da admin | Gen 27, 2022 | Blog
Oggi voglio darti dei consigli molto utili, che hanno a che fare con la flessibilità, ma anche con le decisioni che prendi.
Sai a cosa si legano le decisioni e da cosa dipendono? Tutte le decisioni che prendiamo hanno a che fare con le emozioni che proviamo in quel momento.
Scriviti questo principio fondamentale: tutte le decisioni che prendiamo hanno a che fare con le emozioni che proviamo in quel momento.
Il cervello affettivo viene prima del cervello cognitivo. Noi prima rispondiamo agli eventi con l’affettività, con le emozioni e poi spieghiamo le nostre scelte usando la razionalità.
Quindi le emozioni accadono, come dice lo psicologo statunitense Paul Ekman, pioniere delle ricerche sulle emozioni.
Le emozioni accadono, non possiamo controllarle, prevederle.
Quando qualcosa ci mette in allerta abbiamo paura, quando qualcosa ci irrita ci arrabbiamo, le emozioni accadono e hanno un inizio, un picco massimo e una fine, proprio come un’onda…
Possiamo però fare con le nostre emozioni qualcosa di estremamente utile per la nostra vita: diventare persone più flessibili.
Come si fa?
La flessibilità emotiva si apprende e si allena come qualsiasi altra cosa.
Infatti oltre a questi consigli, oltre a suggerirti di cambiare atteggiamento, quello che suggeriamo a tutti coloro che si sono avvicinati al Metodo è soprattutto COME FARE per cambiare, come ALLENARSI AL CAMBIAMENTO.
Innanzitutto puoi già contare su due strumenti: il coaching – perché non ti diamo soltanto la teoria che ti serve, ma ti guidiamo passo dopo passo nel processo di cambiamento grazie ai nostri coach – e praticare tutti i giorni le meditazioni del Mind Re-Start.
Perché il Mind Re-Start ti aiuta a mettere in comunicazione la tua parte razionale con quella emotiva. Ti aiuta a sviluppare doti come la calma, ma anche la flessibilità, dandoti la garanzia di avere da subito dei miglioramenti nel gestire le tue emozioni… questo in ogni momento problematico o meno problematico della giornata che ti si presenta davanti.
E spesso in quelle situazioni accade questo: quando tenti di combattere le emozioni o di annullarle, quindi di far finta che non esistano, finisci per soccombere a quelle stesse emozioni.
Per esempio combatti le emozioni quando ti senti giù, ma fingi di essere sempre allegro per far vedere agli altri che stai bene.
Oppure sei arrabbiato con il tuo partner e ti arrabbi ripetutamente sempre sulla stessa cosa, ma fingi che quella situazione non esista per evitare di affrontarla, perché magari hai paura di un litigio o delle conseguenze negative…
Così non fai altro che continuare ad arrabbiarti sempre di più, sempre per la stessa cosa e alla fine… resti schiacciato, soffocato dalla tua stessa rabbia che si cronicizza diventando grande insofferenza, intolleranza o grande ansia… e tu diventi una persona sempre più rigida.
Le emozioni vanno accolte e focalizzate verso l’apprendimento e la crescita.
In questo, come ho già detto, aiutano moltissimo le meditazioni del Mind Re-Start che ti proponiamo, ma anche le procedure come D.A.T.O. o Tripla A alle quali abbiamo dedicato due capitoli del libro Mente Potente.
Intanto memorizza questo concetto: puoi accogliere le emozioni e focalizzarle verso l’apprendimento o la crescita, quindi non devi negarle o rifiutarle, al contrario, puoi viverle appieno e usarle per migliorare. Perché tutte le emozioni possono essere utili se impari ad usarle bene.
Proprio perché non si possono negare o allontanare, le emozioni vanno rispettate e trattate in modo amichevole.
Non esistono emozioni positive e negative, dipende dall’uso che ne facciamo.
Per esempio, un po’ di paura può servire da stimolo, ti sprona a fare di più, ti dà l’adrenalina che ti serve per fare meglio, e in questo caso è positiva.
Ma tanta paura ti blocca, ti impedisce di scegliere, ti chiude in un guscio di protezione e di fatto ti schiaccia. Quindi come vedi non è la paura in sé, ma l’uso che ne facciamo che cambia l’esito della paura stessa. Poca ci fa agire, troppa ci blocca. Quindi sei tu che dovrai imparare a gestire la paura che è un sentimento assolutamente naturale e inevitabile.
Come si fa ad accogliere le emozioni e a dirigerle verso l’apprendimento e la crescita?
Ci sono diversi modi per accogliere le emozioni e per dirigere il tuo focus verso l’apprendimento e la crescita.
Prima di tutto dobbiamo esaminare la nostra aspettativa.
Questa consiste in cosa ci aspettiamo che accada, cioè la nostra idea sulle cose e le persone, che spesso è legata al passato: quello che abbiamo sempre pensato tendiamo a ripensarlo nel tempo, e di conseguenza tendiamo, per abitudine, a guardare le cose e le persone sempre nello stesso modo.
L’aspettativa è un tassello fondamentale per imparare a gestire le emozioni.
Ammettiamo che tu stia studiando per un esame e studi così tanto da volere il massimo, ti aspetti 30! Il giorno dell’esame però fai una bellissima performance, ma il voto finale è 26, non è 30 come ti aspettavi!
In questo caso puoi avere due reazioni emotive differenti: la prima è che ci stai male perché ti aspettavi 30 e il 26 lo vivi quasi come una sconfitta. Quindi cominci a rimuginare, ti chiedi il perché, ti dici “non è possibile che sia andata così!! Accidenti non doveva accadere”!
In questo caso avevi un’aspettativa troppo rigida, o 30 o nulla! E quindi è come se ragionassi in modalità bianco o nero! Ma la vita non è quasi mai bianco o nero e tu di fatto ti ritrovi a soffrire per ogni cosa che non è andata esattamente come avresti voluto…
Su questo aspetto lavoriamo moltissimo con gli studenti del Metodo Incima nel percorso Libera la tua Forza Interiore.
