C’è una pratica (infallibile) per superare lo stallo e riprendere il controllo della propria vita?

C’è una pratica (infallibile) per superare lo stallo e riprendere il controllo della propria vita?

C’è una pratica (infallibile) per superare lo stallo e riprendere il controllo della propria vita?

Trovi la risposta leggendo fino in fondo.

Il segreto è fare piccoli passi, chiaramente definiti, facilmente realizzabili e nella giusta direzione.

COSA TI PREOCCUPA PIÙ DI OGNI ALTRA COSA?

Probabilmente le tue emozioni (non gradite) più ricorrenti sono: infelicità, paura, ansia, stress.

Ci sono momenti in cui persino i pensieri e i momenti positivi si tramutano in negativi. Ti capita?

Succede più spesso quando sei fisicamente e psicologicamente stressato.

In quei momenti gli schemi (limitanti e bloccanti) prendono il sopravvento sugli schemi costruttivi, positivi, ottimisti. La tua vista si annebbia e ti incammini lungo un sentiero che ti rende sempre più sfiduciato, insicuro, talvolta angosciato.

Alcune volte i motivi di questi corto circuiti emotivi si conoscono bene, altre volte no.

In entrambe i casi, spesso non si sa come fare per uscirne il prima possibile.

Uscirne più forti per evitare che accada ancora in futuro sarebbe straordinario, ma anche solo conoscere la natura dei propri blocchi e sapere come fare a risolverli sarebbe una gran cosa.

Allora, invece di trovare una via d’uscita, finisci con il concentrarti ulteriormente sui problemi ed entri in uno stato di maggiore frustrazione, di inadeguatezza, di impotenza.

Talvolta subentrano delle difficoltà economiche e prende corpo la paura di non riuscire a vivere dignitosamente. Il lavoro che fai magari ti piace molto, ma il tuo stipendio non è commisurato alle tue competenze, alle tue capacità.

Non riesci a pianificare spese, vacanze, progetti importanti.

VIVI IN UNA SITUAZIONE DI STALLO, DI MALESSERE NELLE RELAZIONI PERSONALI E PROFESSIONALI, NELLE QUALI NON TI SENTI NÉ APPAGATO, NÉ RICONOSCIUTO.

In un questionario per la partecipazione ai nostri programmi di coaching una donna di circa 40 anni scrive:

“A volte penso di non aver concluso niente, la situazione sembra sfuggirmi di mano.

Ho bisogno di vedermi in maniera diversa, di essere sicura di me, di sentirmi mentalmente indipendente, vorrei essere più consapevole delle mie capacità, di credere davvero che meriti di essere libera economicamente e felice nelle relazioni. Ho letto molti libri, ho cercato di capire, ho praticato la meditazione, ho anche fatto terapia per un certo periodo. Ho iniziato mille cose e senza mai provare la sensazione di essere definitivamente sulla strada giusta. Mi manca sempre qualcosa.

Alcune cose hanno funzionato, per esempio, la meditazione mi ha aiutato ad acquietarmi, ma a breve termine. Poi quando entri in contatto con la realtà, i problemi si ripresentano, ancora e ancora.

Rimando sempre a domani e mi sembra sempre di non riuscire a trovare il tempo, di non avere gli stimoli. Fino a perdere completamente la motivazione, ed eccomi qui”.

Forse anche tu è da una vita che cerchi una soluzione, sei davvero stufo e vuoi la tua rivincita.

Anche perché non vuoi neanche pensare che questa situazione possa protrarsi, ti viene l’angoscia solo a pensarci.

Il mito del cambiamento

QUANTO TEMPO CI VUOLE PER CAMBIARE QUESTO STATO DI COSE?

Le capacità di cui avresti bisogno sono qualcosa con cui nasci o che acquisisci attraverso l’apprendimento?

E cosa fanno di diverso le persone “che riescono” dal resto di noi mortali?

I ricercatori hanno cercato risposte a queste domande per decenni.

E di recente hanno fatto una scoperta sorprendente: la crème de la crème – o “esecutori esperti”, come sono ufficialmente conosciuti – hanno tutti qualcosa in comune.

Sfatata la credenza delle 10.000 ore

Nel libro del 2008, Outliers: The Story of Success, Malcolm Gladwell individua 10.000 come il “numero magico” di ore che una persona deve dedicare alle proprie capacità per raggiungere i propri obiettivi.

