L’attenzione, la concentrazione, la perseveranza e la gestione degli stati d’animo influenzano il successo, lo sapevi?
Lo dice uno studio del ricercatore universitario Australiano John Linch dopo aver messo a setaccio tutti gli studi sulla relazione tra buone performance scolastiche e abilità umane.

Non deve dirlo uno scienziato che applicarsi con attenzione, convinzione e perseveranza influenzi i risultati. È sotto gli occhi di tutti, non credi? O che i procrastinatori raggiungano meno risultati di chi non perde tempo ed è focalizzato sui propri obiettivi e su quello che deve essere fatto per raggiungerli.
Insomma, se tra un dolcetto subito e due più tardi, dopo aver concluso il lavoro, scegliessi la seconda ipotesi, avresti più chance di successo. È il risultato del famoso test del “marshmallow” di 50 anni fa.

Tu cosa sceglieresti ad esempio, l’uovo oggi o la gallina domani?
Uno studio del Neuroscienze Center Università di Padova dice che chi preferisce la gallina domani ha una migliore gestione dei propri stati d’animo, ed è anche tendenzialmente più ottimista.

La domanda che in molti si fanno quando si parla di successo o meglio di attitudine a realizzare i propri obiettivi, è però un’altra: il successo è frutto dell’apprendimento o del patrimonio genetico?

Sì, sai che fregatura lottare per una vita intera, se il tuo patrimonio genetico ti rema contro?

Cosa dice la scienza?

Uno studio del King’s College di Londra ha dimostrato che il DNA influenza per circa il 50% i risultati ottenuti all’università.
Non si conoscono i geni del successo, ma si sa per certo che nei “vincenti”
alcune aree del cervello comunicano meglio che nei “meno vincenti” o “perdenti”, lascio a te il giudizio di merito.

I neuroscienziati sono d’accordo sull’esistenza di una certa attitudine genetica che influenzi per il 50% i propri risultati.

Resta da chiedersi se questi studi ti condannino definitivamente al successo o all’insuccesso o se c’è invece la possibilità di apprendere, irrobustire, allenare, sviluppare le caratteristiche tipiche di chi risulta essere più efficace e più efficiente nel realizzare quello che desidera.

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Cosa dovrai allenare se vuoi realizzare i tuoi obiettivi?

Si possono allenare caratteristiche fondamentali per il successo come: il desiderio o ambizione, la forza di volontà, la propensione a decidere, la perseveranza, la metodicità, l’atteggiamento mentale positivo, la gestione degli stati d’animo, la capacità di rimanere focalizzati, l’amor proprio, la leadership personale, la capacità di relazionarsi, la capacità di realizzare i propri obiettivi?

Sì dai, siamo nati (per il 50%) fortunati o sfigati. Buono a sapersi, ma, in fondo, chi se ne frega? E poi, come facciamo a sapere con certezza di non aver ereditato geneticamente le caratteristiche fondamentali per il successo?

Quindi, non so se sei d’accordo con me: io, sulla parte “non influenzabile” della mia vita ci ho messo una bella pietra sopra e mi sono dedicato completamente a studiare su come diventare la versione migliore di me stesso!!! Tu che cosa vuoi fare?

Ti invito a fare una riflessione insieme a me. Una riflessione sincera, come se stessi parlando con il tuo miglior confidente. Leggi qui:

“La routine governa la tua vita”.
“Sei schiavo delle tue abitudini”.
“Tu hai creato le tue abitudini e ora sono loro a creare la tua vita”
“Sei ipnotizzato dalle tue convinzioni più profonde”
“È il tuo programma inconscio, non tu, a scegliere per la tua vita.

Secondo te, sono solo slogan o posso essere delle verità?
Che ne pensi?

Se hai una sensazione di verità nel leggere queste frasi probabilmente sei anche consapevole di un’altra verità ancora più profonda: una parte di te non vuole in alcun modo modificare i tuoi risultati ed è profondamente innamorata della sicurezza che la “routine” gli porge su un piatto d’argento.