Al contrario se sei flessibile anziché rigido, accogli il 26 come un risultato utile e ti chiedi senza accanimento emotivo come puoi migliorare, cosa puoi fare per aumentare il tuo voto al prossimo esame… non soffri, non resti deluso, non ti arrabbi con te stesso e non ti giudichi!
Una delle cose più importanti per essere flessibile è esserlo con te stesso e quindi non giudicarti!
Accogli e impari… quello che ti sto dicendo è che la flessibilità è un atteggiamento mentale, è come rispondi o reagisci alla vita, agli altri, alle circostanze.
La flessibilità, tra l’altro, è una delle 13 Capacità Domino che alleniamo nel Metodo Incima.
Il tuo atteggiamento mentale fa la differenza nella vita di tutti i giorni perché se sei rigido hai sempre un motivo per star male, per non essere contento, per lamentarti di te stesso, degli altri, delle cose, del mondo!
Se invece sei flessibile diventi più accogliente, riconosci che quella cosa è accaduta, che è inutile negarla, rinnegarla o rifiutarla.
C’è qualcosa, è accaduto, è da affrontare, non puoi scappare.
Prima l’accogli e prima potrai aprirti ad un atteggiamento di crescita, di apprendimento, in modo da imparare da ogni situazione.
Ci sono mamme e papà troppo rigidi con i propri figli, che pretendono troppo, che danno troppe regole, che rimproverano troppo, che sbuffano per ogni cosa sbagliata che si fa, praticamente vivono la vita scocciati, nervosi, stressati, stanchi e dimostrano di continuo la loro insofferenza agli altri creando così un clima di separazione.
Perché là dove c’è insofferenza, c’è anche allontanamento dalla fonte di sofferenza.
Ci sono partner – questa è una dinamica fra marito e moglie ad esempio – che guardano dell’altro solo quello che non va, i suoi difetti, le sue mancanze. Anche questo è un atteggiamento rigido.
Ci sono persone rigidissime con se stesse, si giudicano molto, si criticano, stanno di continuo a rimuginare: “non avrei dovuto fare”… “e perché l’ho detto?”… “ma sono una cretina!” … tutte parole inutili e dannose!
Ecco, la flessibilità migliora e guarisce tutte queste situazioni: con i figli, con il partner, con sé stessi, con i colleghi di lavoro.
Accettare come sono fatti gli altri non significa essere molli, o accondiscendenti con ogni cosa, significa sempre mantenere viva la tua capacità di scelta e quindi scegliere anche di non incazzarti per ogni cosa e di essere più morbido e accogliente.
Quando ti comporti in modo rigido con gli altri è come se dicessi: “io sto sul mio piedistallo della perfezione e faccio tutto bene, tu invece sbagli sempre e non capisci niente e fai tutto male”.
Quindi generalmente la persona rigida è molto giudicante, critica costantemente gli altri e il loro modo di fare e di essere. Ecco che crolla la flessibilità.
Quando ti comporti in modo rigido con te stesso, pretendi davvero troppo da te: di fare tutto quello che vorresti fare in quel giorno e puntualmente non ci riesci perché è troppo… pretendi di essere perfetto, impeccabile, sempre lucido, vigile, di poter controllare tutto ma… come si fa? Come si può vivere bene nel totale controllo? Non si può, infatti si vive male.
La vita è imprevedibile e, nella sua imprevedibilità, più impari ad essere flessibile e meglio vivi gli eventi che accadono fuori dal tuo controllo.
Essere più flessibili significa vivere a cuor leggero.
Questo non significa affatto essere superficiali rifiutando di affrontare la realtà, significa invece non avere macigni sul cuore, affrontare quello che va fatto, anche se la situazione è piuttosto difficile, pesante o sfidante.
Significa affrontarla con l’atteggiamento di chi crede di poter trovare la soluzione, di chi ha fiducia che ci riuscirà, di chi crede che, anche se non sa da dove cominciare, avrà a breve la chiarezza per poter agire, scegliere e decidere.
Nella meditazione Swing del Mind Re-Start, si lavora molto sia sulla leggerezza, sia sulla fiducia. Soprattutto si fa appello alla tua capacità di fiducia nel realizzare i tuoi obiettivi, non attingendo a risorse esterne, ma a quelle che già possiedi dentro di te, nel tuo inconscio.
Ti suggeriamo di provarla: tra le altre, c’è una frase molto potente e suggestiva che afferma:
“Tutto quello di cui ho bisogno per realizzare i miei obiettivi e godere di ciò che ottengo, è già dentro di me… ORA!”.
E la fiducia in sé stessi produce automaticamente maggiore flessibilità.
Essere più flessibili significa accettare di più sé stessi, le proprie emozioni e di conseguenza gli altri, ascoltare di più gli altri in modo attivo, senza giudicarli ma facendoli sentire compresi e capiti, e quindi significa anche creare empatia, comprendere il punto di vista dell’altro, dove si trova e cosa sta provando.
Non devi avere sempre ragione tu, a volte non ha ragione nessuno, ci sono solo punti di vista differenti.
Con un maggiore ascolto, più empatia, maggiore complicità e comprensione, le relazioni diventano più solide e più durature.
Per diventare più flessibile dovrai smetterla di dare giudizi troppo affrettati o troppo istintivi, magari ci sei abituato e ti scattano in automatico quelle emozioni, ma tu le puoi osservare e usare per migliorarti. Anche se di istinto ti ritrovi a giudicare o criticare, fermati, devi dire stop a quell’emozione e chiederti invece: come possono essere più flessibile in questa situazione?
Come posso essere più flessibile con questa persona? Cosa posso dire per esprimere maggiore flessibilità e accoglienza?
