Ecco la mia formula – ancora sconosciuta – per raggiungere scientificamente i tuoi obiettivi (senza perderti per strada!) e cambiare definitivamente la tua vita.
Il fondatore e creatore del Metodo INCIMA per la prima volta rivela le basi della formula che ha aiutato centinaia di persone a trasformare la propria vita in un capolavoro.
Se dovessimo osservare l’intera popolazione umana, per semplificare, potremmo dividerla in due diverse categorie di persone, l’una opposta all’altra:
- i Produttori
- gli Utilizzatori
Il Produttore è colui che ha una consapevolezza superiore rispetto all’Utilizzatore. È consapevole di cosa fare e come fare per conquistare determinati obiettivi e per raggiungere determinate mete. Evidentemente l’Utilizzatore questo non lo sa e neanche è interessato a saperlo, semplicemente fruisce di tutto ciò gli venga concesso.
L’Utilizzatore non sa e non va oltre quello che gli viene incontro, vive la realtà che si ritrova, senza se e senza ma. Si comporta come una persona che va al cinema, si siede sulla sua poltroncina e, in maniera passiva, guarda il film che viene proiettato. Non si interroga su come quel film sia stato realizzato, sulla produzione o sul montaggio, non è minimamente interessato a sapere di più di quello che gli è dato di vedere.
Il Produttore, invece, sceglie intenzionalmente di creare la propria realtà. Non si accontenta di usufruire passivamente di ciò che proviene dall’esterno, egli è interessato alla creazione della propria vita. Ha chiari i propri obiettivi, tiene sempre attivo il lobo frontale e sa che, per concretizzare i propri sogni, è necessaria una precisa sequenza di regole da seguire. Ne è pienamente consapevole e possiede tutti gli strumenti atti ad attivare la creazione intenzionale della realtà, partendo da ogni idea e da ogni sogno più grande.
E cosa fa? Pian piano, comincia a familiarizzare con le immagini di ciò che desidera, attivando la creazione di qualcosa di nuovo, unico e straordinario.
L’Utilizzatore, al contrario, si appoggia a realtà già esistenti. Prende quello che qualcun’altro ha creato e – con totale pigrizia e con un certo “ristagno emotivo” – vive un film già visto, assorbe le informazioni che riceve senza troppi ghiribizzi mentali, si abbandona al suo destino, ad un’esistenza prestabilita, contro la quale niente e nessuno può modificarne il senso.
Il Produttore è impegnato nella creazione di una nuova realtà, perché crede fermamente nel potere della propria mente, del proprio cuore e del proprio spirito.
Si percepisce come essere unico e originale, crea le proprie personali scelte e non ha interesse a interferire in quella che è la vita degli altri, non perché sia una persona egoista, ma semplicemente perché si rende conto che così facendo disperderebbe le proprie energie, perdendo di vista il proprio Focus, occupandosi di cose che non gli riguardano.
Tutte le sue energie sono canalizzate nella creazione della realtà che egli stesso ha ben chiara nella propria testa, nel disegno che, qualsiasi cosa accada e qualsiasi situazione sia chiamato a vivere, risplende forte tra le difficoltà.
Il Produttore è capace di vedere quello che altri non vedono, riconosce quello che non c’è ma che è certo ci sarà in futuro. È un visionario ed un possibilista, va oltre la percezione sensoriale della realtà. Egli è in grado di vedere quello che esiste in un determinato momento (le difficoltà economiche, i problemi familiari, etc.), ma non confonde mai il momento con la realtà, sa di avere la possibilità di proiettare un altro film, sovrapponendo a quello che sta succedendo ora immagini nuove, sensazioni piacevoli, percezioni diverse.
L’Utilizzatore descrive la realtà che vede con i sensi e crede che i suoi sensi gli dicano la verità. Utilizza delle pellicole vecchie, che fanno parte del passato, che sono lì, prodotte e archiviate. Costantemente le prende e le ripropone nella realtà, utilizzando quello che già c’è, descrivendo ciò che i suoi sensi vedono, nient’altro.
“Non ho abbastanza soldi”, “faccio fatica a lavorare”, “le relazioni mi mettono ansia”, “mio marito non mi ascolta”, “mia moglie non mi capisce”.