Puoi “accusare” i tuoi geni di tenerti inchiodato ai tuoi vecchi schemi, oppure riconoscere il processo e intervenire.

Puoi scegliere di creare o di sopravvivere. Come?

Viene definita modalità sopravvivenza, quella in cui, invece di provare ad innovare, creare e crescere, si preferisce vivere in una modalità conservativa.

Si cerca di preservare ciò che è familiare piuttosto che valutare nuove chance ed esplorare nuove possibilità.

Il bisogno di prevedibilità è molto più potente della paura di vivere nuove esperienze. L’esito, imprevedibile, mina lo stato di sicurezza che la “modalità sopravvivenza” tende a preservare.

Il tuo programma inconscio ha un unico obiettivo: quello di autorealizzarsi. Lo fa indirizzando e “influenzando” il focus e l’attenzione, determinando così le tue valutazioni, le tue scelte e l’attivazione di risorse specifiche.

Mi spiego meglio, continua a leggere fino in fondo.

Se il tuo programma inconscio contiene il codice “non riuscirò mai ad essere costante”, mettiti l’anima in pace: non ci riuscirai!

Questo, nonostante la tua volontà e l’impegno nel riuscire ad essere costante.

Giorno dopo giorno attiverai le risorse specifiche per realizzare il tuo programma “incostanza”.

Cosa si fa ad essere incostanti? Esiste un metodo con fasi ben precise, esistono delle risorse specifiche per garantire il successo del programma, lo sapevi?

Scenderanno tutte in campo e il risultato sarà garantito: sarai incostante anche questa volta, e mollerai.

Interverranno per strada: riduzione della motivazione, cambi repentini di priorità, vecchi schemi abitudinari, pensieri limitanti, influenze dall’esterno, ecc…

Lo so che comprendi perfettamente come la costanza rappresenti un fattore fondamentale per il successo nella realizzazione dei tuoi obiettivi.

E comprendo che ne hai più volte fatto esperienza sia in positivo, quando hai tenuto duro fino alla fine, che in negativo, quando hai perso la direzione e hai mollato la presa.

Ma questa consapevolezza non ti è sufficiente.

E la forza di volontà non basta!

La sola forza di volontà, fondamentale per avviare qualsiasi processo di discontinuità rispetto alle tue abitudini, molto spesso si dimostrerà insufficiente.

Letteralmente, ti stancherai di mantenere l’attenzione sul tuo obiettivo e sulle azioni necessarie per realizzarlo.

Sai chi riprende il comando quando molli l’attenzione?
Il tuo programma inconscio, le abitudini, la routine di pensiero, di linguaggio e di comportamento.

È vero che con una grande forza di volontà si può quasi ogni cosa, ma l’errore che molti commettono è quello di disperdere e “sprecare” gran parte della propria energia finalizzando la forza di volontà all’azione immediata, invece di investire la stessa energia per realizzare gli schemi abitudinari del cambiamento che desiderano.

Pretendere di fare leva sulla sola forza di volontà è come pensare di percorrere un lungo tragitto in auto con la prima marcia, senza utilizzare i rapporti più lunghi. È evidente che prima o poi questa assurda pretesa causerebbe la rottura del motore.

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Ecco le 4 fasi che ti condurranno al risultato che desideri, qualunque esso sia.

1.Avere la volontà di raggiungere un obiettivo
2.Investire la tua volontà nella creazione del modello mentale che ti permetterà di realizzarlo.
3.Apprendere le fasi del processo (cosa, come e quando).
4.Azione -> Risultato.

Costruire nuovi schemi inconsci, nuove abitudini di pensiero, linguaggio e azione affinché si inneschino dei veri e propri automatismi significa apprendere, integrare nuove informazioni e rendere il tuo modello mentale funzionale alla realizzazione di ciò che desideri.

Purtroppo, quando osserviamo dei casi di successo abbiamo la tendenza a notare la punta dell’iceberg, il risultato finale, invece di riconoscere il processo che lo ha generato e questo non fa altro che distorcere la nostra percezione di cosa sia necessario fare ed essere per realizzare il nostro, di successo.