Posso dire “ti capisco”, “ti comprendo”… certamente sono due paroline magiche che aprono al dialogo flessibile e accogliente…
“Ti capisco”, “ti comprendo”, dette con il cuore sono veramente magiche e dimostrano la tua flessibilità e accoglienza…
Essere flessibili significa anche imparare a lasciare andare, significa che non ti devi “attaccare” a quello che è superfluo, che ci sono cose a cui puoi togliere importanza perché davvero non ne hanno… fa nulla se la casa non è perfetta e c’è un po’ di disordine. Si può mettere ordine con la rabbia e nel giudizio, oppure si può riordinare nella serenità senza affanno…
La cosa da fare non cambia, cambia invece il tuo atteggiamento. Lasciare andare significa anche perdonare ciò che in passato ti ha fatto molto male… è un passaggio fondamentale per vivere “a cuore leggero” ma di questo non posso parlarti in questa sede, perché per farlo e per riuscire hai bisogno dell’aiuto di un coach che lavori nello specifico su di te.
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Lasciare andare significa dire “non fa niente, è accaduto ma non fa niente, posso affrontarlo, posso risolverlo, posso uscirne”… vedi che anche in questo caso significa essere più accoglienti… e al contrario lasciare andare significa smetterla di dire “non è possibile che sia successo”… “non è possibile che fai sempre questa cosa…”, “non è possibile che sia successo proprio a me…”
Perché se è successo significa che è possibile… quindi dovrai toglierti dalla testa il “non è possibile”…
Ti ho fatto molti esempi e ti ho dato gli elementi per allenare la tua flessibilità. Ora tocca a te, prendi carta e penna e scrivi i 6 punti di lavoro fondamentali. Adesso è il momento di fare il tuo esercizio: COSA – CHI – COME – QUANDO – PERCHE’ – FEEDBACK
Punto primo – COSA: in cosa posso essere più flessibile? Questa è la domanda che devi farti. Dai delle risposte chiare e specifiche, ricordati che stiamo lavorando con la formula MIG: Mirata, Intenzionale, Guidata. In cosa hai bisogno di essere più flessibile? Con i tuoi figli? Con il partner? Nelle relazioni con gli altri? Nella vita in generale? In una situazione specifica che stai risolvendo o affrontando? Nel rapporto con il tuo corpo o con il cibo? Nella gestione del tuo tempo? Scrivi in quale ambito hai bisogno di allenare una maggiore flessibilità.
Punto secondo – CHI: chi sono le persone coinvolte? “Con chi voglio essere più flessibile?”, “Voglio essere più flessibile con mio marito, con mia moglie, con mio padre o mia madre, con mio fratello, con il mio collega, con mio figlio”… con chi vuoi tu, purché tu sia specifico. Devi scegliere le persone con le quali intendi essere più flessibile, è come fargli una promessa. Da questo momento dovrai essere focalizzato su quelle persone che scegli e impegnarti a sperimentare nuovi modi per essere più flessibile con loro. Magari più gentile, magari più calmo, magari più disponibile, magari più presente… Soffermati un attimo, scrivi e poi ricomincia.
Terzo punto – COME: che strategie utilizzerò? Qui ti devi chiedere cosa vuoi fare di diverso per essere più flessibile, quindi più gentile, più calmo, più disponibile, più presente, ma anche più sorridente, più disteso, più riflessivo… ad esempio sceglierò di evitare di fare mille domande e sarò meno impulsivo nella comunicazione; deciderò di restare più tranquilla davanti alla solita reazione di mia figlia e sceglierò di parlarle con calma comprendendo le sue ragioni, oppure:
Scrivi tu cosa intendi fare, sii specifico, chiaro e preciso.
Quarto punto – QUANDO: specifica i momenti in cui avverrà, per esempio quando sento qualcosa che non mi piace, quando mi arriva una richiesta inaspettata, quando devo gestire un imprevisto, quando mi sento in affanno per molte cose, quando le cose non vanno come avrei voluto, quando la realtà è diversa dalle mie aspettative, quando rientro a casa dal lavoro e invece di riposare ho la casa a cui badare, i figli da ascoltare e la cena da preparare, quando sono pieno di lavoro e mi chiedono qualcosa… scegli tu i momenti in cui allenare la tua flessibilità, scrivili adesso.
Quinto punto – PERCHÈ: cosa cambierà in positivo e perché ne vale la pena… qui devi immaginare i cambiamenti reali che avverranno nella tua vita, nel rapporto con le persone che ami e a cui tieni di più… per esempio potresti scrivere “mio marito penserà di me che non sono più così pesante”, oppure “i miei figli penseranno di me che non sono più così pesante”, oppure “avrò la testa più libera dai pensieri superflui”, “riuscirò a parlare con più serenità e ad ascoltare di più il mio partner”… “smetterò di arrabbiarmi per ogni cosa o ingiustizia che vedo”. Questo avviene quando c’è qualcuno che occupa il mio parcheggio, qualcuno che butta una carta per terra… “sarò finalmente in grado di godermi la mia famiglia con più serenità senza pensare all’aspirapolvere da passare o ai piatti da fare”. “Avrò un atteggiamento molto più sereno e disteso in ufficio, i miei colleghi mi guarderanno sorridere di più e mi osserveranno con ammirazione, ci divertiremo mentre risolviamo i problemi”… questi sono solo alcuni esempi… sei tu che dovrai concentrarti adesso un momento, fermare il video e scrivere quello che vuoi vedere come cambiamento nella tua vita grazie alla tua capacità di essere più flessibile. Fermati di nuovo e fai l’esercizio adesso senza rimandare. Dedica qualche minuto a questo aspetto importante.
Sesto punto – FEEDBACK: da cosa ti accorgerai che ci stai riuscendo? Anche qui devi lavorare di immaginazione per creare la tua nuova realtà, scrivi sul tuo quaderno quello che vuoi vedere, rendi questo lavoro di crescita personale misurabile. Per esempio potresti dire: “mi accorgo di essere più flessibile perché finalmente, dopo aver ascoltato mio figlio, ho compreso le sue ragioni e abbiamo trovato un accordo”. “Mi accorgo di essere più flessibile perché quando un cliente tarda all’appuntamento preso, non mi agito più e non lo accolgo più con rigidità”. “Mi accorgo di essere più flessibile perché posso finire la giornata senza aver fatto tutto quello che avevo previsto e comunque mi sento apposto, non mi sento più in colpa, mi sento più soddisfatto”. “Me ne accorgo perché riesco a godermi i momenti con più presenza, vivo con meno affanno e quindi con più equilibrio, me ne accorgo perché evito di essere invadente e accetto le scelte altrui, anche se faccio tardi accetto quella possibilità, non mi rimprovero, e riconosco che può succedere di far tardi”.