Ma se descriviamo costantemente la realtà che stiamo vivendo, come si fa a venirne fuori? Come possiamo creare nuove realtà se non riusciamo a comprendere che quello che viviamo in un dato istante rappresenta solo una porzione della realtà, una parentesi, un pezzetto di pellicola che può cambiare da un momento all’altro, se solo riuscissimo a volerlo veramente, modificando il nostro atteggiamento in maniera brusca e decisiva?
Bisogna compiere un’azione!
Il Produttore è in costante creazione di azioni.
L’Utilizzatore è passivo.
Entrambi fanno parte della vita di tutti noi, siamo sia Produttori che Utilizzatori, ma per aspirare alle vette più alte dobbiamo compiere delle scelte ben precise e posizionarci là dove è sempre possibile realizzare i nostri sogni, visualizzando costantemente, da produttori, nuove pellicole e imboccando la strada del cambiamento, focalizzandoci solo sulla realtà che abbiamo intenzione di portare a compimento.
Non dobbiamo dare spazio ai dubbi, a pensieri disordinati e all’atteggiamento passivo dell’Utilizzatore, pensare di essere vittime del destino che qualcun altro ha scelto per noi. Non capitiamo nelle cose, siamo noi a scegliere le cose che ci servono per evolvere, le situazioni che sono lì per insegnarci delle cose importanti ma che, soprattutto, possiamo cambiare in ogni istante.
Allora, il senso della nostra esistenza appare nitidamente davanti ai nostri occhi: se vogliamo una relazione perfetta dobbiamo concentrarci su tutte le situazioni che vanno a delineare una storia d’amore perfetta. Se vogliamo guadagnare di più, dobbiamo costantemente immaginare e sentire la ricchezza nella nostra vita, quasi diventando dei visionari, mantenendo alto il livello di energia e avendo piena fiducia che, qualsiasi cosa accada, si tratti di un passo in avanti verso la realizzazione dei nostri obiettivi.
Parlare di una Vita da Favola significa allenare costantemente la capacità di essere Produttori in ogni area della nostra vita, in ogni cosa che ci interessa veramente e che abbiamo a cuore, mettendo insieme tanti pezzetti di vita che ci conducono alla meta ambita.
Il segreto per vivere i propri sogni perciò, consiste nell’essere produttori, nello scegliere di essere creatori in tutti gli ambiti della propria vita – poiché la famiglia non può escludere il lavoro, così come il denaro non può escludere la serenità.
La Vita da Favola ricerca l’equilibrio sotto tutti i punti di vista, partendo proprio dalla scelta di essere Utilizzatore o Produttore, in ogni istante della propria vita, sempre e non sporadicamente, ogni volta che siamo tenuti a fare delle azioni, in ogni pensiero che occupa la nostra mente, nel continuo S.C.A.L.A.R.E. le cime del possibile.
Pensate ad un imprenditore, che con le sue sole forze abbia costruito un impero, circondandosi di ricchezza e prosperità. Può essere considerato un produttore di realtà?
Egli vive riproducendo costantemente delle pellicole di ricchezza. Si sveglia la mattina ed è circondato da camerieri che sono al suo servizio in ogni modo, si gode la sua villa al mare, può decidere di trascorrere un weekend nel suo chalet in montagna. Cosa fa ininterrottamente? Proietta film di ricchezza. Cosa fanno queste pellicole? Confermano la ricchezza che già possiede.
Ma se un imprenditore o una persona di successo cominciasse a osservare, per un motivo qualsiasi, altre persone che cadono in disgrazia o che perdono la loro ricchezza e cominciano ad avere dei problemi, cosa succederebbe? Se questa stessa persona cominciasse a dubitare, ad avere paura, a preoccuparsi, cosa accadrebbe? Inizierebbe a creare la pellicola del fallimento, pensiero dopo pensiero, inizierebbe ad ancorarsi emotivamente a quei dubbi, sintonizzandosi sulla frequenza della paura e dell’angoscia di non farcela, rischiando di perdere tutto. La vita può cambiare in un istante, ma se è vero l’esempio che abbiamo appena fatto è vero anche il contrario, la vita può cambiare in un istante anche e soprattutto nel verso positivo.
Allora ragioniamo al contrario.
