Come gestire le emozioni: 5 semplici strategie per ritrovare l’equilibrio interiore

Spero che ti piaccia leggere questo post. Se vuoi conoscere il nostro metodo di coaching per diventare la persona che vuoi essere, clicca qui e scopri Metodo Incima.

Cristina Bari e Dario Perlangeli | fondatori di “Metodo InCima"

Come gestire le emozioni
Parliamo di

Tutto il mondo è in fermento per Inside Out 2, e non è difficile capire perché! Questo film non è soltanto straordinario per genialità e originalità, ma riesce a coinvolgere grandi e piccoli con la sua trama avvincente e i personaggi vivaci. Sin dai primi minuti, il film cattura lo spettatore, rivelando in modo sorprendente come funziona la nostra mente, anche negli angoli più misteriosi e spesso incomprensibili, che però condizionano la nostra vita ogni giorno. Sembra quasi che i creatori abbiano usato una lente d’ingrandimento per mostrarci i meccanismi nascosti che ci guidano, spiegandoli con semplicità, chiarezza e un tocco di fascino.

Inside Out 2 è molto più di un film d’animazione: è un vero viaggio dentro noi stessi, che ci invita a riflettere su cosa ci rende davvero umani e unici, ossia la varietà di emozioni e sentimenti che possiamo provare. E lo fa con leggerezza e tanto umorismo, rendendo l’esperienza non solo piacevole, ma anche utile per imparare come gestire le emozioni nella vita di tutti i giorni. Quante volte ti è capitato di sentire un turbinio interiore e non riuscire a capire da dove arrivassero certe sensazioni o a dare un nome preciso a ciò che stavi provando?

Sapere come gestire le emozioni è fondamentale, perché emozioni mal gestite possono avere effetti tossici sulla salute, trasformandosi in disturbi psicosomatici o causando fastidi fisici. Al contrario, sviluppare una buona intelligenza emotiva non solo migliora il nostro benessere psicofisico, ma porta benefici enormi anche alle nostre relazioni affettive, aiutandoci a vivere rapporti più sereni ed equilibrati.

Inside Out 2 offre proprio una chiave preziosa per iniziare a capire come gestire le emozioni, riuscendo a farci riflettere e sorridere allo stesso tempo. È un perfetto mix di divertimento e introspezione che ti lascia il sorriso sulle labbra e qualche domanda in più nella testa… domande che possono essere il primo passo verso una nuova consapevolezza, utile per te, per i tuoi figli e per chi ti sta vicino. E se sei un genitore di adolescenti, questo film è davvero imperdibile: potrebbe aiutarti finalmente a comprendere perché a volte i tuoi figli sembrano comportarsi come se il mondo fosse contro di te!

Come controllare le emozioni: ecco cosa ci insegna Inside Out 2

Inside Out 2 ci accompagna in un viaggio affascinante alla scoperta di un mondo emotivo sempre più ricco. Oltre alle cinque emozioni primarie già conosciute – Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura – il nuovo film introduce emozioni come Ansia, Invidia, Imbarazzo, Noia e persino un tenero assaggio di Nostalgia.

Guardando il film, mi sono chiesta perché, tra tutte queste emozioni, solo Gioia sembri rappresentare qualcosa di “positivo”. È fondamentale capire, invece, che non esistono emozioni buone o cattive: imparare come controllare le emozioni significa riconoscerne il valore e l’utilità, perché anche Rabbia, Paura o Tristezza possono proteggerci, aiutarci a crescere e guidarci nelle nostre scelte.

Nei percorsi di coaching, insegniamo proprio come controllare le emozioni per vivere meglio e diventare persone più consapevoli e serene. Il film avrebbe potuto essere una grande occasione per mostrare ai più giovani la bellezza delle emozioni positive come amore, speranza, fiducia, gratitudine, ispirazione e serenità, trasmettendo un messaggio ancora più luminoso.

Anche se Inside Out 2 ha puntato molto sull’Ansia, possiamo comunque trasformare ogni emozione in un’opportunità educativa. Sta a noi genitori, insegnanti o adulti imparare come controllare le emozioni e insegnare ai ragazzi che tutte le emozioni, se comprese e gestite, possono diventare una risorsa preziosa per la crescita personale e la felicità.

