Ansia, stress, mal di testa quotidiani…  È questa la pericolosa causa che rovina la tua vita (e logora la tua salute)?

Ansia, stress, mal di testa quotidiani… È questa la pericolosa causa che rovina la tua vita (e logora la tua salute)?

Una ricerca della Cornell University dice che spendiamo più di sei anni della nostra vita a preoccuparci. Quando l’ho letto non volevo crederci…

Lavoro, preoccupazioni economiche, pensare di non essere in buona salute, paura di perdere un aereo, di non svegliarsi in tempo o arrivare in ritardo, il giudizio degli altri per la nostra immagine, il timore che il partner ci tradisca. E poi mangiare troppo, perdersi delle esperienze importanti, invecchiare, il futuro dei figli… 

Ti sei riconosciuto in uno o più di questi pensieri “disturbanti” che hai letto qui sopra? Non preoccuparti perché non sei solo: questa è la lista che il Daily Mail ha pubblicato con le più diffuse preoccupazioni che ci tengono costantemente sulle spine di giorno e non ci fanno dormire di notte. 

A questo, purtroppo il Covid, le restrizioni, le incertezze sul vaccino hanno aggiunto un tipo di incertezza nuova, che riguarda non solo questioni personali, ma anche questioni globali e di salute pubblica.

È vero: spendiamo più di sei anni della nostra vita a preoccuparci.

Tutta questa incertezza spesso ci porta a provare un costante senso di ansia e stress latente. Risultato? Mal di testa, ulcere, gastriti, cervicali… Piccoli grandi disturbi che logorano il nostro benessere mentale e fisico e demoliscono (a volte senza alcun motivo) la serenità della nostra vita e quella dei nostri cari.

Non solo. La ricerca è chiara, la preoccupazione spesso porta a conseguenze anche sulla salute a lungo termine, comprese le malattie cardiovascolari e altre condizioni croniche.

È possibile “preoccuparsi di meno”? Ci sono persone in grado di farlo?

Non sorprende che lo studio abbia scoperto un dato molto semplice: le persone focalizzate sull’esterno trascorrono molto più tempo a preoccuparsi rispetto a quelle che hanno un “luogo di controllo” interno. 

In poche parole, il tuo focus è ciò che detta il corso della tua vita: esterno o interno. O prendi in mano il controllo della tua vita o le preoccupazioni lo faranno al posto tuo.

Quando riesci a sviluppare un “luogo di controllo” interno, ti occupi in modo proattivo, non aspetti che la vita venga da te. Agisci, non reagisci.

Se invece non è così, è proprio il caso che tu cambi qualcosa. Lo sai bene anche tu: la preoccupazione non risolve i tuoi problemi, anzi, ti preoccupi, ti comporti peggio. I tuoi meccanismi mentali si logorano, così come il tuo benessere fisico.

L’ansia e la preoccupazione diventano una forma di tortura autoinflitta.

Quando invece la sensazione di paura o preoccupazione sarebbe in realtà un meccanismo positivo: è il corpo che risponde a uno stimolo esterno e si prepara a rispondere adeguatamente. Tuttavia, siamo noi a dover capire e controllare questo tipo di sensazioni, e non restare immobili a macerare nella paura e nel dubbio.

Nel suo libro L’ostacolo è la via, Ryan Holiday scrive: “Non c’è bene o male senza di noi, c’è solo la percezione. Esiste l’evento così com’è e poi c’è la storia che ci raccontiamo su ciò che significa. La preoccupazione è quando prendiamo un’esperienza e la colleghiamo a emozioni negative, il che porta a sofferenze inutili”.

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È molto probabile che non ti manchi nulla a livello economico, nelle relazioni, nella sfera personale e professionale. Eppure è altrettanto probabile che lo stress, l’ansia e le piccole grandi preoccupazioni quotidiane stiano rovinando ogni sacrosanto giorno della tua vita.

Se è così, ti serve davvero molto poco per scoprire come sperimentare un nuovo modo di vivere.  

Se vuoi migliorare il rapporto con te stesso e con gli altri, il modo in cui ti vedi o vieni visto in ambito personale o professionale, se vuoi fare tuo il miglior atteggiamento mentale possibile, iscriviti a:

EXPERIENCE (Domenica 17 ottobre)

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Come ha saggiamente affermato Ralph Waldo Emerson: “Una volta che prendi una decisione, l’universo intero cospira per realizzarla”.

Liberati dai pericolosi meccanismi dell’ansia che si sono installati nella tua testa.

Smetti di torturare te stesso (e quelli intorno a te).

Potresti scoprire che puoi finalmente indirizzare la tua vita verso ciò che desideri davvero.