“Me ne accorgo perché accetto l’imprevisto in modo più sereno e riconosco che fa parte della vita, ora so che non posso controllare tutto e che quando vivo a cuor leggero la vita è più bella”.
Questi sono solo alcuni spunti che puoi usare come misuratori del tuo miglioramento.
Ora tocca a te. Sforzati di scrivere quello che senti più vicino alle tue esigenze, alla tua vita. Questo lavoro funziona solo se è personalizzato. Noi ci teniamo tantissimo alla personalizzazione perché sappiamo che ogni tassello di crescita può essere vero solo se è un vestito cucito su misura.
Dopo aver scritto sul tuo quaderno questi sei punti, ti invito a rileggerli più volte per fare poi la tua meditazione personalizzata del Mind Re-Start. Sarebbe ottimale su questo aspetto fare la meditazione Twilight o Metamorfosi che sono proprio specifiche sulla flessibilità, molto più di Swing.
Visualizzare i tuoi nuovi obiettivi nella parte finale della meditazione, nella contemplazione del potenziale che è presente in tutte le nostre meditazioni, ti permetterà di aprire la mente alla nuova possibilità perché la mente non distingue la realtà dall’immaginazione…
Per esempio nella meditazione Metamorfosi tutte le domande che ti vengono proposte mentre sei in uno stato di rilassamento, permettono alla tua mente di aprirsi a nuove possibilità perché stai pensando qualcosa di nuovo che ti fa uscire dai vecchi schemi e routine di pensiero. Quando pensiamo in modo nuovo noi siamo persone nuove.
Il Mind Re-Start quindi è la porta d’accesso per la costruzione della tua nuova realtà, è il compasso che disegna i tuoi sogni, è quello strumento che ti permette di tirar fuori tutte le risorse personali di cui hai bisogno… e nel modo più inaspettato. Provare per credere!
Sempre il meglio di te,
Cristina Bari
da admin | Gen 17, 2022 | Blog
Prima di leggere questo articolo, ti invito ad avere con te carta e penna per seguire al meglio le istruzioni che ti darò.
Quello che ti proporrò oggi è uno degli argomenti principali e tra i più trattati del Metodo Incima.
Ne parliamo molto in Experience, ed è anche uno degli obiettivi più importanti e primari che le meditazioni guidate del Mind Re-Start ti aiutano a raggiungere per poter affrontare qualsiasi sfida: ti sto parlando della Calma (come stato mentale ideale per gestire lo stress)
Iniziamo subito.
La calma è l’abilità numero uno per la conquista di qualsiasi risultato di vita. Nel libro Mente Potente dedichiamo le prime 50 pagine all’argomento “Più calma, meno ansia, più risultati”. La calma è l’abilità sulla quale concentriamo tutto il nostro focus anche nel percorso Libera la tua Forza Interiore.
La Calma è un concetto imprescindibile se vuoi realizzare qualsiasi cosa!
Grazie alla calma la tua mente è più lucida e più saggia. Significa che quando sei calmo usi la tua intelligenza in modo più attivo, vivo ed efficace.
Al contrario quando sei costantemente agitato, teso, in ansia o sotto stress, le tue performance subiscono un arresto perché hai poca energia da dedicare ai tuoi obiettivi.
I neuro-scienziati dicono che più siamo calmi e più siamo intelligenti.
Quindi il tuo FOCUS dovrà essere sulla calma, e sull’evitare lo stress eccessivo e inutile. Dovrai pensare come se fossi già una persona calma, agire come se fossi già una persona calma, prendere le decisioni con più calma e rispondere a tutte le circostanze della vita, incluse le sfide più impegnative, con maggiore calma.
Calma non significa flemma, significa efficacia.
Calma non significa essere passivi, significa ragionare con lucidità.
Calma non significa subire ma scegliere e decidere in totale serenità.
Come si fa ad allenare la calma?
Puoi farlo in due modi: interiormente e nei comportamenti.
Quindi dovrai lavorare sia dentro di te che in quello che fai.
Noi useremo la pratica MIG: Mirata, Intenzionale, Guidata.
Mirata significa ad uno specifico obiettivo. Intenzionale significa che dovrai dirigere il tuo focus solo su questo obiettivo, Guidata… beh questo articolo ti fa un po’ da guida, anche se per noi esiste un solo modo per intendere il concetto di Guida: essere seguiti in modo individuale da un coach.
Pertanto la calma si allena in due modi: interiormente, quindi mentalmente ed esteriormente, nei comportamenti.
Praticamente dovrai usare la tua mente (primo modo) e i tuoi comportamenti (secondo modo) per fare sfruttare appieno i due binari paralleli più potenti che abbiamo: mente conscia e mente inconscia.
La mente inconscia la alleni grazie alle meditazioni guidate, ovvero il Mind Re-Start.
Consciamente alleni la calma grazie ai tuoi comportamenti, alle tue azioni e decisioni!
La decisione di restare focalizzato sulla calma è fondamentale. Non si decide solo una volta e basta. Si decide sempre. Ogni istante, in famiglia, al lavoro, nelle relazioni, dovrai ri-decidere quindi ricordarti che hai promesso a te stesso di lavorare sulla calma e di mantenere la calma.
C’è un principio di psicologia quantica che dice: il focus crea la realtà.
Significa che laddove dirigi la tua attenzione fluisce la tua energia ed è la tua energia focalizzata a materializzare i tuoi pensieri.
Prima di capire cosa dovrai fare con la tua mente conscia e inconscia, dovrai però stabilire la cosa più importante: l’obiettivo su cui puntare la tua capacità di essere calmo! Proprio perché non devi lavorare in modo generico ma specifico e super focalizzato.
È arrivato il momento di usare carta e penna!
Ci sono dei punti, delle domande che ti devi fare per passare all’azione: COSA, CHI, COME, QUANDO, PERCHÈ E FEEDBACK.
