Il mio obiettivo: essere una persona diversa, più consapevole di sé stessa, volevo essere una persona migliore e attuare questo cambiamento che non ero mai riuscita a fare da sola, nonostante mi informi tanto.  

Ho sempre pensato che comunque volevo migliorare interiormente, quindi mi sono sempre messa a vedere queste cose, a leggere libri motivazionali, è per questo insomma: essere una persona migliore, più determinata, questa era la prima richiesta che volevo fare a me stessa.

Più determinata, più decisa, più consapevole, più forte, più serena, più centrata, queste sono le speranze, perché di base sono una persona che ha dei buoni valori, però appunto volevo migliorarmi in questo senso.

I miei sogni sono quelli di stare bene, in salute, avere la mia famiglia accanto, andare d’accordo con tutti i membri della mia famiglia, avere un buon lavoro, avere una vita sociale piena, non avere problemi economici.

Non ho grandi ambizioni, però comunque non penso che queste siano poco. In primo luogo la salute.

Poi mi pesa il fatto di non essere determinata. Alterno momenti nei quali non reagisco, ed è come se subissi passivamente, a momenti in cui mi innervosisco perché sono pentita di non aver fatto o detto quello che doveva essere fatto o detto. Questa cosa mi dà molto fastidio.

Forse il fatto di non impormi abbastanza. Volevo impormi di più, volevo cambiare il fatto di essere troppo quieta e che dicessi sempre “sì ok”, “sì va bene”, quindi valorizzarmi e farmi valere.

Perché comunque dire sempre sì agli altri e dire no mi portava a stare male, era una situazione frustrante. Quindi volevo stare bene io, e secondo me così stanno bene anche i componenti della mia famiglia.

In famiglia sicuramente c’è qualche cosa che va migliorata, il rapporto con mia madre, e anche con le mie figlie.

Io ci vado abbastanza d’accordo con le mie figlie, ma è comunque un rapporto tra donne, un po’ particolare, e quindi vorrei migliorare sia questo rapporto con mia madre, che con le mie figlie.

Anche in ambito lavorativo forse vorrei essere più autonoma, magari riuscire a fare qualcosa da sola per avere più forza, per dire “sì sono riuscita da sola a fare questa cosa”, perché comunque secondo me questo mi darebbe più forza, per dire “sì ci sono riuscita”.

Mi piacerebbe continuare l’università, seguire le lezioni e dare gli esami, cosa che ho lasciato per motivi di lavoro, e quindi vorrei continuare perché mi dispiace lasciare andare tutto così, perché ci tengo come primo obiettivo.

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Perciò vorrei essere più centrata su quella cosa che voglio fare, perché la voglio fare, però poi mi lascio perdere da sola, non sono abbastanza centrata nel dire “no, devo fare questa cosa poi le altre cose vengono dopo”.

Dopo aver intrapreso il percorso, mi sento più consapevole, dei miei meccanismi, di quello che faccio, di quello che penso, cerco ancora di ragionarci, però sento di essere molto più consapevole.

Quando per esempio approccio con delle persone tipo mia madre, mia sorella, mi accorgo che sono meno tesa rispetto a una problematica che ci poteva essere, magari mi accorgo che sono più calma, ragiono di più, sul momento, su quello che sto pensando, non mi innervosisco come una volta.

Magari prima mi innervosivo già prima della discussione o della situazione che ci poteva essere.

Invece adesso mi sento più sicura e quindi più tranquilla quando so che devo incontrarle.

Non che non andiamo d’accordo, però magari ci possono essere delle situazioni che mi mettono in agitazione, invece così, dopo aver fatto il Metodo, mi sento più sicura di me.

In termini di fiducia, a differenza di prima mi sento più sicura di relazionarmi con gli altri.

Poi avere un Metodo mi dà forza  perché se no non saprei come fare. Non basta dire: “ fai la meditazione per stare calmo”, se poi non hai altre basi.

È chiaro che oltre la meditazione, ci sono anche altri parametri (procedure) del Metodo che ti portano poi ad agire in un certo modo, a commettere meno errori, ad essere più efficace.

Per esempio anche il fatto di ridurre i pensieri negativi, è una lotta continua, perché comunque magari uno va a pensare sempre a quella cosa che pensava prima, e quindi dici “no, questa cosa non la devo pensare così”, oppure il fatto di usare delle parole adatte.

Oppure, come diceva Cristina in un video, noi stessi diciamo “perché ti comporti così?”, alla sorella, alla figlia, e non chiederci invece “come posso fare per gestire questa situazione?”, praticamente è un cambiamento su tutto, non è solamente su un aspetto.

Quindi c’è tanto lavoro da fare per diventare consapevole, ancora sono all’inizio perché tutte queste cose bisogna prima introiettarle, impararle, assimilarle e farle tue.

Penso sia un Metodo vincente perché ha funzionato su tante persone, anche su di me, funziona perché si fonda sulla Riprogrammazione Inconscia.

Quando Dario e Cristina parlano e dicono le cose, sembra che parlino a me, quindi abbiamo tutti gli stessi meccanismi mentali, quindi funzioniamo tutti allo stesso modo e credo che se loro hanno capito come funzioniamo, abbiamo tutti gli stessi problemi in diversi ambiti.

Così come conoscono i nostri problemi, così li possono risolvere.

Questo Metodo ha funzionato per tante persone, sta funzionando anche con me, e ad altre persone lo consiglierei perché funzioniamo tutti allo stesso modo, mentre nelle specificità ci pensa il coaching individuale, mirato alle singole esigenze di ognuno.

Romina Pastore