Il controllo delle emozioni e i suoi vantaggi

Il controllo delle emozioni è fondamentale per il benessere personale e relazionale.

Imparare a riconoscere, comprendere e gestire ciò che proviamo ci permette di affrontare meglio le sfide quotidiane, riducendo stress, ansia e tensioni.

I vantaggi sono molti:

  • mantenere la calma anche nelle situazioni difficili,
  • comunicare in modo più efficace,
  • prendere decisioni più lucide,
  • costruire relazioni più sane e appaganti.

Inoltre, chi sa come controllare le emozioni tende ad avere maggiore autostima, a sentirsi più sereno e a vivere una vita più equilibrata. Non si tratta di reprimere ciò che si sente, ma di dare un significato alle emozioni e trasformarle in una risorsa utile per crescere e vivere con maggiore consapevolezza di sé e serenità.

Perché è importante controllare le emozioni?

Dentro ognuno di noi esiste un mondo straordinario, un sistema interiore dotato di un’intelligenza potente e sempre orientata al nostro benessere. Al centro di questo sistema c’è l’amigdala, il “quartier generale” delle emozioni, che nel tempo crea veri e propri algoritmi: sono le nostre convinzioni, costruite dall’insieme di ciò che abbiamo vissuto, sentito, percepito o ci è stato detto. Anche se non scegliamo consapevolmente queste convinzioni, sono proprio loro a definire chi siamo, cosa crediamo di poter fare e come affrontiamo la vita.

Avere una convinzione positiva come “sono una brava persona” porta su un percorso completamente diverso rispetto al pensiero “non sono all’altezza”, che invece può limitarci, renderci insicuri o impauriti. La buona notizia è che le convinzioni si possono cambiare, soprattutto quando ci accorgiamo che ci stanno frenando. Ed è proprio questo il lavoro che facciamo con il Metodo Incima: aiutare le persone a trasformare convinzioni limitanti in alleate per vivere con più fiducia e libertà.

Gestione emotiva dell’ansia

L’ansia nasce dal tentativo di controllare ciò che non possiamo controllare, come l’opinione degli altri. È uno stato d’animo che invade tutto il corpo, spesso senza che ne comprendiamo l’origine. L’ansia crea tensioni fisiche, irrigidisce i muscoli, blocca il respiro e può far sentire la testa sul punto di scoppiare. A volte in preda all’ansia non riusciamo a fare nulla, anche le cose più semplici. È un meccanismo automatico che ci condiziona senza che ce ne rendiamo conto.

L’ansia non è solo un’emozione, è un sistema che risponde in modo meccanico, basandosi su ciò che abbiamo già imparato. Quando l’ansia prende il controllo del cervello, può creare un caos enorme apparentemente ingestibile.

Tuttavia, l’ansia non è sempre attiva; può essere attivata e placata. Così come possiamo imparare ad essere ansiosi (perché non nasciamo certo così!) allo stesso modo possiamo imparare a liberarci dall’ansia per diventare persone più sicure, serene e fiduciose.

L’eccesso di ansia è spesso legato al sentirsi insicuri o incapaci e dunque potenziando la percezione del proprio valore personale, e quindi lavorando sulla sicurezza e la fiducia si può ridurre o eliminare l’ansia. Quindi, se ti è capitato o ti capita di dire: “Sono ansioso, sono fatto così!”. Non è vero non sei fatto così… ti sei abituato a comportarti così… puoi cambiare!

Come controllare le emozioni e trovare la calma

Una scena che mi è piaciuta molto in Inside Out 2 è quando Gioia mette Ansia su una poltrona e le chiede di rilassarsi, placandola, permettendo così alla piccola protagonista Riley di vivere più leggera e finalmente riprendere il contatto con sé stessa e la realtà.

Quando l’ansia prende il sopravvento, come possiamo uscirne?

Certamente la tecnica del respiro consapevole ci aiuta a placare l’ansia e allenare la calma interiore.