Un pover’uomo, tutti i giorni crea, disegna e costruisce delle immagini di povertà, si trova in difficoltà economica, è triste e apatico. Tuttavia, anche nella vita di quest’individuo possono accadere dei piccolissimi cambiamenti, ma se solo lui cominciasse a osservarli, quindi a scegliere di proiettare la pellicola di ciò che sta cambiando, potrebbe aprire un varco di nuove possibilità. Solo scegliendo di focalizzarsi su quei cambiamenti potrebbe cominciare a credere che anche per lui è possibile guadagnare di più, potrebbe cominciare a credere di meritarlo, di volerlo e di desiderarlo. È così che la sua vita può cambiare.
Egli decide di osservare solo la pellicola di ciò che desidera, accettando però la propria condizione di disagio ed essendo consapevole di poter creare una nuova realtà, a partire da quei piccoli cambiamenti che ci sono e si possono osservare in ogni dove.
Anche noi possiamo focalizzarli. Sono nelle relazioni, nel lavoro, nel rapporto con i figli, si tratta solo e soltanto di attivare quella visione e volerla fortemente, decidendo di sovrapporre (dobbiamo immaginarla proprio così) alla pellicola di quello che sta accadendo, la pellicola di ciò che vogliamo che accada. E ci mettiamo la fiducia, l’energia, il credo e la continuità perché è chiaro che non succederà in un attimo, il povero non diventa ricco da un giorno all’altro, ma attiva delle piccole possibilità, degli spiragli che confluiscono in delle aperture più grandi, fino ad apportare un cambiamento radicale.
Chi sta creando la realtà che stai vivendo? Quale pellicola stai decidendo di mettere davanti agli occhi? Qual è l’immagine che stai scegliendo di osservare?
Bisogna comprendere che è indispensabile, per noi, vivere e “sentire” ciò che vogliamo vedere realizzato e non quello che vediamo, focalizzarci sul nostro sogno, sui nostri desideri e non sulla realtà che ci circonda.
Il concetto della scelta
Quello che è importante capire è che siamo chiamati a compiere delle scelte in ogni istante, in ogni situazione e con ogni persona. Non si è mai di fronte ad una scelta definitiva, ma siamo chiamati a scegliere quotidianamente.
Quando qualcosa non va e non va ripetutamente, dipende solo e soltanto da noi che, in quel momento, stiamo proiettando nella realtà la stessa scena del passato, in un vortice continuo che ci induce al fallimento.
Non sono gli altri, le situazioni o le circostanze a condizionarci, a meno che non vogliamo rivestire il ruolo di Utilizzatore e quindi rimanere vittima di qualcuno o di qualcosa. Ma non ce lo possiamo permettere se stiamo scegliendo la Vita da Favola. Non possiamo permetterci di dubitare, avere paura o credere di non farcela. C’è una richiesta continua di decisioni, focus ed energia.
Nel momento in cui affermiamo di volere realizzare una Vita da Favola, in tutti gli ambiti, (“Voglio la favola”, “Merito la favola”), siamo in grado di creare un forte ancoraggio solo se convogliamo tanta energia e teniamo puntato il Focus su delle immagini motivanti e profondamente convincenti.
Risulta indispensabile sviluppare un certo livello di fiducia e credibilità poiché, nonostante in questo momento possiamo pensare il contrario, non tutti siamo convinti intimamente di poter realizzare i nostri sogni, ma dobbiamo allenarci con le immagini e con le parole per poter acquisire la consapevolezza di potercela fare. Dobbiamo cercare di utilizzare l’effetto osservatore per immetterci nel campo delle infinite possibilità, afferrare l’esperienza che ci interessa e viverla, allenando la nostra convinzione a riuscire e aumentando il livello di energia impiegata per far sì che la realtà sia effettivamente quella che ci proponiamo che sia. Si tratta di compiere un atto di fiducia incondizionato, di prendere una decisione ferma e imperturbabile, di sentirla forte dentro di noi, in ogni istante.
Comportandoci da Produttori perciò, abbiamo ben chiaro quello che vogliamo dalla vita, focalizzandoci costantemente su ciò che desideriamo. Dobbiamo quindi, riprogrammare continuamente le informazioni che viviamo nella realtà, allenandoci ad attivare una nuova mappatura mentale, interrogandoci sempre se quell’esperienza che stiamo vivendo sia una sequenza del film della Vita da Favola o meno. Se così non fosse, si è caduti nella trappola del vittimismo, si sta rivestendo il ruolo di Utilizzatori, abbiamo perciò bisogno di spostare la nostra attenzione e ricalibrare il focus sugli obiettivi.
