“Ho iniziato il percorso ad Aprile dello scorso anno.
Ero in un periodo non nero, ma di più, quindi vedevo tutto nero. Vivevo nell’insicurezza, avevo paura di non riuscire, di sentirmi abbandonata, e quindi automaticamente non provavo neanche ad affrontare il problema che si presentava perché la paura mi bloccava. Mi dicevo “ma perché tutte a me?” e più mi dicevo così, più le cose peggioravano. Adesso invece mi dico “vabbè, è arrivata questa cosa, vediamo di risolverla”, la affronto con un’altra modalità, con consapevolezza.
Ho gli stessi sogni di allora anche se adesso li vedo già realizzati, prima erano solo sogni e quindi era come se tutto fosse in una nuvola che per me era inaccessibile.
La cosa che mi faceva più paura e generava in me molta ansia era quella di non saper affrontare quello che arrivava. Qualsiasi cosa arrivasse, mi prendeva allo stomaco e la paura di non riuscire a superarla mi bloccava, anche una semplice lettera, io la vedevo in chiave negativa.
Nel Metodo INCIMA speravo di trovare l’aiuto che poi ho ricevuto, la forza interiore per affrontare qualsiasi problematica e la capacità di tenere la mente lucida per trovare la soluzione a qualsiasi ostacolo potesse arrivare.
Sentivo a pelle che c’era un qualcosa di cui avevo bisogno.
Una delle motivazioni forti che mi hanno spinto a partecipare è stata quella di riuscire avincere la paura di prendere le mie decisioni, perché la base era sempre quella, la paura che mi faceva decidere di non decidere. La motivazione era quella di volermi togliere la paura di dosso.
Questo era il fantasma che mi portavo dietro, quest’insicurezza nel pensare che qualsiasi decisione potessi prendere, potesse essere quella sbagliata. Invece, adesso, decido di decidere e mi assumo le mie responsabilità, senza più stare a pensare che se non va a buon fine, significa che ho sbagliato. Adesso dico: “vediamo dove ho sbagliato, vediamo come risolvere e cosa imparare”.
La sensazione che io avevo non era riferita solo al lavoro piuttosto che alla famiglia. Era una sensazione che io avevo dentro di me, quindi in qualsiasi angolazione io mi girassi, era quella.
È migliorata molto la relazione con mio marito, perché prima del percorso, eravamo in grandi difficoltà. Io da una parte e lui dall’altra. Lo raccontavo sia a Dario che a Cristina in una delle conversazioni che abbiamo avuto: il nostro rapporto è cambiato ed è tornato quasi il rapporto che c’era da appena sposati.
Ho capito da subito che avrebbe funzionato, dal momento in cui ho deciso. Fin dal principio, quando ho cominciato a vedere che con mio marito non era più una lotta continua, quindi ritrovare quei punti d’incontro che abbiamo sempre avuto prima che subentrasse la crisi mi ha fatto ben sperare.
Durante il percorso ci sono stati degli eventi che mi hanno messo alla prova e mi hanno fatto dubitare di me e della mia capacità di riuscire in questo cambiamento. Mai avuti dubbi sul Metodo. Ci sono stati dei momenti in salita, ma nel momento in cui ho percepito il dubbio di non farcela, lo dico veramente, sono apparsi Cristina e Dario che mi dicevano “guarda che stai tornando indietro, è il momento di ripartire”.
E quindi, mi sono detta “è arrivata questa situazione, la affronto, trovo il problema e lo risolvo”.
Anche ora, quelle volte che capita di sentirmi giù, perché siamo esseri umani, a differenza delle altre volte in cui mi sarei abbattuta, riparto dalle procedure imparate nel Metodo, e allora mi riprendo. Il Metodo è un riferimento fondamentale per riprendere la direzione per la vita che desidero.