Nel nostro libro Il Sentire Quantico insegniamo una potentissima tecnica meditativa basata sui soffi che non solo sconfigge l’ansia ma libera l’energia creatrice interiore. L’ansia non si vince con la logica, con i discorsi o con i ragionamenti ma partendo dal corpo: respirando, meditando, fermando il turbinio della mente. L’ansia si allevia prendendosi cura di sé stessi ogni giorno, allenando il respiro consapevole, e non solo quando siamo in preda al panico.

Espressione e gestione delle emozioni

C’è una regola che dovremmo sempre seguire per vivere bene: esprimere le nostre emozioni. Dire quello che proviamo, quando lo proviamo, è un modo per evitare di sentirsi in colpa nel provare determinate emozioni oppure di non sentirsi degni. Le emozioni si devono esprimere, bisogna parlare delle proprie emozioni cercando di dargli un nome: “Sono arrabbiata perché…”, “Ho paura di…”, “Mi sento triste perché…”.

Il film ci offre una lezione preziosa su come gestire le emozioni, ricordandoci che ogni emozione – sia positiva che negativa – ha un ruolo fondamentale nella nostra vita interiore. Imparare ad accoglierle, ad ascoltarle e a esprimerle in modo autentico è il primo passo per vivere meglio.

Gestire le emozioni non significa reprimerle, ma comprenderle. Significa imparare a dare un nome a ciò che sentiamo, parlarne, chiedere aiuto se necessario e trovare modalità creative per trasformare anche le emozioni più difficili in risorse preziose. Il film ci insegna che non siamo vittime delle nostre emozioni, ma che esse fanno parte di ciò che siamo. Siamo il nostro sentire. E come afferma la scienza quantica, “il nostro sentire crea la realtà”: le emozioni che proviamo più spesso influenzano profondamente la percezione di noi stessi, degli altri e delle situazioni che viviamo, guidando le nostre scelte e azioni.

Per questo motivo sarebbe stato interessante vedere rappresentate anche emozioni molto positive, come l’amore, la fiducia, la serenità o l’ispirazione. Imparare a riconoscerle e a coltivarle è parte essenziale del percorso per gestire le emozioni in modo sano ed evolutivo. Parlare delle proprie emozioni, soprattutto quelle che ci limitano, è un atto di coraggio e consapevolezza che può migliorare in modo significativo la qualità della nostra vita.

Un passaggio particolarmente toccante del film riguarda la costruzione dell’“albero dei principi”, simbolo della personalità di Riley. Sia Gioia che Ansia cercano di influenzarne la crescita, ma con approcci opposti. L’albero creato da Ansia, basato su pensieri come “non sono abbastanza” o “non valgo nulla”, finisce per crollare: era una costruzione fragile, artificiale, fondata su emozioni negative e convinzioni limitanti. Questo momento rappresenta perfettamente ciò che accade quando lasciamo che siano la paura e l’insicurezza a guidare la nostra identità. Gestire le emozioni significa anche riconoscere questi pensieri distorti, scioglierli e sostituirli con principi autentici, più vicini alla nostra vera essenza. È solo così che possiamo liberarci dalle gabbie interiori e dare spazio a una versione di noi più vera, più libera, più forte.

Il film ci ricorda, con grande delicatezza e profondità, che imparare come gestire le emozioni è un viaggio necessario per crescere, evolvere e vivere con maggiore pienezza. Un messaggio di speranza e trasformazione che tocca il cuore.

Gestione delle emozioni nell’adolescenza: quali emozioni emergono?

Se sei un genitore di figli adolescenti, Inside Out 2 offre spunti profondi su come gestire le emozioni, soprattutto in una fase delicata come quella dell’adolescenza. Il film ci mostra che emozioni come disgusto, invidia, imbarazzo e disinteresse non vanno represse, ma comprese e accolte.