Agendo da Utilizzatori non riusciamo a focalizzarci su ciò che desideriamo, ma siamo sommersi dal passato, dal giudizio degli altri, dalla fatica, dalle circostanze che decidono per noi e per il nostro futuro.
Bisogna agire secondo un meccanismo di responsabilità:
“Io sono responsabile di quello che sto vivendo, nel bene e nel male, perché lo sto creando. Se modifico il Focus, cambia la realtà.”
Si pensi ad una relazione di coppia che va a rotoli. Il rapporto inizia a migliorare quando una delle due persone coinvolte decide di fare un passo verso l’altro, quindi cambia il proprio atteggiamento. Con questo esempio si vuole rimarcare come il cambiamento debba avvenire prima di tutto dentro di noi e non al di fuori della nostra consapevolezza. Siamo noi a creare la nostra realtà e ne siamo responsabili in ogni sfaccettatura.
Con tutte le informazioni che stiamo assimilando, saremo in grado, da ora in avanti, di riconoscere il vittimismo e le lamentele quando si presenteranno, nel rapporto con i nostri figli, nell’ambiente di lavoro, in coppia. Potremo scegliere di modificarli immediatamente, per migliorare la realtà che viviamo, al fine di sperimentare la vita ideale, il sogno pensato e vissuto.
Come fa una pellicola a materializzarsi? Come può diventare realtà?
Essa si serve di due elementi fondamentali, diversi e complementari, che sono:
- L’attenzione, che ci permette di porre un freno ai pensieri limitanti che non possono creare nuova realtà;
- L’intenzione, ossia l’ardore interiore e l’energia con la quale si sceglie di fare un qualcosa. L’intenzione si rifà alla vivida immaginazione con la quale dovremmo proiettarci nella diversa realtà, quello che vogliono vedere i nostri occhi e come vorremmo comportarci nella nostra nuova vita.
Se ci pensiamo bene, c’è sempre, nel nostro immaginario una scena che ci trasmette forti emozioni, che ci fa vibrare e che, per ognuno di noi, rappresenta il sogno della propria vita. Ebbene, è arrivato il momento di tirare fuori quelle immagini, quelle scene che, se vissute nel proprio immaginario con continuità, ci fanno tenere bene a mente qual è il sogno da trasfigurare nella realtà.
L’errore che si compie consiste nell’aspettativa di un cambiamento immediato. Invece, nel breve periodo, a distanza di pochi giorni di allenamento, molto più spesso, non succede nulla.
Il pover’uomo che comincia a visualizzare la pellicola della ricchezza nella propria vita, non la sperimenterà immediatamente, ma solo nel lungo periodo, per cui dovrà mantenere alta la fede nella propria visione, tutti i giorni, abbandonandosi incondizionatamente alla realizzazione di quella realtà, al proprio potere creativo e alla propria energia incommensurabile.
Si deve entrare nel meccanismo “attenzione-intenzione”, in un’ottica a lungo termine. Non sapremo esattamente quando il nostro obiettivo si concretizzerà ma nemmeno ce ne dovremo occupare.
Quando accadrà? Non lo sappiamo.
Il giorno in cui accadrà? Non lo sappiamo.
Il come esattamente accadrà? Non lo sappiamo.
Perciò, è bene ricordare che:
- Ogni desiderio e obiettivo scaturisce da un processo di costruzione, un percorso che si sviluppa passo dopo passo, non immediatamente.
- Non dobbiamo preoccuparci del “come” avverrà, ma dobbiamo focalizzarci solo sul “cosa vogliamo realizzare”.
Che cos’è la sceneggiatura di un film?
La sceneggiatura rappresenta la sequenza diretta di tutto ciò che accade dietro le quinte di un video, l’insieme delle persone coinvolte nella realizzazione del montaggio, gli arredatori, i truccatori, i costumisti, gli scenografi, etc. Il nostro errore consiste nel preoccuparci di come tenere insieme queste persone, chi scegliere e in che modo farle intervenire. In realtà, dobbiamo pensare solamente alla scena finale, all’epilogo del film della nostra vita, alla sequenza che precede il “The End”. Infatti, come ben sappiamo, nel campo delle infinite possibilità, focalizzandoci sul risultato finale, avremo modo di incontrare le persone giuste, andare incontro alle buone opportunità e alle situazioni che ci danno la garanzia della riuscita, in ogni modo possibile. Tutto ciò sarà frutto del nostro lavoro di osservazione della scena finale.