Ci sono stati dei momenti di difficoltà e sono riuscita ad uscirne grazie a questo ancoraggio: il Metodo, l’amicizia e la presenza dei due coach come Dario e Cristina. Ripercorro i miei passi: adesso, se faccio una cosa, la faccio con sicurezza. Prima ero insicura e c’era la sensazione di essere giudicata. Ora non giudicando più io, automaticamente non me ne frega niente se gli altri mi giudicano, non giudico gli altri che mi giudicano.
Io ho avuto un problema con mio fratello, adesso mi dico “ok, non sarà più come prima, ma se dovessi incontrarlo, non avrei problemi”. Cosa che prima avrei evitato tranquillamente. Sono tornata a parlare con mia cognata, la sorella di mio marito, con cui non parlavo da anni, un bel giorno mi ha suonato il campanello ed è venuta lei, tranquillamente, è come se l’avessi attirata con il mio cambiamento.
Un’altra cosa, mio fratello non parlava più neanche con mia madre, adesso ha ripreso a parlare anche con mia madre e questo per me è una gioia immensa, perché mia mamma ha 78 anni, quindi un figlio che non ti parla più non è una bella cosa, per una cosa poi che non ha fatto lei, ma che ha lui. Probabilmente questo mio modo di pensare e di agire sta attirando cose positive, una dietro l’altra, ma potrebbero esserci mille altri episodi, anche sul lavoro. Per dirne una, noi stiamo pensando di spostarci con l’attività e viene uno e ci dice “se lasciate questo negozio, vi do un bonus di uscita”, un’altra signora mi ha fatto trovare il negozio dove siamo adesso ad un prezzo stracciato e ce ne sono tante altre.
Prima di iniziare il percorso ero come un leprotto impaurito, adesso mi sento una leonessa forte e so che merito il meglio dalla vita, quindi affronto tutto con accettazione e vado avanti in quello che mi sono prefissata, mi vedo già realizzata in quello che voglio.
Facendo una percentuale da 1 a 100, penso di essere al 70%, perché ci sono delle cose ancora aperte, ma che sono certa si concluderanno per il meglio.
Oltre all’efficacia del Metodo, con me ha funzionato la forza che sprigionano Cristina e Dario, l’energia che ti danno. Poi, le meditazioni, gli esercizi personalizzati Mind Re-Start diventati ormai parte della mia routine quotidiana. Il Metodo INCIMA è comunque essere parte di un gruppo, anzi di una famiglia.
Se fossi un mio amico, io ti direi “ma tu ti ricordi di come ero un anno fa?”. Lui/lei mi risponderebbe “sì, effettivamente sei una persona diversa”. Ecco, perché ho abbracciato il Metodo, passo passo, come si fa con un bambino che comincia a camminare, a muovere i primi passi, loro ti portano a gattonare, a fare i primi passi e poi a camminare da solo, ma seguendoti sempre, consigliandoti.
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Martedì 30 ottobre 2018, ore 20.30
In soli 90 minuti scoprirai le 5 strategie per raggiungere i tuoi obiettivi, godere di quello che realizzi e ottenere dalla vita tutto quello che vuoi (…anche se ci hai già provato più volte e non ci sei mai riuscito, anche se pensi che niente e nessuno può aiutarti e ti sei rassegnato a prendere quello che viene).
Loro ti spiegano tutto quello che può avvenire nella nostra mente, ti danno dei supporti con dei coaching molto concreti e orientati al risultato, quindi è meglio che andare dallo psicologo.
Ti danno delle meditazioni personalizzate con il tuo nome, che non sono le solite meditazioni in cui ti perdi e ti fai distrarre dall’ambiente. Le loro parole le percepisci, ti rimangono dentro e quindi questo, mano a mano, ti porta ad essere quello che tu vuoi essere. Questo è quello che sento.
Ora, il primo obiettivo è portare alla luce il rapporto che c’era all’inizio con mio marito che, come scrivevo, è quasi tornato… Per il resto mi sento veramente serena, a differenza di prima, so dove voglio andare, dove devo arrivare, quello che devo fare”.
Tiziana Barbone