Cita persone come Bill Gates e i Beatles, che notoriamente hanno investito grandi quantità di tempo per affinare le loro abilità.

La sua teoria si basa sulla ricerca del Dr. K. Anders Ericsson, l’esimio professore di psicologia che ha aperto la strada allo studio e alla scienza delle massime prestazioni.

Ma lo stesso Ericsson non è del tutto d’accordo con le conclusioni di Gladwell.

Infatti scrive:

“…questa è una visione comune ma semplicistica… che suggerisce che chiunque abbia accumulato un numero sufficiente di ore di pratica in un determinato campo diventerà automaticamente un esperto e un campione.”

Secondo Ericsson, diventare un esperto in qualcosa non è solo questione di accumulare migliaia di ore. Ciò che distingue un violinista virtuoso o un atleta olimpico dal resto di noi è il modo in cui trascorrono queste ore.

Entrare in una pratica deliberata

Il Metodo Incima va molto oltre: avendo sviluppato un alto grado di personalizzazione delle procedure di coaching ha introdotto un Metodo definito “PRATICA MIRATA, INTENZIONALE, E GUIDATA che, associato al sistema delle CAPACITÀ DOMINO ti permette di sviluppare capacità che agiscono ad “effetto leva” le une sulle altre e ti permettono di realizzare una progressione inarrestabile che ti porta gradualmente ad alzare il tuo Standard Personale, fino a farti risultare naturali obiettivi e risultati che prima non ti azzardavi nemmeno a pensare possibili.

Ne parlo in seguito. Concludo:

C’è un presupposto comune che le capacità di cui abbiamo bisogno per realizzarci siano qualcosa con cui siamo, o non siamo, nati.

ERICSSON AFFERMA CHE LA GENETICA GIOCHI UN RUOLO MENO IMPORTANTE DI QUANTO PENSIAMO.

“La convinzione che le proprie capacità siano limitate dalle proprie caratteristiche geneticamente prescritte… si manifesta in ogni sorta di affermazioni ‘non posso’ o ‘non sono’”.

La credenza che ci manchi il talento necessario potrebbe essere l’unico fattore che ci trattiene dall’essere il prossimo Steve Jobs.

Invece, non importa la genetica di una persona, l’esperienza non può essere costruita senza lavorare sodo – e intelligentemente – per molti anni.

La pratica mirata, intenzionale e guidata del Metodo Incima è un allenamento specifico, coerente e orientato agli obiettivi.

FAVORISCE LA QUALITÀ RISPETTO ALLA QUANTITÀ.

La pratica regolare non è sufficiente.

In genere, la pratica ripetuta ci porta a un livello medio di successo. Dopo un picco iniziale, il progresso si blocca, si stabilizza, si ferma.

Perché quando raggiungi un livello medio di competenza, le tue capacità smettono di essere un work in progress e iniziano ad essere un riflesso.

Ecco perché:

Ripetere regolarmente un’abilità da sola per molti anni, non porta all’eccellenza.

E per la maggior parte delle aree della nostra vita, è sufficiente un livello di abilità di base per sopravvivere. Ma se vogliamo davvero fare il salto, dobbiamo superare questo livello e uscire dalla nostra zona di comfort.

Le persone che migliorano continuamente, non cadono quasi mai nella modalità ‘pilota automatico’. Continuano a smontare i pezzi della loro capacità e a rimetterli insieme, usano quanto hanno acquisito per metterlo in leva e per creare nuova realtà.

Benjamin Franklin aveva fissato un programma giornaliero e riservato del tempo per l’apprendimento mirato, monitorando i suoi progressi e fissando piccoli obiettivi.

Theodore Roosevelt dedicava un paio d’ore al giorno allo studio intenso, un’abitudine che aveva iniziato all’università e continuata durante la sua presidenza degli Stati Uniti.

Elon Musk è noto per il suo profondo impegno nell’apprendimento e nell’auto-miglioramento e legge a fino due libri al giorno.

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Solo la pratica mirata, intenzionale e guidata ti rende migliore.

Padroneggiare competenze che già conosci è soddisfacente, ma questo non migliorerà realmente il tuo livello di vita.

Probabilmente hai già buoni risultati nelle relazioni, nel lavoro, nella realizzazione personale e professionale. Eppure non riesci a salire di livello, a raggiungere una maggiore auto-realizzazione e a godere dei risultati che ottieni.