Le scene finali per quanto riguarda la situazione lavorativa, quella affettiva, il benessere materiale, il denaro, la famiglia, devono tutte avere un’impronta ben marcata. Esse rappresentano le pellicole da sovrapporre costantemente alla realtà, quelle che ci danno la forza di attivare l’effetto osservatore, consapevole e creatore di realtà.
Per cui, per intraprendere il percorso della nostra Vita da Favola è necessario partire con un primo passo, che è rappresentato dalla creazione delle scene finali. Si tratta di definire e tenere ben in vista sul lobo frontale, quello che si vuole vedere e realizzare nella propria vita, attivando il Focus sul risultato. In un momento successivo, si penserà poi ad attivare un altro livello energetico, ma si comincia sempre dalla scena finale, usando due elementi semplicissimi e potentissimi:
- L’ immagine;
- Il pensiero desiderio, o per meglio dire, il pensiero intenzione.
Attraverso la formulazione di pensieri di volontà e di buone intenzioni, tramite delle affermazioni potenzianti, pronunciate o ascoltate con sentimento e trasporto, (“Meriti la favola”, “meriti di amare ed essere amato”, “meriti la ricchezza”, etc.), si attivano delle immagini nel nostro cervello che ci conducono alla creazione del nostro film.
Ecco le principali categorie nelle quali poter intervenire per poter costruire una Vita da Favola – che non può essere, per la legge dell’equilibrio e dell’armonia, puntata solo su un unico aspetto:
- Casa
- Famiglia
- Lavoro
- Figli
- Amicizie
- Relazioni di coppia
- Salute
- Aspetto fisico
- Benessere economico
- Crescita personale
Come si materializzano le condizioni ideali per noi in tutti questi ambiti? Bisogna rinunciare alla famiglia per la realizzazione professionale? È necessario trascurare i figli e poi star male quando ormai non si può più tornare indietro? Bisogna rinunciare al proprio benessere fisico per avere grosse quantità di denaro?
La favola non si costruisce sulle rinunce, non si crea puntando l’attenzione esclusivamente su un aspetto dell’esistenza, dimenticandoci degli altri, non si forma sul disordine e la confusione. Bisogna rendere tutto il processo semplice e naturale.
Ma come riuscirci? Possiamo rendere tutto più divertente e leggero? Cosa significa creare pensieri positivi?
Stiamo affrontando un aspetto fondamentale, di cui spesso non teniamo conto, perché siamo portati tendenzialmente a fare, lavorare e produrre, dimenticandoci di focalizzarci sulla facilità, la semplicità e la possibilità (“è facile”, “è semplice”, “è possibile”).
Non servono i sacrifici per raggiungere l’obiettivo di una Vita da Favola, chi crea è anche produttore di leggerezza, dello spirito di non sacrificio e di facilità, perché se è possibile immaginare qualunque cosa si possa trovare nel campo delle infinite possibilità, allora è anche possibile applicare la facilità nella conquista del nostro tutto. È un aspetto di cui non possiamo assolutamente dimenticarci, perché se trascurato, ci conduce verso affanni e fatiche che assolutamente non desideriamo.
Eppure, le nostre convinzioni interiori più profonde ci potrebbero far pensare che le cose più importanti si conquistano con i sacrifici.
Che cos’è quella, è la realtà o una pellicola? Una pellicola.
La possiamo cambiare? Si.
Con che cosa la possiamo sostituire? Con la facilità.
Siamo di fronte ad un passaggio fondamentale per la creazione di nuova realtà, uno step che ci vede impegnati su due aspetti principali: immagini e affermazioni.
Ognuno di noi deve costruire le proprie affermazioni, quindi i propri pensieri intenzione e le proprie immagini, su tutte le categorie che permeano la nostra vita, in modo tale che ogni pensiero depotenziante e negativo, ogni pellicola limitante, venga sostituita con una pellicola diversa, che nasce dalla fusione di questi due elementi.
È proprio un un’immagine che rende fermo l’esercizio, è come avere un proiettore e focalizzare solo la realtà che ci interessa, tutto il resto è ciò che non vogliamo e allora lo dobbiamo allontanare.
Prima di lavorare sulle immagini e sulle intenzioni, dobbiamo però chiarire un punto fondamentale, la formula per creare la Vita da Favola. È una formula esatta e infallibile, che perde validità quando non siamo in grado di definire le scene finali del nostro film.