Bene, cominciamo!
COSA: cosa c’è da fare, specifica le azioni da compiere. Metti qui tutto quello che di importante hai da fare (ad esempio in questa settimana) o quello che regolarmente fai tutti i giorni nei quali vuoi usare molta più calma, per esempio: “la mattina ci prepariamo con più calma e serenità”, “guido in modo più sereno, faccio la mia colazione con più presenza”… “parlo con mio figlio con più calma… “prendo quella decisione insieme a mio marito in modo più sereno”… questi sono solo alcuni esempi, scegli tu cosa vuoi fare con maggiore calma. Fermati un attimo, scrivi e poi ricomincia!
CHI: chi sono le persone coinvolte? Con chi vuoi essere più calmo? Non dire con tutte perché è troppo generico e non funziona. Piuttosto scegline una o due, specifica: “con mio marito”, “con mio figlio Francesco”, “con la mia collega Carla”, “con mio fratello Gianni” ecc… significa che tutte le volte in cui vedi quella persona e ti relazioni con lei, ti ricorderai di essere più calmo, quando parli con quella persona ti ricorderai di essere più calmo e così inizi a creare una nuova abitudine. Fermati un attimo, scrivi e poi ricomincia!
COME: come farai ad essere più calmo? Quali strategie utilizzerai? Scegli cose semplici che siano per te misurabili, per esempio: “parlo più lentamente”, “sorrido di più”, “rifletto un momento prima di rispondere”, “evito di rimproverare per niente mio figlio”, “evito di fare mille domande e converso in modo più rilassato”, “chiedo le cose in modo più sereno”… “quando arriva una notizia la valuto con attenzione e rifletto di più”, scegli strategie semplici che puoi facilmente sentire e misurare. Fermati di nuovo a riflettere, scrivi e poi ricomincia!
QUANDO: specifica i momenti in cui avverrà: “quando mio figlio mi fa le sue richieste assurde in camera sua”, “quando pranziamo in soggiorno insieme alla famiglia”, “quando entro in ufficio”, “quando mia moglie mi ripete sempre le stesse cose in cucina”, “quando sono seduto alla mia scrivania”, “quando”… pensa a dei luoghi dove tu generalmente non mantieni la calma, per trasformarli nella nuova possibilità. Oppure a dei momenti specifici, per esempio: “quando esco da casa la mattina e mi metto in macchina per andare al lavoro”, “quando il capo mi assegna il nuovo lavoro da fare”, “quando ho una montagna di carte sulla scrivania”… Fermati, scrivi e poi ricomincia!
PERCHÈ: cosa cambierà in positivo? Perché ne vale la pena impegnarti? Qui dovrai scrivere le emozioni nuove che vuoi provare soprattutto su te stesso che aumentano la tua autostima… e ti fanno sentire fiero del lavoro che stai facendo per la tua crescita personale, ad esempio: “mi sentirò più soddisfatto… fiero di me… crederò finalmente di essere capace… mi sentirò più determinato e sicuro”… scrivi quello che vuoi provare ma fallo questa volta in positivo cioè evita di usare il NON e di dire… “non mi voglio sentire più in colpa”, “non mi voglio più sentire incapace”, “non mi voglio più sentire così arrabbiato o cose del genere”… parlati in positivo perché fa la differenza! Fermati un attimo, scrivi e poi ricomincia!
FEEDBACK: da cosa ti accorgerai che ci stai riuscendo? Qui puoi individuare cose che riguardano te oppure gli altri, più hai indizi utili e più il lavoro viene potenziato: “me ne accorgerò perché mio figlio è più disponibile al dialogo”, “me ne accorgerò perché la mia collega mi ha detto sì e abbiamo preso un accordo”, “me ne accorgerò perché riuscirò a parlare mantenendo la calma, oppure perché il clima della mia famiglia sarà più sereno”… “me ne accorgerò perché litigherò meno con i miei familiari”, “me ne accorgerò perché alzerò meno la voce”, “in ufficio riuscirò a lavorare meglio”… “mi sentirò più sereno”… visualizza nella tua testa le rappresentazioni mentali che ti faranno capire che sei sulla strada giusta perché l’osservazione dei piccoli passi e il riconoscimento dei piccoli cambiamenti è fondamentale per un eccellente percorso di crescita. Fermati un attimo, scrivi e poi ricomincia!
Bene, dopo aver fatto questo lavoro sull’obiettivo, ora sei pronto ad andare nella mente inconscia, quindi tuffati nelle meditazioni!
Per allenare la calma ti suggerisco di fare due volte al giorno la meditazione Swing che hai avuto in omaggio con il nostro libro Mente Potente, se ancora non ce l’hai puoi ordinare qui la tua copia: www.mentepotente.it, oppure puoi scegliere, tra le altre meditazioni guidate del programma Mind Re-Start, quella che preferisci in questo momento.
Segui le nostre voci e rilassati, lasciandoti guidare in un cammino di profondo rilassamento… poi a fine pratica, quando le nostre voci si fermano e resta solo la musica, lì in quell’istante inizia la parte più creativa della meditazione che sia chiama Contemplazione del Potenziale Desiderato: lì tu crei le tue nuove rappresentazioni mentali.
In quella fase finale della meditazione, durante la Contemplazione del Potenziale Desiderato, dovrai immaginare di essere già calmo… molto più calmo del solito… non ti devi assolutamente chiedere come farai a realizzare la calma… dovrai immaginarti calmo, lucido, efficiente, sereno, decisionista, abile. E dovrai immaginarti insieme alle persone che hai scelto per essere più calmo, nei luoghi che hai scelto, nei momenti che hai scelto. Le domande a cui hai risposto prima devono essere la tua traccia che ti guida nella visualizzazione.
Praticamente come un film dovrai far scorrere le immagini mentali.
La tua mente non distingue la realtà dall’immaginazione, lo sapevi?
È una delle scoperte più importanti delle neuroscienze. Con questa pratica sfrutterai appieno questa funzione!
Significa che quando tu immagini di essere una persona più calma, quel momento di immaginazione vivida il tuo cervello lo sta vivendo come verità assoluta.