È come se stessi guardando oltre il limite di ciò che potresti fare (e che ancora non sei in grado di fare). Come un elastico, ti stai costantemente allungando verso la vita che vorresti, ma poi, sistematicamente torni indietro.

Non è una bella sensazione, vero?

Vedere, sapere di potere, ma non sperimentare in prima persona e goderne appieno.

LA VERITÀ È CHE CI DEVE ESSERE UNA PRESSIONE E UN IMPULSO COSTANTE PER IL CAMBIAMENTO.

Insieme a una serie di capacità che, una volta acquisite, agiscono ad “effetto leva”, spingendoti sempre più in alto.

La pratica mirata, intenzionale e guidata è strutturata, è impegnativa ed è strategica.

Non si tratta di praticare senza pensare, ma di essere intensamente presenti.

Se hai ottenuto qualcosa ieri, non è detto che la otterrai anche oggi. È così?

Avere una pratica quotidiana ti dà struttura su 3 livelli:

  1. atteggiamento mentale (speranza, fiducia, ottimismo, entusiasmo, motivazione)
  2. azioni – comportamento (cosa deve essere fatto e come deve essere fatto)
  3. disciplina – metodo (agire con metodo e costanza).

Se non stai chiaramente andando avanti ad una velocità di crociera ben precisa, con motori potenti governati da meccanismi precisi e ben oliati, l’attrito delle onde ti riporterà indietro.

Non c’è sosta.

È così che avviene la crescita.

È per questo che i tuoi tentativi sono falliti in passato e continueranno a fallire.

Magari è da tempo che sei stufo di come sta andando la tua vita, te la prendi con te stesso, con gli altri e con quello che arriva dall’esterno.

Quello che ti fa rimanere bloccato è che, pur sapendo esattamente cosa sei in grado di fare, continui a mantenere un livello mediocre in ogni ambito della tua vita.

Per uscire da questa impasse, hai bisogno di costruire giorno dopo giorno pratiche intelligenti che ti supportano concretamente nel cambiamento.

Devi tenere gli occhi fissi sul premio per mantenere lo slancio.

Ecco perché obiettivi ambigui come “migliorare” non saranno abbastanza convincenti da spingerti oltre le tue attuali capacità, almeno da soli.

Obiettivi alti ti sbalordiscono, ti intimidiscono.

L’alternativa?

Piccoli passi, chiaramente definiti, facilmente realizzabili e nella giusta direzione.

I piccoli obiettivi sono il fondamento della pratica mirata, intenzionale, guidata.

Devi tenere conto delle tue attuali conoscenze e spingere i tuoi limiti, a poco a poco, verso un cambiamento significativo della tua vita.

Ciò significa costruire il tuo obiettivo generale a lungo termine – il cambiamento – attraverso una serie di capacità progressive e pratiche concrete per acquisirle.

Esiste davvero un “Algoritmo della Felicità”?

Esiste davvero un “Algoritmo della Felicità”?

Abbiamo la grande fortuna di vivere, nonostante il difficile periodo che stiamo attraversando, in un’epoca straordinaria (e nel potenziale, di felicità). Nella storia dell’essere umano, non ci sono mai state così tante conoscenze scientifiche, tanta tecnologia e tante opportunità che possono permettere di vivere una vita straordinaria; una vita lunga, ricca di gioia ed entusiasmante.

Purtroppo, tantissima gente è priva di queste nuove conoscenze strategiche e, soprattutto, non sapendo di non sapere, nella migliore delle ipotesi si accontenta di vivere una vita mediocre.

Per gli stessi motivi, disgraziatamente e ancora peggio, tantissima altra gente vive una vita d’inferno o ricca di sofferenze e di malattie. Nulla succede per caso.

Ci sono conoscenze che fanno fatica a diffondersi e sono patrimonio di pochissimi addetti ai lavori. Queste verità hanno due grossi difetti:
1) Non possono essere confezionate in un prodotto che si possa brevettare e trasformarsi in un adeguato business.
2) La loro diffusione farebbe crollare interi imperi economici, dalla mattina alla sera, come giganti con i piedi di argilla.

La mia continua attività di ricerca con spirito libero da qualsiasi lobby economica o politica e il contatto continuo con la sofferenza per oltre 42 anni di attività clinica e professionale, mi hanno arricchito di conoscenze preziose che mi rendono un privilegiato.

