Era un altro periodo buio della mia vita. Buio come pochi. Tutto si ripeteva ed io non riuscivo a trovare via d’uscita.
Avevo alle spalle percorsi e percorsi di crescita personale e sapevo tutto ciò che mi aveva portato fin lì, ma il punto era che non sapevo come fare a metterlo in pratica.
Me lo ricordo molto bene quel pianto sul lettino del medico: sommesso, tra i denti, ma dentro piangevo come una bambina.
Uscita, mia sorella mi sussurra: “Cinzia lo sai che non hai nulla vero?! O meglio se continui così ti farai venire qualcosa”.
Anche questo lo sapevo molto bene, ma sentire la bambina che era dentro di me piangere in quel modo mi ha fatto decidere di svegliarmi, tirarmi su e riprendere in mano tutto quello che c’era.
Le situazioni difficili che avrei affrontato con quella decisione erano solo due. Ma così importanti da valere tutta la mia vita.
Il mio dramma si stava consumando in famiglia.
Il rapporto con mio marito aveva ormai preso la piega della reciproca sopportazione e del reciproco evitamento. L’indifferenza regnava sovrana e un giorno ho scoperto che lui aveva tolto la fede.
Non potevo biasimarlo. La nostra bellissima relazione di un tempo si era trasformata in rispetto, volersi bene, tenere in piedi la famiglia.
Mi consolava sapere che non era colpa mia.
Non era colpa mia, ma di altri fattori che non posso citare in questo articolo. Comunque, fattori esterni a me. Io ero la vittima.
Probabilmente come logica conseguenza, anche il rapporto con i miei bambini non era quello che avrei desiderato e questo mi faceva ancora più male.
Di questo mi sentivo maggiormente responsabile, anche se in fondo in fondo non ero io la causa di quello che ci stava accadendo e questo mi sollevava da ogni responsabilità e mi rendeva immobile.
Ero la vittima, cosa avrei dovuto o potuto fare se non eliminare i miei carnefici?
Un giorno mi imbatto in un articolo molto bello che parlava del primo doposcuola in Italia che allena le emozioni, l’autonomia e le capacità di relazionarsi dei bambini di scuola primaria.
Ero incredula che una realtà così innovativa si trovasse a Lecce, a due passi da casa mia. I miei bambini sono troppo piccoli ma attraverso il centro 11eLode ho avuto modo di conoscere Cristina e Dario.
Decido di conoscere il Metodo INCIMA; ma prendo questa decisione non tanto per i problemi in famiglia, quanto per migliorare la mia situazione lavorativa.
Il mio lavoro stava andando bene, ma c’era un aspetto che volevo potenziare e avrei cominciato da quello.
Il mio cammino comincia così: su internet trovo informazioni sul Metodo INCIMA e molti riferimenti al coaching di Dario Perlangeli e Cristina Bari.
Io però dirigo l’attenzione su un corso di marketing e PNL. Prendo un appuntamento.
“Casualmente” prima di quell’appuntamento, quel giorno, prendo un caffè con un collega che nel campo reputo il migliore e chiedo consiglio a lui su quale sia il corso migliore. Lui mi dice “Fermati, ti do io il numero”.
Dopo qualche giorno mi arriva un suo sms con su scritto solo il nome di Dario ed il suo numero. Sorrido. Non poteva essere stato un caso.
Faccio un primo incontro e quando si arriva a parlare della situazione privata lui chiude tutto quello che aveva davanti e mi dice “Ok, allora si parte da qui”.
No non volevo, io volevo solo fare un corso di PNL, la mia relazione stava per finire e così doveva essere. Non potevo, non volevo farci niente. Non avevo la forza e la voglia di far niente. Ero così giudicante nei confronti di mio marito e della sua famiglia da aver annullato ogni possibilità di riconciliazione o perdono.
Dario mi disse: “Aspetta Cinzia, fai chiarezza dentro di te, affrontiamo insieme quello che la tua famiglia ti sta rispecchiando. Poi scegli. Stai per esplodere e rischi di fare ancora più danni di così. Vedrai, il successo nel lavoro arriverà da sé.”
Aveva espresso perfettamente a parole ciò che realmente mi dicevo. Mi stupì molto. Mi sentii davvero capita. Da lì iniziai a fidarmi.
Passarono mesi prima dell’inizio di Libera la tua Forza Interiore e mi ripetevo che di corsi del genere ne avevo fatti, che stavo spendendo tutti i miei risparmi per qualcosa di già visto, e lo ammetto, ho anche pensato di essermi fatta abbindolare dalle bellissime parole di Dario…
Ci sapeva fare con le parole e ci ero cascata.
Inizia LFI ed appena arrivo penso “Ma che ci sto facendo qui? Sto perdendo tempo”. Mi diranno: “Esci fuori, respira e tutto sarà facile… pensa positivo” ed io queste cose le avevo già fatte in passato, ma nonostante ci credessi, non avevo riscontrato i benefici sperati. Per lo meno nel lungo periodo.
Ad un certo punto del corso Dario si avvicina, mi abbraccia e mi dice: “Cinzia, ci siamo. Siamo qui. Sei pronta?”
Aveva scoperto ancora una volta i miei pensieri. Io non rispondo.
