Durante il periodo del lockdown, una mia amica mi ha fatto conoscere il Metodo INCIMA e ho partecipato al Protocollo Incima 21, un percorso online di 21 giorni da cui sono rimasta affascinata.

Fra i tanti concetti interessanti e utili, il primo fra tutti è che l’atteggiamento mentale è la chiave per stare bene.

Avevo finalmente compreso che cambiare lo sguardo con cui guardavo me stessa, gli altri, le situazioni, mi avrebbe permesso di realizzarmi umanamente e professionalmente.

E di godermi non solo i risultati, ma anche il cammino per arrivarci.

Sostanzialmente volevo godermi la vita.

Essere felice a 360 gradi, in modo incondizionato.

Di fatto, invece, non stavo vivendo pienamente la mia giovane età.

Era come se stessi perdendo dei pezzi.

La mia condizione lavorativa era diventata molto frustrante.

Non mi permetteva di coltivare le mie amicizie, ero sempre arrabbiata con le persone che mi circondavano.

Lavoravo tutto il giorno e, nonostante il mio lavoro mi piacesse, guadagnavo poco ed ero costretta a sacrificare tutto il resto.

Mi sentivo molto frustrata e quelle poche volte che avevo il tempo per dedicarmi ad attività piacevoli, non ero dell’umore giusto per divertirmi.

In famiglia desideravo essere più aperta e meno giudicante, meno chiusa anche nei confronti delle altre persone.

Quello che mi serviva era innanzitutto rinforzare la sicurezza in me stessa, riuscire a farmi valere.

E poi tanto coraggio e determinazione.

Un altro obiettivo era quello di trovare un partner con il quale instaurare una relazione serena e felice.

Avevo capito che tutti questi miei desideri sarebbero potuti diventare realtà con l’aiuto del Metodo INCIMA; avevo sperimentato i primi risultati già con il Protocollo Incima21.

Ma è stata poi la consulenza individuale con Cristina che mi ha dato la conferma che quella fosse davvero la soluzione ai miei problemi.

Quell’incontro è stato fondamentale, abbiamo “scoperto le carte” ed esaminato tutti quegli aspetti di me che non riuscivo a vedere, tutti i reali ostacoli che mi stavano impedendo di realizzare la vita che volevo.

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A quel punto, non agire ed affrontarli voleva dire rimettere la testa sotto la sabbia.

Non potevo più fare finta che non esistessero.

Quindi la naturale conseguenza è stata quella di iscrivermi a Libera la tua Forza Interiore.

Lì con quella prima decisione è cominciato il mio percorso, tra moltissime incertezze ma anche un enorme senso di speranza e affidamento.

Per me era tutto nuovo, non sapevo cosa sarebbe successo.

Ma si percepivano fin da subito i fondamentali pilastri del Metodo INCIMA, primo tra tutti la FIDUCIA.

Finalmente qualcuno credeva in me, e molto più di quanto io stessa credessi in me.

E poi l’ASCOLTO, vero, sincero.

Questo Metodo non è un corso, è un paio di occhi nuovi.

Attraverso questo dono, possiamo dare una nuova interpretazione al nostro passato, vedere sotto una nuova luce il nostro presente e proiettarci con fiducia nel nostro futuro.

I passi avanti che ho fatto sono grandiosi, ogni giorno era una scoperta e ogni scoperta mi spinge ad andare oltre.

Ho chiuso tutte quelle situazioni che non mi facevano bene e, soprattutto, ho avuto la forza di non tornare più indietro.

É cambiato il mio atteggiamento nei confronti delle situazioni e delle persone.

É cambiato il modo di parlare a me stessa e anche agli altri.

Prima avevo un approccio molto duro, critico, categorico.

Quello che facevo io era la cosa giusta, tutto ciò che per me non era concepibile era sbagliato.

Ora cerco di ascoltare il punto di vista degli altri e uso un tono che non porta più allo scontro.

Prima non mi sentivo mai all’altezza.

Grazie a questo percorso, mi ritrovo a fare cose che prima ritenevo impossibili.

Questo è il metro che uso per misurare l’accresciuta fiducia in me stessa.

Quello che mi bloccava erano convinzioni limitanti, nella mia testa, senza una reale base, era paura di buttarsi, di non riuscire, di esprimere una mia opinione.

La cosa più bella è stato diventare la motivatrice di me stessa: mi osservo, riconosco i miei alti e bassi, riconosco le mie emozioni, le mie reazioni agli eventi e le informazioni apprese durante il corso vengono fuori al momento giusto.

Non ci sarei riuscita senza l’aiuto dei miei coach, della mia facilitatrice e anche degli altri partecipanti.

La forza del gruppo è come un flusso di energia che ti accompagna costantemente, come se tu fossi aggrappato a una boa e ti lasciassi cullare dalle onde del mare. E questa energia ti coccola e ti dà forza allo stesso tempo.

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Sapevo che se avessi avuto delle difficoltà avrei potuto contattare la mia coach o rivolgermi al resto del gruppo in qualsiasi momento.

Quello per me era una sicurezza importante.

Ho scelto di diventare anche io una facilitatrice, perché so l’importanza e la gratificazione di poter dare il mio aiuto ad altre persone, così come io l’ho ricevuto.

Sento di poter e dover restituire in qualche modo il grande dono che è stato fatto a me. Non può che essere così.

Del resto è una disciplina, quindi c’è studio, allenamento, ma anche e soprattutto tanta gioia e divertimento.

Oggi mi osservo in modo diverso, penso in modo diverso, parlo in modo diverso.

Ho cambiato lavoro e ho cambiato atteggiamento nelle relazioni.

Non posso che dimostrare tutta la mia gratitudine nei confronti di Dario e Cristina, oltre che a me stessa, per questi enormi cambiamenti.

Loro per me sono degli esempi.

Ogni aggettivo per descriverli sarebbe limitante, non avevo mai conosciuto delle persone così.

Arrivano sempre al momento giusto.

Non ti danno la soluzione al singolo problema, non è un metodo standardizzato.

Ti fa comprendere quello che tu sei e quelli che sono i tuoi meccanismi mentali e poi sei tu che decidi dove andare, i coach ti accompagnano, non scelgono per te.

É un lavoro che non vuole creare dipendenza dalle figure che ti guidano, ma mira a darti autonomia affinché tu possa scegliere il meglio per te.

Ho capito che la vita che voglio me la posso creare.

La cosa più difficile è stato partire, schiodarmi da quella che era la mia normalità.

Ma ora non mi ferma più nessuno!

Arianna Meleleo