Per lui stai già facendo l’esperienza della calma, perché tutto quello che vedi mentalmente in modo vivido, specifico, chiaro e con sentimento, è come se fosse vero.
Allora il tuo sforzo dovrà essere quello di allenarti a fare la meditazione in questo modo, cioè mirato e intenzionale, perché quella che andrai a fare è già una meditazione guidata: cioè dovrai immaginarti di essere già la persona calma che sogni e meriti e far diventare questa rappresentazione mentale quanto più specifica, chiara e ricca di sentimento possibile.
Mettici tutto te stesso, emozionati nel vedere già il tuo obiettivo realizzato!
Più credi in quella possibilità e più la realizzi.
E dunque ora hai tutte le istruzioni per la tua pratica MIG! Non mi resta che augurarti buon lavoro! Fai tutti i giorni questo training e vedrai che starai gettando veramente le basi per diventare una persona più calma.
Ti auguro un bellissimo lavoro.
Sempre il meglio di te.
Cristina Bari
da admin | Gen 14, 2022 | Testimonianze
La mia speranza era quella di diventare una persona migliore e di ritrovare la mia vera natura, e di conseguenza la mia paura era quella di non riuscire a realizzare questo obiettivo.
L’idea di questo possibile fallimento mi creava tanta frustrazione.
Io sono un agente finanziario da 20 anni, e probabilmente il mio malessere interiore era mascherato dai guadagni.
Nel senso che per fortuna non mi sono mai lamentato, ho guadagnato abbastanza bene, però questo aspetto professionale mi distraeva rispetto a quello che dovevo comprendere e fare per cambiare e ritrovare me stesso.
Tant’è vero che più in là, nel coaching, ho scoperto che probabilmente mi mancava un po’ di fiducia in me stesso, e questo nonostante avessi avuto buoni risultati nell’ambiente di lavoro.
Sentivo che mi mancavano quelle risorse per poter fare lo scatto sia a livello personale che professionale e ad un certo punto ho maturato l’idea di voler cambiare lavoro.
Quando ho letto il libro Mente Potente e mi sono avvicinato al Metodo INCIMA, avevo paura che fosse come tutti gli altri corsi.
Questo perché avevo già avuto esperienze di formazione in passato dove hai un balzo in positivo del 110% di energie, ma dopo pian piano torni a sentirti come prima. Anzi, vieni risucchiato in un limbo dove sei più pessimista che in precedenza.
Ma i dubbi sono venuti meno in poco tempo. C’è stata più di una molla che mi ha spinto a partecipare.
La prima è stata la fatidica e-mail che mi è arrivata con il questionario da compilare, e poi la consulenza, e lì ho visto la genuinità delle persone.
Ho visto la spontaneità, niente di costruito, allora mi sono detto che se ci sono delle persone vere che hanno avuto questa forza, allora si può fare, e infatti non ho battuto ciglio nel fare il coaching.
Da subito ho avuto la percezione che questo Metodo fosse “esplosivo”. Mi viene in mente questa parola perché credo che il cambiamento debba avere questo effetto, cioè catapultarti in un’altra dimensione, uscire dal dormiente e andare veramente nel risveglio.
E così è stato.
Perché dopo aver intrapreso il percorso del Metodo Incima e quindi di Libera la tua Forza Interiore (LFI), la mia forza e la mia consapevolezza sono aumentate.
Oggi dico che tutto è possibile, e se non lo è, è perché tu non lo hai veramente voluto.
Io ormai penso che sia così.
La fiducia in me stesso si è moltiplicata, sento l’esigenza di allontanarmi da certe energie negative, dalla lamentela e dal giudizio.
E poi, tornando al coaching che fai settimanalmente… è di un’importanza fondamentale, perché è lo specchio di quello che stai facendo, ti aiuta a correggerti. Hai delle sessioni e il coach ti aiuta a risalire la corrente e ti aiuta a rimetterti di nuovo in riga.
La cosa più bella è che comprendi che dall’altra parte c’è una persona che veramente in quel momento è lì per te, che è estremamente competente e che ha vissuto sulla pelle quello che sta dicendo e che tu stai vivendo in quell’attimo.
E questa comprensione ti facilita la vita, perché tu riconosci in quella persona qualcuno che ha fatto prima di te quel passaggio, ed è disponibile con tutto il cuore ad accompagnarti e a metterci quello che ci deve mettere per farti passare al di là del ponte. Ho sempre trovato un’enorme disponibilità in Dario, addirittura anche di sabato e domenica. (So che non dovrei dirlo e che è stata un’eccezione, ma ci sono stati momenti in cui è successo e che ho molto apprezzato)
Poi le meditazioni guidate del Mind Re-Start sono state per me la ciliegina sulla torta.
Perché non è una meditazione tradizionale, e nel momento in cui lo capisci, ne diventi partecipe e la interiorizzi, non ne puoi più fare a meno. Ne parlavo con mia moglie e dicevo proprio questo, che all’inizio le meditazioni LE DOVEVO FARE… oggi invece io LE VOGLIO FARE, che è diverso.
Ne ho bisogno, ne sento l’esigenza, sento che ad ogni meditazione c’è qualcosa che sta cambiando, e ti senti più forte, più rilassato. Devi provare e veramente testarlo, è una macchina da risultati. Le meditazioni producono risultati quotidianamente. Da quelli emotivi a quelli materiali, perché quando stai bene sei anche più efficace. Poi anche la Contemplazione del potenziale desiderato, più si va avanti e più si impara come farla, non ti metti semplicemente le cuffie e stai lì, devi saperlo fare.
Il Mind Re-Start sta già funzionando con me perché la prima cosa su cui io ho voluto lavorare è stata la calma e la tranquillità, che è la base su cui allenarsi affinché tu possa realizzare qualsiasi cosa.
Ho lavorato molto su questo, e non solo io, ma anche le persone che mi stanno vicino si sono accorte che sono una persona diversa da questo punto di vista. Si sono accorte di questo anche nel modo di fare, di parlare, quindi questo mi ha consentito di avvicinarmi sempre di più al mio obiettivo di cambiare lavoro.
