- Hai una sensazione di pesantezza sul petto. Ma non è momentanea. È una sensazione di affondamento costante e sordo proprio al centro del petto, appena sopra il fondo della gabbia toracica.
- Ti senti debole fisicamente. Come se andassi in frantumi quando c’è tanto da fare e le preoccupazioni diventano troppo pesanti. Ti senti spesso stanco, molto stanco.
- Il tuo cervello non smette di pensare. A volte è fissato su un pensiero che rigiri ancora e ancora per esaminarlo in ogni modo possibile, e poi lo fai di nuovo, nel caso ci sia qualcos’altro che non hai considerato.
- Ti mordi le labbra o mordi la pelle intorno alle unghie. A volte lo fai senza nemmeno rendertene conto.
- Sei distaccato. Non hai molta voglia di parlare, ti tiri indietro e non senti il bisogno di fare cose che altrimenti considereresti divertenti.
- Ti senti intorpidito. Non ti senti triste di per sé, ma non ti senti nemmeno felice. Ti senti vuoto.
- Irritabilità e rabbia. Ogni piccola cosa ti infastidisce e ti arrabbi.
- Insofferenza. Ad esempio vuoi stare da solo, ma poi quando sei solo, ti senti solo e non ti sopporti.
- Imprechi molto di più. Ti ritrovi a usare parole come “figlio di…” e “porca t….” e un sacco di “c***o”, che riempiono i tuoi pensieri e le tue parole.
- Vergogna. Non ti piace stare in questa situazione e non vuoi che nessuno sappia, quindi cerchi di nasconderlo e poi questo peggiora le cose.
CI SONO MALI VISIBILI, EVIDENTI, DISAGI DEI QUALI RIESCI AD ACCORGERTI SUBITO: TRISTEZZA, NOIA, RABBIA.
Poi ci sono mali invisibili, quei “fantasmi” che non vedi ma che ti trapassano e penetrano lentamente nella tua mente, nella tua pelle e diventano silenziosamente parte della tua condizione psico-fisica.
Che cosa ti preoccupa di più?
Che cosa ti fa passare notti insonni e non ti fa vivere pienamente le tue giornate?
Il fatto di avere qualche legittimo dubbio sulle incertezze per il futuro o la preoccupazione cronica e l’incapacità di agire di chi si aspetta sempre il peggio?
A questo si sono aggiunte la paura di ogni contatto, un profluvio di gel e mascherine, piccole e grandi fobie diffuse dall’emergenza Covid.
La pandemia sta provocando una serie di conseguenze sulla psiche così profonde da aver spinto l’Organizzazione Mondiale per la Sanità a lanciare l’allarme sulla necessità di tutelare la nostra salute mentale.
In pratica, questo clima di incertezza ha fatto sì che l’ansia, lo stress e le piccole e grandi preoccupazioni quotidiane abbiano preso il sopravvento sulla nostra capacità di decidere.
L’effetto naturale che anche tu potresti aver notato è che ti senti immobilizzato da pensieri e previsioni negative sul futuro, che di fatto ti impediscono di vivere pienamente.
Magari l’ansia e il nervosismo ti fanno sfuggire di mano delle opportunità, alimentano conflitti in famiglia e nelle relazioni professionali, ti senti più stanco e demotivato e passi notti insonni a rigirare tra i pensieri.
Il primo suggerimento che possiamo darti dopo oltre 15 anni di coaching faccia a faccia, è quello di mettere da parte il perfezionismo, cioè tutte quelle aspettative rigide che ti fanno star male se le cose “non vanno come vuoi tu”.
Il secondo è quello di informarti e formarti per cambiare il tuo punto di vista.
In questo caso però è indispensabile sapere dove cercare. Di questi tempi trovare informazioni davvero utili è diventato molto difficile, e diventa già un lavoro evitare di essere sepolto dalle “notizie spazzatura” che travolgono ogni giorno media e social media.
Tu che frequenti il Metodo INCIMA hai oggi la soluzione a portata di mano.
Se vuoi migliorare il rapporto con te stesso e con gli altri, il modo in cui ti vedi o vieni visto in ambito personale o professionale, se vuoi fare tuo il miglior atteggiamento mentale possibile, iscriviti a:
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