo spesso in conflitto con lui, quindi il lavoro per me era diventato molto pesante.
Era un ambiente che non mi dava lo slancio che desideravo, era tutto statico, non vedevo crescita in quello che facevo ed era un lavoro che mi era stato imposto.
Inoltre tutto quello che accadeva al lavoro andava a compromettere anche i rapporti con la mia famiglia di origine.
Se avessi continuato così sarei rimasta per sempre infelice e insoddisfatta. La mia speranza era quella di liberarmi da tutto ciò che mi teneva legata, a partire dal mio lavoro, non volevo più sentirmi una pedina nelle mani di mio padre, quindi mi serviva avere più sicurezza in me.
Mi serviva essere più coraggiosa, ogni volta mi dicevo: “Lavoro fino a fine mese e poi basta”… e alla fine non lasciavo mai.
Il timore di deludere mio padre non mi permetteva di prendere una vera decisione.
La mia più grande paura era quella del giudizio, l’essere giudicata.
E questo mi faceva stare male perché non mi permetteva di riuscire a esternare i miei pensieri, le mie volontà, le mie decisioni.
Volevo riprendermi la mia libertà, sentirmi padrona delle mie scelte.
Ho scoperto il Metodo INCIMA su Facebook, tramite la pubblicità di un incontro
sul rapporto tra genitori e figli, “Educare Facile”, e ho partecipato.
All’inizio ero molto dubbiosa, il pensare che delle persone avrebbero cambiato il mio modo di fare, il mio modo di pensare, il mio modo di essere mi spaventava, non avevo mai fatto nulla del genere e non conoscevo né il Metodo né i coach, nessuno che lo avesse già fatto.
Essendo una persona molto riservata, temevo anche di non riuscire ad aprirmi del tutto, di non lasciarmi andare completamente.
Ma tutte queste paure si sono dissolte nel momento in cui, dopo la conferenza, ho avuto un colloquio con Cristina e ho capito innanzitutto che il problema non ce l’avevo con mia figlia, ce l’avevo con me stessa e di conseguenza ne andava di mezzo la bimba.
E poi che erano persone di cui potevo fidarmi senza dubbio.
Abbiamo parlato molto e in realtà senza che io dicessi più di tanto, è come se mi avesse letto nel pensiero, mi ha letto dentro.
La positività che Cristina riusciva a mettere fuori e la mia volontà di essere una persona diversa, di uscire dalla zona di comfort, anche se poteva sembrare dura, la voglia di provarci, di credere che possa esserci qualcosa di migliore, mi hanno spinta a lanciarmi in questa nuova avventura.
Alla fine non vedevo l’ora di iniziare questo percorso, avevo voglia di cambiare, di sentirmi più sicura, più forte.
L’unico dubbio che rimaneva era “Ce la farò?”.
Ma ero intenzionata a mettercela tutta, perché sapevo che moltissimo dipendeva anche da me.
E grazie agli strumenti del Metodo INCIMA ce la sto facendo.
Mi hanno aiutato a capire come muovermi, come gestire le mie emozioni.
A controllarmi, a osservarmi, ad avere la consapevolezza che posso agire in maniera diversa.
Se prima mi arrabbiavo, reagivo male, ora riesco ad essere molto più calma ed essere padrona delle mie emozioni perché ho capito che ce la posso fare, che ce la faccio.
Tutti gli strumenti, chi in un modo chi nell’altro, ti aprono la mente e ti portano a ragionare, ti spronano a sentirti sempre meglio, ad avere un atteggiamento di sempre maggiore fiducia, di responsabilità, di calma.
Dario e Cristina sono due persone fantastiche, trasmettono positività, grinta, sono dei grandi professionisti… sono super!
Il coaching individuale con Cristina è stato fondamentale, lei aveva sempre quella risposta ai miei dubbi, alle mie perplessità.
Il Mind Re-Start mi mette un senso di tranquillità, mi apre la mente facendomi visualizzare cose che prima non vedevo.
Mi dà la calma, il benessere, mi dà la giusta carica ogni volta che mi serve.
Le procedure settimanali del Metodo per me sono come degli schemini a cui faccio riferimento, mi aiutano a migliorare ogni giorno di più, a rimanere focalizzata sui miei obiettivi e sul mio benessere.
E poi c’è l’energia che si crea nel gruppo, che è qualcosa che in entrambi i weekend dal vivo mi ha lasciato una carica pazzesca e mi ha aiutato a non sentirmi sola in questo percorso.
Laddove magari non arrivavo da sola, c’era sempre qualcuno pronto ad aiutarmi.
Prima dicevo: “Questa è la mia vita, devo resistere”, “È così, non ci posso far nulla”.
Adesso sono una persona più sicura e “possibilista”.
Il fatto di sapere che c’è una soluzione, una via d’uscita, mi ha reso molto più positiva e fiduciosa.
Grazie al mio cambiamento è cambiato anche il rapporto con mia figlia e con mio marito, in meglio ovviamente.
Prima quando mi succedeva qualcosa che reputavo negativo, andavo in panico o ci stavo lì a pensare e ripensare.
Ora invece vivo con più leggerezza, che non significa che io non sia responsabile di quello che faccio, non è menefreghismo, ma è una consapevolezza che mi permette di non farmi trascinare dai problemi e dalle convinzioni degli altri.
Ora quando mi arriva un’offesa, un rimprovero, un qualcosa di negativo, non lo percepisco più come un attacco a me diretto, non mi rovina più la giornata, non mi faccio più condizionare.
È un metodo vincente perché ci permette di diventare consapevoli di quello che realmente viviamo.
Io lo consiglio perché aiuta tantissimo a vivere meglio, ti fa sentire bene, ti dà la giusta energia per andare verso la vita che desideri, verso la tua felicità.
Dall’altra parte serve principalmente la voglia di star bene.
L’ho consigliato già a mio marito perché mi piacerebbe che anche lui iniziasse a stare veramente bene.
E quando lui mi ha detto: “No, io non ne ho bisogno”, la mia risposta è stata: “Guarda che non è che bisogna essere pazzi per averne bisogno”.
Io penso che quasi tutti abbiamo bisogno di questo Metodo perché tutti vorremmo vivere una vita appagante, serena, gioiosa.
Francesca Amendolagine