L’enorme divario fra ciò che è possibile e ciò che attualmente si realizza, mi fa fare diverse considerazioni amare, ma allo stesso tempo mi dà la grande voglia di donare tutto ciò che posseggo.

I nuovi saperi derivanti dall’epigenetica, dalla biologia molecolare, dalla neuroscienza, dalla fisica quantistica, dalla PNEI e dalla PNL, evidenziano sempre di più il ruolo centrale della cura dello spirito ai fini della mobilizzazione sinergica delle nostre potentissime, ma purtroppo trascurate, risorse interne, con l’obiettivo concreto di potenziare la nostra salute ed il nostro livello di gioia e di ben-essere globale.

È oramai ampiamente riconosciuto che la Salute non è una semplice ‘assenza di malattia’, ma è uno stato di completo ben-essere fisico, psichico, sociale e spirituale. La coscienza, cioè lo spirito, la mente, il corpo e l’ambiente, sono strettamente interconnessi e ciascuno di essi ha un ruolo importante in un percorso di ben-essere (salute) e nella nascita e nell’evoluzione di una malattia.

La dimensione spirituale rappresenta la vera fonte della nostra energia vitale e del nostro atteggiamento nei confronti di noi stessi, degli altri, del mondo, della vita e della morte.

I nuovi saperi derivanti dalle varie frontiere della ricerca dimostrano ampiamente che, cambiando il nostro atteggiamento nei confronti delle variabili già riferite, cambiamo la chimica e la biologia delle nostre cellule, cambiamo il funzionamento del nostro DNA, con una quantità incredibile di messaggeri coinvolti che usano un linguaggio fatto di terminazioni nervose, di neuropeptidi, di ormoni e di onde elettromagnetiche che coinvolgono più di 50.000 miliardi di cellule del nostro straordinario corpo.

Come giustamente diceva Albert Einstein: “Nessuna quantità di esperimenti potrà mai dimostrare che ho ragione, basta solo un esperimento per dimostrare che ho torto”. Esistono tante osservazioni cliniche e laboratoristiche che premono ormai nella direzione di un nuovo modello di interpretazione e di lotta contro le malattie. In questo nuovo modello scientifico, lo spirito ha un ruolo essenziale e strategico.

Ogni malattia è multifattoriale e richiede, per un obiettivo di sicura maggiore efficacia ed efficienza, una strategia multifattoriale e multidisciplinare che integri i trattamenti attuali scientificamente validati. In questo scenario, tutto diventa possibile, non esistono limiti ma, spesso, solo leggi da spolverare ed applicare.

Una delle verità più solide che derivano dalla mia esperienza clinica è che le più grandi battaglie della nostra vita si vincono o si perdono, prima di tutto, nel nostro cuore e nel nostro cervello.

Dott. Claudio Pagliara
Oncologo, ricercatore indipendente e autore dei best seller “La via della guarigione” e “L’amore è la medicina più potente”

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Ecco come la tua mente decide il tuo destino

Ecco come la tua mente decide il tuo destino

“È la mente che fa sani e malati, che rende tristi o felici, ricchi o poveri”. (Edmund Spenser)

In base alle mie conoscenze mediche ed alla mia lunga esperienza di medico/oncologo, sono fermamente convinto che ogni essere umano ha dentro di sé un’energia più grande e sorprendente dell’energia scoperta dai fisici nell’atomo.

Questa straordinaria energia può essere usata anche per potenziare, per prevenire o per recuperare la propria salute globale.

La salute globale rappresenta non una semplice assenza di malattia, ma la presenza di uno stato di ben-essere fisico, mentale, sociale e spirituale. La salute globale, quindi, coincide con la gioia e la felicità. La fonte di questa potentissima energia si trova nel nostro cuore e nella nostra mente.

È la mente che, in un battito di ciglia, ci fa salire in paradiso o ci fa scendere all’inferno.

È bene avere la consapevolezza che l’universo o, se preferite, l’ambiente penetra dentro di noi non solo con le bevande, con i cibi e con l’aria, ma anche con le parole, gli affetti, i suoni, i colori, gli odori e diventa parte di noi.

Quindi, anche l’ambiente immateriale penetra in noi, si trasforma e diventa parte di noi.

Una verità scientifica e spirituale che si trova anche nel Prologo del Vangelo di Giovanni: “In principio era il Verbo… Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste…». Il Verbo è il Logos, cioè la parola all’esterno e il pensiero all’interno.