Prima questo obiettivo mi innervosiva e mi impensieriva, ma un giorno, mentre facevo attività fisica e avevo le cuffiette, mi è scattata una molla dentro che mi ha fatto svoltare, e ho preso la mia decisione, non so come. Tant’è vero che mandai subito un messaggio a Dario e glielo dissi.
Senza il Metodo INCIMA io non avrei avuto questo coraggio, questa visione, questa chiarezza.
E a proposito di Decisione, su questa si lavora già dalla primissima procedura del Metodo.
Le procedure sono indispensabili perché ti lasciano il segno, sono i cartelli stradali che ti ricordano quello che devi fare, perché vuoi o non vuoi siamo abituati a fare altro, siamo sempre distratti, quindi la direzione cambia nel momento in cui tu prendi atto di queste procedure.
Per me il Metodo INCIMA è un Metodo vincente. Lo considero IL Metodo per eccellenza, perché ti permette di tradurre nella pratica di tutti giorni le informazioni teoriche e strategiche. Hai un coach a tua completa disposizione che ti comprende, ti capisce, ti stimola, ti dà una direzione soprattutto quando tu ne hai bisogno e ti riporta in cima quando sei a terra.
Ha degli strumenti che nessun altro corso ha, non li conosco tutti ma ne conosco davvero tanti. Ha delle procedure che, se seguite alla lettera, ti danno la garanzia assoluta di realizzare il risultato che desideri.
Capisco di sembrare poco obiettivo perché ormai sono davvero innamorato di ogni singolo processo, ma la mia è pura gratitudine, mi sento rinato e il minimo che possa fare è manifestare tutto il mio entusiasmo in queste parole.
Il Metodo INCIMA ha tirato fuori da me quello che di più positivo doveva uscire. Non pensavo di avere la forza di dare una sterzata e mettere la parola fine a cose irrisolte e poi prendere decisioni così importanti. Non lo pensavo e ormai non ci speravo più.
A volte mi capita di pensare a come sarebbe stato se quel fatidico giorno avessi valutato di non esserci…e allora mi viene un sorriso… e un sospiro di sollievo. Sento di essere sotto una buona stella.
Ribadisco ciò che ho detto a Dario, se qualcuno volesse sentirmi per conoscere la mia esperienza con il Metodo e il perché sono così entusiasta sono disponibilissimo a parlargli e a raccontargli per filo e per segno ogni momento della mia crescita.
Grazie
Francesco Russo
da admin | Gen 7, 2022 | Testimonianze
Tutto quello che volevo era diventare una persona serena.
Volevo sbloccare un po’ quelli che sono i limiti che mi rendevo conto di avere.
Ho sempre puntato alla perfezione e questo mi portava a giudicarmi tantissimo. Mi sentivo in colpa per non aver dato o fatto di più.
Volevo che le cose fossero in un determinato modo, e quindi se non riuscivo a ottenerle in quel modo, ciò mi mandava parecchio in crisi, e in effetti non solo giudicavo, ma sentivo anche il peso del giudizio anche quando magari nemmeno c’era, quindi avvertivo sempre questa cosa come un difetto.
Anche riguardo la mia infanzia, io sicuramente mi ero creata quella figura della figlia brava, che non risponde mai, educata e tutto, e quindi questa cosa mi portava ad essere un po’ rigida nei miei confronti e nei confronti degli altri. Sono un insegnante e anche a scuola, quando c’erano bambini particolarmente difficili da gestire, entravo un po’ in crisi.
Anche l’aggressività è una cosa che non tolleravo sin da bambina, perché mio padre è una persona particolarmente aggressiva, non a livello fisico ma verbale, e questa cosa mi ha segnato molto.
Io ero quella che non accettava che le persone perdessero il controllo, perché per me l’educazione e il rispetto per gli altri sono una cosa fondamentale, quindi quando mi trovavo davanti a un episodio di aggressività non motivata e non logica, questo mi mandava in crisi, lo vivevo proprio male.
Sapevo di dover superare certi blocchi legati anche alla mia infanzia.
Tempo fa avevo pensato di andare da uno psicologo ma non l’ho mai fatto, perché probabilmente spesso si tende a rimandare pensando che il tempo aggiusti le cose.
In realtà poi ti rendi conto che non è così e infatti ero arrivata ad un punto in cui poi dici “basta”, e bisognava fare qualcosa per cambiare e per ritrovarsi.
Così una mattina ho aperto il computer, io ero convinta di comprare un altro libro, in realtà poi ne ho visti altri e “casualmente” ho buttato lo sguardo e ho detto “ok proviamo questo” e ho acquistato Mente Potente.
Già dalla prima meditazione guidata ho sentito qualcosa, io avevo già fatto un corso sulla mindfullness, quindi avevo avuto esperienze con delle meditazioni.
Con le meditazioni guidate ho superato l’ansia e lo stress.
Ho sentito qualcosa di diverso e infatti quando lo raccontavo a mio marito dicevo “non so se uso le parole giuste però, quando pratico il Mind Restart mi sento un qualcosa dentro, proprio all’altezza del cuore, qualcosa che mi tiene ferma e non mi fa sentire l’agitazione che sento normalmente.
Quindi anche questa sensazione è stata uno dei motivi che mi ha spinto a intraprendere il percorso, che inizialmente ha avuto luogo con il libro (ci sono andata cauta, anche perché sono sempre stata definita una persona ansiosa ed era vero).
Ho notato già questo cambiamento dalla prima meditazione. Era la prima volta che sentivo ripetere il mio nome in una meditazione e la sensazione è davvero molto potente. La personalizzazione delle pratiche del Metodo ti tocca in profondità
Poi ho fatto gli esercizi e quando parlavo con i miei figli facevo già attenzione a non dire determinate cose, a non scattare con loro seguendo le indicazioni del libro, sono stati tutti segnali che mi hanno fatto pensare che stessi andando nella direzione giusta.
Quindi già con la lettura del libro avevo ottenuto dei risultati, però ero consapevole che c’era ancora tanto da fare.
