Conosco Dario e Cristina da diversi anni ormai.

Sono Giuseppe La Puma, stra-felicemente sposato con Mariangela, e padre di due bimbi fantastici.

Tutte le mattine la mia sveglia suona molto presto! É una sveglia biologica, non ho bisogno di essere svegliato.

All’alba mi aspettano le mie amate terre e l’organizzazione della mia impresa (produco un olio biologico pluripremiato) e gestisco il mio agriturismo. Nulla di trascendentale, la mia è una vita normale.

É la vita di un ragazzo come tanti altri che con impegno e amore ha creato una piccola impresa e dedica il suo amore e la sua attenzione a ciò che ama: i figli, la moglie, la famiglia, il proprio lavoro.

La mia normalità in questo presente nasconde un passato a dir poco sconvolgente del quale ho finalmente deciso di parlare pubblicamente.

Forse non sconvolgerà te nella lettura, ma ti assicuro che quello che stai per leggere ha tenuto appese ad un filo la serenità e la vita di molte persone.

Da ragazzo ero un fallito, un inconcludente.

Un grande presuntuoso incapace di raggiungere i propri obiettivi. É incredibile! Se mi incontrassi oggi, mi prenderei a calci nel culo.
Non è vero, oggi non è più così. Non provo più rabbia per quel povero ragazzo in balìa delle emozioni e della sua incapacità nel gestirle. Oggi sento di essermi perdonato….

Sono nato e cresciuto nella provincia della provincia, in un paesino che non offriva grandi opportunità…

A Presicce, un piccolo paese tra Gallipoli e Santa Maria di Leuca, avevi due possibilità: stare in casa oppure uscire, fare danni, drogarti. Per tutta la vita ho avuto difficoltà a rimanere impegnato in qualcosa.

Eppure alla nascita ho avuto un dono prezioso: la mia famiglia.

I miei genitori due insegnanti universitari… persone abbastanza aperte e piene di valori, da cui ho imparato la libertà di pensiero e il rispetto per l’altro, ma non le regole e la disciplina (e forse è stata quella la mia rovina).

Persone di sani principi che mi hanno insegnato a frequentare buone amicizie ed essere educato con le persone che mi stanno vicino. In cosa mancano i genitori? Oggi da padre ne sono ancora più consapevole.

I miei, bravi in tutto, lo sono stati molto meno nell’ insegnare ad amarmi. Fino all’età di tredici anni gli sono stato sempre ubbidiente e ascoltavo i loro consigli.

Ma c’erano delle verità “nascoste” , a me, a loro, alla nostra relazione che da lì a qualche anno avrebbero segnato per sempre le nostre vite.

Mi sentivo un bambino incompreso e inadeguato. Eccessivamente giudicato ed emotivamente dipendente dalla mia disistima.

Sono cresciuto per anni con convinzioni più che limitanti e distruttive e queste, un giorno, mi hanno portato in un tunnel.
Ho passato gran parte della mia adolescenza a drogarmi, un’adolescenza fatta di dolori, di vittimismo , di giudizio, di incomprensioni.

L’eroina era il mio unico rifugio.

L’eroina è come la lampada di Aladino: ti fa pensare che i tuoi sogni stiano per avverarsi, ti dà l’impressione di poter controllare il corso delle cose. Ma nella pratica quando sei dipendente, sei solo una persona in un angolo dimenticato da Dio con un’illusione in testa, senza una meta, senza soldi e senza libertà.

I sensi di colpa ti incasinano la testa e  le cose prive di logica diventano improvvisamente logiche. Perdi il senso del tempo, proiettato e sballottato tra passato e futuro, ma inerme nel presente. Senza via d’uscita!!

Ma io non volevo morire per strada, ero giovanissimo. Ho cercato di smettere e più volte sono ricaduto nel baratro. In queste condizioni è difficile uscirne, e anche se ci riesci, ti rimane dentro un brivido che ti trafigge la schiena: la paura che il diavolo bussi ancora alla tua porta e si riprenda la tua anima.

Ho impiegato molti anni per venirne fuori. Sono stato aiutato da diversi terapeuti. Diversi psicologi mi hanno seguito con scrupolo per scongiurare il pericolo di una “ricaduta”.

A 27 anni ho festeggiato il mio primo anno senza droga.

Mi sentivo LIBERO dall’eroina, ma mi mancava ancora qualcosa.

Non ero libero dentro!

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Ho festeggiato con Mariangela. Lei oggi è mia moglie e la mamma dei nostri due bambini. Viviamo un livello di felicità a quei tempi inimmaginabile.

A lei devo molto. Per la prima volta mi sono sentito amato, rispettato e apprezzato.

Lei mi ha permesso di innamorarmi della vita e per la prima volta ho sentito di voler costruire qualcosa di mio, di nostro.

Era tutto bello, una magia che ci abbracciava e ci stringeva l’uno all’altro.

Non avevo però pensato che dentro di me c’era una guerra irrisolta!

Rabbia, tristezza, angoscia, inadeguatezza, senso di fallimento, solitudine , pigrizia , rigidità, paura..

I fantasmi che hanno reso infernale la mia adolescenza, non si sono fatti attendere. E li ho cominciato un nuovo periodo di grande sofferenza di cui preferisco non parlare. Sicuramente il più doloroso. Probabilmente perché in passato non avevo nulla da perdere mentre ora sapevo di non voler perdere Mariangela, il nostro amore, me stesso. Dopo tanta sofferenza, li avevo trovati, non avrei potuto perderli.