Tutti dovrebbero conoscere il potere creativo e magico della parola e del pensiero. L’essere umano ha il grandissimo potere di cambiare la realtà ed il destino proprio e degli altri esseri umani attraverso il potere incredibile del Logos (parola e pensiero). Le parole ed i pensieri, oltre a cambiare il nostro cervello, cambiano il nostro corpo e ne lasciano traccia.

Le parole ed i pensieri rappresentano, infatti, la fonte delle nostre emozioni, dei nostri sentimenti e dei nostri stati d’animo e, grazie a questi, prendono forma diversa nei diversi organi ed in ogni cellula del nostro corpo.

Ogni organo, ogni cellula ed ogni punto del nostro corpo sa che esiste quella specifica emozione, quel particolare sentimento o stato d’animo e se ne ricorda. Nello spazio e nel tempo di ogni ambiente, esterno od interno a ciascun essere umano, esiste la materia e l’energia. Materia ed energia che possono avere un diverso tipo e un diverso grado di informazione. L’energia più informata esistente nell’universo conosciuto è il pensiero e la parola. Parole e pensieri negativi diventano veleni, parole e pensieri positivi diventano farmaci.

Spesso per far guarire un individuo bisogna curare i suoi valori errati, le sue convinzioni sbagliate, la sua mancanza di sogni, la sua noia, i suoi obiettivi fiacchi, inesistenti o negativi, i suoi affetti patologici, la sua anima ammalata, il suo ambiente di vita e di lavoro, il suo modo di essere e di vivere.

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Sogni, obiettivi, pensieri, immagini, emozioni, sentimenti e stati d’animo positivi diventano inevitabilmente messaggi biochimici, elettrochimici, ormonali ed elettromagnetici corroboranti per ogni cellula del nostro corpo.

Viceversa, una tachicardia, un’extrasistole, un’ipertensione arteriosa, una colite spastica, una cefalea, un’emicrania, un mal di schiena, un dolore addominale, etc. possono essere anche le tracce di un’anima che soffre, di emozioni, di sentimenti, di stati d’animo negativi che non siamo stati capaci di prevenire o di usare in modo produttivo.

Esistono, per esempio, delle malattie psichiatriche, definite Personalità Multiple, che sono caratterizzate dal fatto che l’individuo ha una personalità scissa in due, tre o anche molte di più, tipologie di carattere, indipendenti fra loro, a volte contrastanti e che si presentano in circostanze diverse, con un passaggio da una personalità all’altra, a volte, rapido, e a volte, molto graduale.

Ognuna di queste personalità ha un proprio modo di percepire sé stessa, il mondo e gli altri e, quindi, ha un diverso modo di rapportarsi con sé, con gli altri e con il mondo. Ogni personalità differente del paziente è caratterizzata da pensieri, emozioni e comportamenti diversi.

Le differenze fra una personalità e l’altra dello stesso individuo, non si limitano agli aspetti psichici, ma riguardano anche gli aspetti somatici, sessuali, culturali e anche le malattie. Vengono riportati casi di pazienti che presentano il diabete quando assumono una certa personalità, e hanno la glicemia perfettamente normale quando assumono una personalità diversa.

Sono documentati anche casi in cui le allergie o l’ipertensione arteriosa apparivano o scomparivano a seconda del tipo di personalità assunta dal soggetto. L’aspetto estremamente interessante di questi pazienti è la dimostrazione ulteriore, che un certo modo di pensare cambia la biologia del nostro corpo.

Pensieri diversi portano a personalità diverse, ad una biologia diversa, ad uno stato di salute (della mente o fisica) o di malattia diverse e ad un diverso destino. 

Dott. Claudio Pagliara
Oncologo, ricercatore indipendente e autore dei best seller “La via della guarigione” e “L’amore è la medicina più potente”

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Fai scacco matto e realizza i tuoi obiettivi!

Fai scacco matto e realizza i tuoi obiettivi!

Oggi ti voglio parlare di un gioco che è tornato a spopolare grazie a una bellissima serie intitolata “La Regina degli scacchi”.

La protagonista, Beth Armon, dimostra una grandissima abilità nel prevedere le mosse dell’avversario e quindi anche nel ricordare le mosse con tanta precisione.