Ero contentissima di intraprendere questo percorso LFI (Libera la tua Forza Interiore).
La scelta è stata determinata da un momento critico che stavo affrontando, quindi quando ho deciso di acquistare il libro, mi ha rallegrato il fatto che a differenza di altri si era seguiti da un tutor individuale e così ho proseguito su quella strada e ho scelto di andare avanti.
Diciamo che da quando è iniziato il mio percorso con “Libera”, gli obiettivi sono bene o male gli stessi, anche se la posizione è cambiata, nel senso che già dei risultati sono stati ottenuti.
Gli obiettivi principali sono lavorare ancora sul discorso del giudizio sia su me stessa che verso gli altri per vivere con leggerezza un po’ tutto, anche per quanto riguarda stare bene con gli altri.
Ma, lo dico a Cristina e Dario e anche a chi mi legge, lo so che la mia prudenza nell’uso delle parole è data dal mio perfezionismo. C’è tanto di più, ma mi voglio dare ancora del tempo per consolidare.
Sono comunque cambiate molte cose come ad esempio l’essere più proiettata nel trovare del tempo libero da dedicarmi. Non ero proprio abituata a pensare di avere del tempo mio per fare delle cose che mi piacciono. Ero più quella del “fare fare fare” sempre con l’affanno.
Ho allentato molto, i tempi si sono dilatati e vorrei che si continuasse su questa linea.
Poi ero impulsiva e istintiva, e adesso questa cosa è cambiata abbastanza, cioè io ero quella che interrompeva le persone mentre parlavano, e loro carinamente non me lo hanno mai fatto pesare come una mancanza di rispetto, quanto come un farmi riflettere su quanto fossi ansiosa.
In generale, il Metodo INCIMA mi ha aiutato tanto perché è molto ben organizzato. È un metodo, appunto. Con procedure che ti guidano ad ogni passo e con un coach che non ti molla un attimo.
Io avevo tanta confusione negli obiettivi, andavo un po’ alla cieca e quindi non avevo chiarezza su cosa volessi e quindi mi ha chiarito questi ultimi.
Le meditazioni mi hanno aiutata ad acquisire una certa calma che prima non avevo, perché prima mi agitavo molto facilmente in tante situazioni.
Difficilmente ne salto una, proprio raramente, quindi è una cosa che a me è servita tantissimo e continuo su questa strada. Quando riesco faccio anche la meditazione In Cammino nel pomeriggio.
Poi sulle procedure, quello che mi è servito tanto è stato lavorare sulla Decisione, ad esempio la formula D.A.T.O, dell’Attenzione, dell’essere decisa, perché dentro di me c’era una battaglia, forse più nel quotidiano che nelle decisioni vere.
In quelle vere in realtà non tanto, ma poi nelle decisioni che uno vive quotidianamente avevo un po’ quest’insicurezza.
Alla fine questo generava confusione e stress. Invece adesso porto avanti la decisione e se sbaglio pazienza, mi rialzo e riprovo in un’altra maniera.
Al posto di accanirmi perché doveva andare in un certo modo, trovo un’altra via.
Diciamo che il Metodo mi ha aperto la mente: tutte le procedure e i coaching con Cristina.
Io sono riuscita a liberarmi di un completamento non indifferente che riguardava la mia infanzia, con mio padre e quindi se io penso a quando lei mi disse di scrivere questa famosa lettera per perdonarlo io ho detto “no, in questo momento non ce la faccio”, poi sono arrivata a quel momento, l’ho scritta. Ed è stato liberatorio. Una sensazione fantastica.
Quello che ho notato è che i miei pensieri sono cambiati in una maniera incredibile, nel senso che spesso avevo pensieri negativi, e invece adesso non ci sono più, ne sono rimasti alcuni sull’insicurezza ogni tanto, ma in generale i pensieri durante il giorno sono felici.
Mi rendo conto di star bene e di godermi un sacco di momenti, mi rendo conto di essere felice di quello che ho, che faccio e di quello che vivo. Sto vivendo quello che si dice “essere felici per le piccole cose quotidiane”, senza dover aspettare.
E infatti mi viene da sorridere quando sento qualcuno dire che “la felicità è un momento”.
Mi rendo conto che prima anch’io ragionavo così e adesso non più… gioisco di un panorama, di quando vado a passeggiare, di qualunque cosa, nel quotidiano ho cambiato decisamente passo e me ne rendo conto anche fisicamente. Non ho più i problemi di stomaco che avevo prima, quindi anche a livello fisico ho dei riscontri.
In questo momento, quello che ho iniziato a potenziare è il lavoro sulla creazione intenzionale di nuova realtà, quindi l’aspetto della fisica quantistica applicata ai comportamenti e alla gestione delle emozioni. Utilizzo le ultime meditazioni che sono Deep Swing, Indietro nel Futuro, il Collasso della Funzione d’Onda.
Mi rendo conto che questi nuovi argomenti sono davvero molto potenti. Ho notato che a differenza di prima, quando parto che una cosa debba andare bene, va bene, in un modo o nell’altro, caschi il mondo.
Funziona. Anche se c’è un imprevisto vedo che funziona. Quindi il fatto di focalizzarmi su una cosa positiva mi sta dando dei risultati, quindi sicuramente mi concentrerò sul lavorarci ancora.
Nella fiducia in me stessa sono cambiata tanto, perché prima ero molto insicura e combattuta nelle piccole decisioni, c’era questo conflitto interiore che adesso si è attenuato molto, quindi adesso vivo molto meglio con me stessa e con gli altri.
Consiglierei questo Metodo perché ti insegna delle procedure passo dopo passo, quindi gradualmente acquisisci determinate conoscenze, e ti porta poi a mettere insieme la parte teorica con quella pratica, con molta chiarezza.
Acquisisci la consapevolezza che le cose non accadono così dal nulla e che sei realmente artefice dei tuoi risultati. La cosa straordinaria è che ti senti così forte da non aver più paura di assumerti la responsabilità delle tue decisione e delle tue azioni. L’ansia e lo stress lasciano il posto alla fiducia e alla pace.
Alessandra Chiarandà