Il resto è magia. Il Metodo INCIMA è fondato sulle scoperte delle neuroscienze, della biologia, della fisica quantistica applicata al comportamento. Ogni argomento trattato viene svelato attraverso gli assunti della scienza e per una persona razionale come me questo è davvero il massimo. Non avrei sopportato un approccio “New Age”.
Tutto mi viene spiegato nei dettagli, in modo pratico, tangibile. Da poter toccare con mano. Da poter afferrare.
Inizio a sentirmi meno “strana”, inizio a capire cose nuove che stavano accadendo dentro e fuori di me. Inizio a vedere alcuni aspetti di me che, anche se mi faceva male riconoscere, ero pronta ad affrontare.
Non ero più sola e da quel momento in poi non lo sarei più stata!
Finiscono i tre giorni intensivi e qui inizia il bello: cambia il mio atteggiamento verso me stessa e quindi verso tutto il resto.
Ad un certo punto, come per un’illuminazione, percepisco una sensazione di forte verità quando si parla di vittimismo. Comprendo in profondità le false ricompense che fino ad allora avevo cercato e trovato con il mio vittimismo e decido di cambiare.
Decido ancora e ancora.
Decido ogni giorno.
Sono convinta.
Ci credo.
Lo vedo.
Lo sento.
Per incanto, intorno a me tutto comincia a cambiare.
Il mio specchio, le mie relazioni, confermano che tutto o comunque moltissimo dipende da me. Mi sento responsabile. Mi sento piena di forza e potere personale.
Ora so di poter agire, non sono e non vorrò mai più essere una vittima come in passato.
Se l’attenzione vacilla, i coaching individuali con Cristina mi ritirano su e mi rimettono in carreggiata con nuove informazioni, nuovi punti di vista, nuove prospettive.
Ogni giorno alleno la mia mente a sentire possibili le nuove opportunità che ho deciso di sperimentare e soprattutto a sentirmi meritevole di realizzarle.
Ho imparato a non sottovalutare la capacità del mio passato di sabotare i miei desideri e non passa giorno in cui non faccia un piccolo passo verso il mio futuro.
Lo faccio con il Mind Re-Start, il mio programma di training personalizzato. Altra chicca di questo metodo straordinario.
Questi esercizi che sono tipo delle meditazioni, ti aiutano quotidianamente a rinforzare la calma, l’autostima, la fiducia nelle tue possibilità, l’amore per te stessa e la capacità di condivisione.
È un vero e proprio nutrimento.
In questi esercizi osservo la realtà che mi piacerebbe vivere, e le soluzioni che vorrei trovare e alimento la mia fiducia di potercela fare.
Intanto i giorni passano e io riscopro che quello che più volevo era la mia famiglia unita e, anche se mi sembrava impossibile visto come si erano messe le cose, mi fido e mi affido a ciò che mi diceva la mia coach Cristina e quello che mi aveva detto Dario durante il corso e faccio gli esercizi e qui accade un’altra magia!!! Davvero, da non crederci!!
Mio marito rimette la Fede (anche se non ne avevamo mai parlato) e la mia famiglia si riunisce.
Il rapporto con i bambini migliora e anche il lavoro migliora naturalmente, come logica conseguenza. Proprio come mi aveva detto Dario mesi prima.
L’osservazione di me stessa diventa sempre più intensa e profonda, ma quello che migliora di più con il Metodo INCIMA è il modo in cui mi percepisco, il modo in cui mi parlo, come mi rapporto a tutto ciò che dico, penso e faccio.
Il Metodo ti aiuta ad essere costante e anche se per me la costanza è un punto debole, ne comprendo l’importanza.
Quando si è seguiti è più facile.
Ora riesco ad essere più permissiva e comprensiva. Ho smesso di essere rigida e riesco finalmente a sentirmi “leggera” in tutto quello che sono e che so fare e non sento più il mio giudizio severo e rigido.
Per chi si avvicinasse ora al Metodo, anche a quelli più scettici, dico che difficilmente potrebbero esserlo più di quanto lo sia stata io.
E se ce l’ho fatta io a vincere la mia diffidenza, è solo perché ho ottenuto grossi risultati. Non mi lascio andare facilmente ahimè, e mi lascio persuadere solo dai fatti concreti.
Certo è che bisogna pur partire. E quindi, almeno per qualche istante bisogna lasciar andare i propri dubbi.
Io l’ho fatto e ne sono felicissima. Non oso immaginare come sarebbe stata la mia vita se non avessi scelto di fare questo percorso!!!
So di avere tra le mani un Metodo che funziona. Ne ho le prove. Continuo a studiare e ad applicarmi perché adesso ho capito come si raggiungono nuovi obiettivi e come si realizzano i sogni. E non mi fermo più.
Esprimo tutta la mia gratitudine e l’affetto per Cristina e Dario. Le loro promesse non sono mai state disattese e la maggior parte delle volte hanno superato ogni aspettativa più rosea.
Ringrazio anche tutti miei compagni di viaggio, persone speciali con le quali condividiamo esperienze ed emozioni straordinarie.
Più di tutti ringrazio il mio amico. Quello dell’sms…
Cinzia Perrino