Tant’è vero che ogni notte, da bambina, prima di andare a dormire, aveva un passatempo molto particolare (dettato anche dalle medicine che le somministravano nell’orfanotrofio): fissava il soffitto e immaginava le possibili mosse vincenti su una scacchiera.

Queste abilità di immaginare, prevedere e ideare le mosse, sviluppate per puro gioco e noia nel letto del suo orfanotrofio, le hanno permesso di diventare una scacchista di fama mondiale.

Forse non sapevi che i grandi giocatori riescono in breve tempo a memorizzare la posizione di quasi tutti i pezzi e a riprodurre e ideare in pochissimo tempo un’eccellente strategia di gioco.

Riconoscere e ricordare gli schemi di gioco è una capacità che deriva dal modo in cui gli scacchisti sviluppano le loro abilità.

Devi sapere che quello che fa la “Regina” degli Scacchi, esattamente come gli scacchisti più bravi al mondo (cioè immaginare le proprie mosse, comprendere mentalmente le posizioni, prevedere quelle degli altri) è un esempio di rappresentazione mentale.

Ti chiederai: cosa intendi per rappresentazione mentale?

Intendo il modo di «vedere» la scacchiera di un giocatore professionista, la capacità di elaborare informazioni concrete e astratte (in questo caso le posizioni e le regole di gioco), ideare le mosse nettamente migliori fin dal primo istante in cui si esamina una posizione.

Quindi l’abilità negli scacchi non ha a che vedere solo con la logica o “abilità matematiche” come spesso erroneamente pensiamo, ma tutta una serie di piccole e grandi capacità che, se allenate, possono portarci a diventare degli ottimi giocatori.

Allora intuirai che esistono una serie di capacità intermedie che, come le tessere di un domino, innescano una reazione a catena irreversibile che (una volta avviata) cresce come un’onda, facendoti superare ogni ostacolo sul tuo cammino.

Questo non vale soltanto per le performances negli scacchi, ma per ogni obiettivo che desideri raggiungere nella tua vita.

Non puoi diventare medico senza prima aver studiato e aver fatto pratica sul corpo umano, o diventare un grande attore se non hai mai fatto la gavetta sul palco di un teatro, aver imparato la tecnica, l’espressività, la dizione, il tono di voce.

Cosa sono queste se non tutte abilità essenziali che devi imparare?

È per questo motivo che nel Metodo INCIMA abbiamo sviluppato una procedura che abbiamo denominato “Capacità Domino”.

Nel corso della nostra esperienza di coaching individuali, abbiamo individuato 19 capacità essenziali per realizzare una vita appagante sotto il profilo personale, professionale e delle relazioni a 360 gradi.

La cosa più sorprendente è che alcune di queste capacità agiscono come “leva” su altre, scatenando un effetto domino.

Una volta individuata la “strategia domino”, realizzerai importantissimi progressi su tutte e 19 le capacità essenziali.

 Il risultato? Una crescita senza pari che ti porterà gradualmente ad alzare lo Standard Personale e a realizzare obiettivi che prima ritenevi impossibili.

Un’abilità che sblocca quella successiva, e quella successiva ancora!

Immagina se potessi applicare l’“effetto Domino” in ogni campo della tua vita…

Con il test sulle Capacità Domino, scoprirai quali capacità potenziare per realizzare i tuoi obiettivi => https://www.metodoincima.it/test-delle-capacita-domino/

Quando ci si rivolge ad un professionista per individuare la strada migliore per venirne fuori da alcune difficoltà o per realizzare prima degli obiettivi, questi non può far altro che proporti la via dell’apprendimento, quindi del cambiamento, inteso come integrazione di nuove informazioni.

Come ogni forma di apprendimento, diviene fondamentale comprendere l’investimento in termini energetici e di tempo, quindi il rapporto costi-benefici del processo di crescita.

Il Metodo INCIMA adotta il sistema delle “Capacità domino” per ottimizzare il percorso e condurre ai risultati auspicati nel minor tempo possibile.

È una questione strategica: quando i risultati non arrivano è perché si commettono degli errori nella relazione con sé stessi e con il mondo esterno. Per non commettere più gli stessi errori è dapprima necessario conoscerli, individuarne le cause e soprattutto adoperarsi per sviluppare specifiche capacità .