Un giorno ho conosciuto un angelo, il mio: Cristina Bari.

Ti prego di comprendermi, Cristina è davvero un angelo. Lo è per me.

Glielo dico sempre: “Mi hai salvato la vita”.  A lei scendono le lacrime.

Le è bastato poco per capire di che pasta ero fatto, per capire la persona che sono e per capire quanto fosse ingarbugliata e complessa la mia vita.

La prima domanda che Cristina mi fece fu: “Hai voglia di cambiare ?”

Il mio primo ingresso nel Metodo INCIMA, nel corso “Libera la tua Forza Interiore” lo ricordo ancora come se fosse oggi. Per me è stato un trauma.

Una scossa talmente forte che a metà corso sono scappato via.

Non ero ancora pronto. Avevo paura di non essere capace di apprendere, di cambiare.

Non avevo il coraggio di svoltare.

I miei fantasmi parteggiavano per le mie dipendenze, tutte. Da quelle emotive a tutte le altre… E io non avevo la forza di reagire. Nei giorni e nelle settimane seguenti, mi sforzavo per dimenticare, ma ormai quelle poche ore di corso mi avevano segnato. Lì avevo visto l’unica grande via d’uscita: avevo conosciuto la via per la salvezza. e fu così che un giorno il telefono squillò: era il mio angelo! Cristina!!!

“Pronto”.

“Ciao Giuseppe, sono Cristina Bari. Come stai?  Io ho gli strumenti per poterti aiutare se tu me lo permetti, fidati di me”.

Cristina mi suggerì di  partecipare nuovamente al corso Libera la tua Forza Interiore, cambiando per sempre la mia vita.

Davvero impressionante la forza di quell’esperienza.

La cura nei dettagli, lo studio delle dinamiche mentali, le spiegazioni rese semplici di concetti fondamentali delle neuroscienze, del funzionamento del cervello, della fisica quantistica.

Mi chiedo ancora oggi che cosa sia stato più impattante per me in quel percorso.

Credo che la forza risieda nel metodo. Io avevo bisogno di un metodo. Avevo bisogno di conoscere la visione d’insieme, la panoramica del percorso e poi di approfondirne i dettagli nelle sessioni di coaching individuale.

É come tentare di attraversare un fiume, da una sponda all’altra. Essere sicuri di avere dei riferimenti, delle rocce solide su cui mettere i piedi, passo dopo passo, con la certezza di arrivare dall’altra parte.

Al corso ho conosciuto più da vicino anche Dario, che col suo approccio più spirituale e allo stesso tempo irriverente mi ha subito conquistato, aprendomi scenari e discipline nuove e del tutto sconosciute a quei tempi. Dario mi ha spiegato come ancorarmi alla formula D.A.T.O.

Decisione, Attenzione, Training mentale, Osservazione.

“Decidi e poi decidi e continua a decidere ogni giorno”, mi ricordava.

La decisione include ciò che scegli ed esclude tutto il resto! Ti permette di dirigere la tua attenzione e di rimanere focalizzato. Ed era proprio quello di cui avevo bisogno, intraprendere un cammino con in testa ben chiara la direzione e non mollare fino alla fine.

Il Training mentale ti aiuta a potenziare la forza della tua decisione, ad accrescere il livello di accettazione delle nuove possibilità che hai deciso di abbracciare, e ti permette di mantenere lo stato di pace necessario per “rieducare” la tua mente.

Le prime volte che ho praticato il Training mentale Mind Re-Start, ho provato un misto di sensazioni, tra l’incredulità e la gioia profonda. É possibile che in soli 20 minuti si riesca a produrre questo cambiamento così profondo? Ci ho creduto, ho perseverato ed ha funzionato!

Ho imparato così l’arte della comprensione del cuore. Sono diventato padrone dei miei stati d’animo invece di esserne vittima. Pensavo fosse impossibile, invece ho scoperto che non è affatto difficile. Da allora non mollo più Dario e Cristina, e dopo aver allineato i miei pensieri alle mie emozioni e alle mie azioni, dopo aver lavorato tanto sulla calma, la gratitudine e il non giudizio… ora aspiro alla santità!!!!

Prima mi prendevo troppo sul serio, ero rigido. Il chiacchiericcio giudicante degli altri mi ronzava in testa, incessantemente. Ora rido di più, con gli altri, con me stesso e di me stesso.

Il Metodo INCIMA è davvero miracoloso. Io posso dirlo.

Il consiglio che do a te che mi stai leggendo è di non aspettare più! Cambia la tua vita ora! Forse non lo sai (ora ti svelo un segreto), ma prima o poi, anche tu dovrai morire e gli anni passano in fretta (e sono due segreti). La vita è veramente ora, e conoscere strumenti e soluzioni potentissime e validissime per viverla appieno e cambiare in meglio te stesso, le tue relazioni, la tua vita economica… dovrebbe essere la tua priorità!

É la cosa più importante che puoi fare per te, per i tuoi figli e per le persone che ami. La tua vita non è più sfidante di quanto sia stata la mia. Ti assicuro che ho tralasciato di scrivere dei particolari davvero angoscianti. Allora, se ce l’ho fatta io, perché non dovresti riuscirci anche tu?

Ho scritto tutto d’un fiato… si è fatto tardi, in casa mia dormono tutti, vado da loro.

Mi auguro di aver potuto contribuire alla tua felicità.

Grazie Cristina, grazie Dario, grazie amici numerosissimi del Metodo INCIMA.

Vi voglio un gran bene.

Giuseppe La Puma

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