  • Disgusto, ad esempio, rappresenta il giudizio e l’autocritica: una trappola mentale in cui è facile cadere, soprattutto quando si cerca costantemente l’approvazione degli altri. Riley, nel tentativo di leggere i pensieri delle sue amiche, sperimenta proprio questa dinamica. Il messaggio è chiaro: non possiamo controllare ciò che gli altri pensano, ma possiamo imparare a gestire le nostre emozioni e a smettere di giudicarle.
  • Invidia, invece, parla del bisogno di sentirsi accettati. Se ben canalizzata, può diventare ispirazione; ma se vissuta con senso di inferiorità, rischia di bloccare la crescita personale. È qui che l’educazione emotiva e il parenting coaching possono fare la differenza, aiutando i ragazzi a riconoscere ciò che provano e a trasformare l’invidia in motivazione positiva.
  • Imbarazzo e disinteresse (Ennui) riflettono altre difficoltà tipiche dei giovani: la paura del giudizio e la perdita di interesse verso ciò che li circonda. In una società iperconnessa e distratta, il film lancia un appello anche ai genitori: essere presenti, mettere limiti sani e incoraggiare relazioni vere.

Un passaggio chiave è quando le emozioni vengono chiuse in un barattolo, simbolo del tentativo di reprimerle. Ma la vera guarigione arriva solo quando tutte si abbracciano: un gesto simbolico che rappresenta accettazione, perdono e trasformazione. È proprio questo l’insegnamento centrale su come gestire le emozioni: accoglierle tutte, senza giudicarle, per vivere in modo più autentico.

Nel finale, Gioia ammette di non avere tutte le risposte. È un invito potente alla vulnerabilità, alla libertà di non essere perfetti, e alla consapevolezza che ogni emozione ha un valore. Accettarle non significa identificarsi con esse, ma riconoscere che anche le emozioni più scomode possono insegnarci qualcosa.

Inside Out 2 è molto più di un semplice film d’animazione: è una vera e propria guida su come gestire le emozioni, utile per grandi e piccoli. Il messaggio centrale è potente: tutte le emozioni sono utili, ma non tutti i comportamenti lo sono. Insegnare ai ragazzi a riconoscere ciò che provano e a distinguere tra emozione e reazione è fondamentale per aiutarli a crescere consapevoli, empatici e liberi.

In questo percorso, strumenti come il coaching relazionale e il coaching motivazionale possono offrire un supporto concreto, promuovendo una gestione emotiva sana e uno sviluppo personale autentico.

Come gestire le emozioni: 5 strategie

Gestire le emozioni in modo sano e consapevole è possibile, soprattutto se impariamo ad applicare alcune strategie semplici ma efficaci.

  1. La prima strategia è ascoltare il proprio corpo: pratiche come il rilassamento, la visualizzazione e la respirazione consapevole attivano naturalmente la produzione di endorfine, generando benessere profondo e beneficiando anche il sistema immunitario. Un modo ancora più efficace per potenziare questi effetti è attraverso meditazioni personalizzate con il tuo nome, che facilitano un contatto intimo con sé stessi e rendono l’esperienza emotiva ancora più profonda e trasformativa.
  2. La seconda strategia è allenare l’intelligenza emotiva, imparando a riconoscere le emozioni, dar loro un nome e attraversarle senza giudizio. Vivere le emozioni — anche quelle dolorose — è l’unico modo per trasformarle.
  3. Coltivare l’ottimismo realistico, evitando i pensieri tossici e riconoscendo il potere creativo del pensiero positivo, senza però negare i momenti di tristezza.
  4. La quarta strategia è vivere nel qui e ora: rimanere presenti aiuta a liberarsi da pesi del passato e paure del futuro, migliorando la lucidità mentale e l’equilibrio emotivo.
  5. Infine, è fondamentale nutrire la propria energia vitale dedicandosi ad attività che coinvolgano mente, corpo ed emozioni in modo positivo: passioni, relazioni autentiche, momenti di piacere consapevole.

Un percorso di coaching e di crescita personale può rivelarsi un alleato prezioso per vivere con maggiore pienezza ed equilibrio.

Se dentro di te senti che è il momento di fare sul serio, non ignorarlo. Inizia oggi il tuo percorso di coaching con il Metodo Incima.

Prenota ora la tua prima una sessione di coaching gratuita

14 ottobre ore 20:00

PARTECIPA AL NOSTRO NUOVO WEBINAR

Partecipa alla masterclass gratuita e scopri come trasformare stress e giudizio da nemici in alleati con strategie pratiche da usare subito; in regalo per chi partecipa 4 bonus esclusivi (Valore 1000€)