Si pone quindi il quesito di dove intervenire e come farlo. La domanda alla quale bisogna trovare una risposta più che adeguata è: Come posso migliorare i miei risultati in modo definitivo, con il minor dispendio energetico e nel minor tempo possibile? Un tempo che sia certo e ben definito?

È una domanda che da coach ci siamo posti migliaia di volte. Il nostro lavoro è orientato al cambiamento, quindi ai risultati.

A differenza dei formatori focalizzati sulla formazione che informa, il nostro focus è sui risultati, ossia sul metodo per il raggiungimento (reale, concreto) degli obiettivi.

Lavoriamo spalla a spalla e ci misuriamo quotidianamente, ormai da più di 15 anni con uomini e donne che ci chiedono il modo, le strategie, un metodo per realizzare i propri desideri e risolvere i propri problemi. Per molti non è solo questione di “sapere”. Spesso, anzi spessissimo, incontriamo persone che hanno fatto terapia o frequentato corsi di crescita personale ma sono incapaci di concretizzare ciò che desiderano.

“Capacità Domino” è il sistema di miglioramento personale che ogni percorso psicologico o di crescita personale dovrebbe adottare per garantire risultati:

  • immediati: sin dalla prima settimana
  • solidi e duraturi: le nuove capacità diventano automatismi
  • pratici e poco dispendiosi: utilizzando l’effetto leva di alcune capacità si realizzano progressi naturali in altre capacità con il minimo dispendio energetico.

Per realizzare una vita da favola è necessario sviluppare delle Capacità, portandole ad un livello molto alto. Se lo standard è alto, anche le capacità di realizzarlo devono essere alte.

Certo è che non tutti vogliono una vita da favola o realizzare i propri sogni. Per molti è sufficiente migliorare le cose in famiglia, sul lavoro…

A volte è sufficiente un po’ di serenità in più, un po’ più di leggerezza, un po’ di calma per affrontare meglio lo stress e le ansie quotidiane perché la vita prenda direzioni completamente nuove e sorprendenti.

Anche la leggerezza, la calma, la serenità richiedono una certa capacità di produrle. Non arrivano per caso né per effetto del comportamento altrui.

Devi assumertene la responsabilità. Come per ogni altro risultato tu voglia raggiungere.

Le 19 capacità delle quali si occupa il Metodo INCIMA, sono suddivise in 3 livelli gerarchici: capacità di primo, secondo e terzo grado, in funzione dell’effetto leva che sono in grado di esercitare le une sulle altre. Lo scopo è quello di realizzare miglioramenti in ognuna delle 19 capacità personali esercitandosi su un numero di capacità molto più limitato, solitamente non superiore a 7.

Con il test sulle Capacità Domino, scoprirai quali capacità potenziare per realizzare i tuoi obiettivi => https://www.metodoincima.it/test-delle-capacita-domino/

Avrai anche la possibilità di scaricare il tuo report personale e di iniziare a potenziare le tue capacità fin da subito!

Sempre il meglio di te,

Dario Perlangeli

 

Siamo tutti potenzialmente campioni!

Siamo tutti potenzialmente campioni!

Immagina per un attimo di essere invitato a giocare una partita da uno dei tennisti più forti al mondo e che sta facendo tanto parlare di sé…

Ti sto parlando di Stefanos Tsitsipas, il tennista greco che il 14 giugno ha raggiunto il quarto posto nell’ATP, l’associazione che riunisce i giocatori professionisti del tennis maschile di tutto il mondo.

La tua prima reazione sarebbe il panico: “ma come, sono stato ufficialmente invitato da Tsitsipas in persona per fare delle figuracce?”.

Anche se non fosse la prima volta che giochi a Tennis, anche se avessi frequentato corsi per imparare questo sport, la tua racchetta tremerebbe alla sola idea di essere sfidato da un campione di quel calibro.

E già ti ci rivedi nel campo, più che a intercettare i suoi dritti e rovesci, a schivare letteralmente la palla che ti corre contro a una velocità micidiale.

Fuggire dal campo sarebbe la tua più grande tentazione!

Ma fermati un attimo: a parte il talento naturale (che sicuramente a Tsitsipas non manca), cosa differenzia te da lui?

La risposta è: l’allenamento e lo sviluppo delle capacità personali: psicologiche, fisiche, tecniche e tattiche. Giorni, anni, mesi di allenamento e crescita delle capacità personali.