 

Le parole ci condizionano, sempre.

Le parole ci condizionano, sempre.

Ti dicono che l’amore è impossibile, tu ridi… ma in fondo ci credi!

Immagina di accendere la TV, di guardare un contenuto per caso, uno qualsiasi. 

Magari in televisione stanno trasmettendo un telefilm dove vedi una coppia che litiga, lei dice che “l’amore è impossibile”, e che “ le persone non sono più quelle di una volta”, volente o nolente ti si innesca una certa familiarità con questi discorsi. 

Lì per lì ti sembra di ascoltare con indifferenza, oppure ti viene da ridere, ti dici “ma dai, che esagerazione!”. Oppure, la tua reazione potrebbe essere “è vero se ci penso, tutte le mie esperienze mi hanno portato a questo”.

Dunque questo “innesco” ti riattiva il ricordo di vecchie conversazioni che hai avuto con amici, parenti riguardo all’amore e alle coppie in generale. 

In qualche modo, senza accorgertene, sarai influenzato dalle parole che hai ascoltato.

Ti assicuro che questa non è un’ipotesi, ma un’esperienza scientifica. Lascia che ti racconti questo aneddoto.

Lo psicologo John Bargh, insieme a due colleghi della New York University, ha dimostrato come determinate esperienze o discorsi possano condizionarci in maniera determinante nel corso della nostra quotidianità.

Il ricercatore ha assegnato due test a un gruppo di studenti, definendoli  “scrambled-sentence test”, ovvero “test di frase rimescolata”. 

Nel primo, ciascuno studente è stato sottoposto a frasi sparse come “sfacciato”, “scortese”, “seccarsi”, “disturbare”, “intromettersi”, “violare”.

Nel secondo, “rispetto”, “premuroso”, “comprensione”, “pazientemente”, “cedere”, “educato” e gentile”.  In nessuno dei due test c’erano parole abbastanza simili perché gli studenti potessero notarle, associarle o capirne la sostanza del discorso. 

Eseguito il test, veniva chiesto a ogni studente di recarsi nel corridoio dal responsabile dell’esperimento. Questi, proprio in quel momento si sarebbe fatto trovare in compagnia di una ragazza sua complice. I due avrebbero continuato a conversare mentre la ragazza, impediva l’accesso degli studenti nello studio, costringendoli ad un’attesa prolungata.

Lo psicologo voleva capire se i soggetti condizionati con parole di cortesia avrebbero aspettato più tempo prima di interrompere i due, rispetto a quelli che erano stati condizionati con parole di scortesia. L’esperimento non doveva durare più di dieci minuti.

Quello che ne ricavò fu che gli studenti condizionati a essere scortesi interruppero la conversazione dopo circa cinque minuti, mentre la maggior parte di quelli condizionati con parole cortesi (l’82 per cento) non la interruppero per niente. 

Chissà quanto altro tempo avrebbero aspettato gli studenti più “cortesi”, se l’esperimento fosse durato più di dieci minuti?

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Questo condizionamento, che ha influenzato in maniera così forte gli studenti coinvolti, viene chiamato “Effetto Priming” o “innesco”, che è un effetto psicologico per il quale l’esposizione a uno stimolo può influenzare la risposta a stimoli successivi. 

Il condizionamento o l’influenza dello stimolo può essere esercitata a livello percettivo, semantico o concettuale.

Non allarmarti però, perché il Priming non è un lavaggio del cervello.

Non si può indurre una persona a fornire dettagli della vita privata o a farle fare cose ai limiti della legalità, ma come hai appena visto è possibile influenzarne la performance di una qualsiasi attività giornaliera, facendo leva sui contenuti e le sue convinzioni più profonde.  

Forse non sapevi che esiste un Metodo che ha studiato questo meccanismo in maniera approfondita, e l’ha utilizzato insieme a numerose conoscenze neuro-scientifiche per migliorare la vita di migliaia di persone.

Un Metodo, pratico e scientifico, che garantisce il benessere emotivo senza sottoporsi a lunghi percorsi psicologici.

Il Metodo INCIMA è il sistema di coaching personalizzato per riprogrammarsi al successo e liberarsi dal 70% dei blocchi emotivi in due mesi, anche da casa e con un allenamento di venti minuti al giorno. 

Puoi scoprire di più sull’Effetto Priming e altre conoscenze strategiche per migliorare la tua vita avvicinandoti al Metodo Incima con la lettura del libro scritto dai fondatori dello stesso Metodo: Mente Potente, il primo action book per iniziare a cambiare vita in 21 giorni. www.mentepotente.it

Sempre il meglio di te,

Cristina Bari

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