Probabilmente anche lui, come te, ha subito delle schiaccianti sconfitte, degli incidenti di percorso, che lo hanno portato a dubitare per un momento, ostacoli che l’avrebbero portato a lasciare il tennis per sempre.

Ma lo sviluppo di altre capacità intermedie (propedeutiche) gli ha permesso di non desistere, di acquisire perseveranza e determinazione, anche quando l’obiettivo di una vittoria contro un avversario difficile può risultare inizialmente impossibile.

Non ti sarà stato difficile, per esempio, notare la calma, la concentrazione, la lucidità che contraddistinguono i campioni nei momenti che contano.

… beh sappi che queste prerogative non si sviluppano dall’oggi al domani, ma sono il frutto di un gran lavoro su sé stessi!

Questo vale per qualsiasi obiettivo: qualunque meta tu voglia raggiungere nella tua vita, avrai bisogno di sviluppare tante “skills”.

Forse non sapevi che, come ti ho accennato prima, esistono una serie di capacità intermedie che, come le tessere di un domino, innescano una reazione a catena irreversibile che (una volta avviata) cresce come un’onda, fino a spazzare via ogni ostacolo sul tuo cammino.

Nel Metodo INCIMA abbiamo sviluppato una procedura che abbiamo denominato “Capacità Domino”.

Nella nostra lunga esperienza, dopo migliaia di coaching individuali sono emerse delle capacità che più di altre risultano essere essenziali per realizzare una vita appagante sotto il profilo personale, professionale, delle relazioni in senso più ampio. Ne abbiamo individuate 19.

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Abbiamo fatto inoltre una scoperta eccezionale: alcune di queste capacità agiscono come “leva” su altre, scatenando un effetto domino.

Una volta individuata la “strategia domino”, si realizzano importantissimi progressi su tutte e 19 le capacità essenziali, pur concentrandosi solo su alcune di esse: solitamente tra 5 e 7.

Ne deriva una progressione inarrestabile che porta gradualmente ad alzare lo Standard Personale, fino a far risultare naturali obiettivi e risultati che prima non si immaginavano possibili (e con un dispendio energetico minimo).

Quindi, per assurdo, immagina di trovarti di nuovo faccia a faccia con un campione mondiale di Tennis, ma di aver allenato nel frattempo la calma e la lucidità, la concentrazione.

Certamente non scapperai o ti spaventerai quando ti arriveranno i colpi, ma cercherai di intercettarli e di gestire meglio la partita, nonostante il dislivello tra te e l’altro giocatore.

L’esempio utilizzato è volutamente estremo, una provocazione per non soffermarsi sull’esempio in sé, evidentemente improbabile, e per focalizzare la tua attenzione sull’idea.

Notare alcuni cambiamenti ti porterà ad avere maggiore fiducia in te stesso, a sbloccare altre capacità e a impiegare maggiore energia nel migliorare le tue prestazioni tecniche… quindi sicuramente a battere giocatori di livello sempre più elevato.  

Chiaro che per diventare campioni ci voglia ben più di qualche anno di allenamento, ma si tratta di comprendere che qualunque successo presuppone un processo di crescita graduale e intenzionale.

Immagina di applicare l’Effetto Domino in ogni area della tua vita (lavoro, relazioni ecc…), di voler sviluppare per esempio delle buone abilità nella gestione degli stati d’animo, dello stress, della comunicazione, della flessibilità, del potere decisionale … Come cambierebbero le tue relazioni professionali, i tuoi rapporti personali, i tuoi risultati in ogni ambito.

E se desiderassi ricoprire un ruolo dirigenziale in un’azienda in cui parti da semplice impiegato ?

Non cambierebbe: all’inizio ti troveresti con delle competenze da semplice impiegato, ma col tempo acquisiresti nuove capacità, ti ritroveresti a gestire il personale, l’amministrativo o altri settori come se stessi bevendo un bicchiere d’acqua. Fantastico vero?

Tutto sembra impossibile finché non inizi a percorrere la strada perché diventi possibile!

Immagino che, dopo averti parlato di questi concetti, vorrai conoscere meglio queste 19 Capacità essenziali per il tuo miglioramento personale.

Allora fai il Test delle Capacità Domino e scopri quali capacità potenziare per realizzare i tuoi obiettivi => https://www.metodoincima.it/test-delle-capacita-domino/

Avrai anche la possibilità di scaricare il tuo report personale!

Sempre il meglio di te,

Dario Perlangeli