I 5 livelli logici di Robert Dilts per comprendere la natura del tuo “problema”.

Chiarisco: ci sono diversi piani di percezione della realtà sui quali si può intervenire nel cambiamento. Gli stessi piani, definiti da Robert Dilts “livelli logici”, hanno una rilevanza diversa tra di loro.

Se, ad esempio, hai un problema di questo tipo: sei perennemente insoddisfatto perché i tuoi risultati e i comportamenti altrui sono spesso inadeguati alle tue aspettative, questo stesso problema può essere letteralmente scorporato in 5 livelli.

1. Il livello ambiente: ad esempio, se sei insoddisfatto di ciò che è all’esterno, come la città in cui vivi, il contesto lavorativo e culturale in cui trascorri le tue giornate, la tua auto, la necessità di percorrere due ore nel traffico per raggiungere il lavoro e rientrare a casa…
Questi fattori ambientali potrebbero essere la causa diretta ed immediata della tua insoddisfazione.
Cosa accadrebbe se tu cambiassi le condizioni esterne al tuo modo di essere? Pensi che cambiare il contesto in cui vivi e lavori possa influenzare in maniera considerevole il tuo livello di soddisfazione e di appagamento?

Non è raro sentire di persone che hanno cambiato luogo di lavoro spostandosi da un’azienda ad un’altra o da una città ad un’altra per scoprire che nulla di tutto questo era direttamente responsabile della propria insoddisfazione.

In quanti hanno messo fine alla propria relazione di coppia per scoprire che nella relazione successiva si verificano le stesse dinamiche? Sebbene sia indubbio che a volte l’ambiente possa influenzare in maniera importante la qualità della propria vita, molto spesso il cambiamento dovrebbe avvenire ad un livello più profondo e interiore invece che superficiale e “all’esterno”. Quindi…

È meglio indirizzare le tue forze volontarie nella direzione dell’apprendimento, invece che della soluzione all’esterno.

2. Il livello comportamento: ad esempio, se hai una spiccata tendenza al perfezionismo, a vedere le cose in modalità bianco-nero, giusto-sbagliato, questo comportamento “rigido” ti fornisce molte più occasioni di vivere nell’insoddisfazione delle volte in cui puoi ritenerti davvero soddisfatto.

Te lo dicono gli altri, ci hai sbattuto più volte, te ne sei accorto e hai deciso di creare un cambiamento a questo livello.

Ti dici “Basta, d’ora in avanti mi comporterò in maniera più flessibile, valuterò nuove possibilità rispetto alle mie e mi impegnerò ad ascoltare con maggiore apertura e rispetto le idee degli altri”.

Decidi che in ognuna delle tue attività, dallo sport al lavoro a qualsiasi altro genere di situazione, “alleggerirai” le tue aspettative e che, pur continuando a migliorarti, manterrai uno stato di accoglienza, gratitudine e di non giudizio.

Cosa succede secondo te?

Intanto succede che ci provi. I buoni propositi e la buona volontà non ti mancano. Provi anche una certa eccitazione all’idea di poter imparare a comportarti in una maniera più efficace.
Ma dopo il primo, al massimo secondo giorno, tutto svanisce e ritorni a comportarti nella maniera in cui sei abituato a fare.

“Ci vuole forza di volontà”, ti dirai.

E allora ci riproverai e questa volta mollerai dopo 3 giorni.

Prova a ricordare quante volte hai provato a cambiare le abitudini alimentari, hai pensato di dedicare più tempo allo sport, alla famiglia, alla lettura, al cinema, al teatro, ai viaggi…

Prova a ricordare quanti “31 dicembre” a mezzanotte hai brindato e augurato a te stesso un anno diverso con nuovi propositi.

E cosa è successo? Gran parte di quei propositi sono evaporati ancor prima delle bollicine.

Perché? Perché l’abitudine a comportarsi in un determinano modo ha bisogno di un grosso quantitativo di energia per essere scardinata e la sola forza di volontà finalizzata a questo livello logico, del comportamento, molto spesso è insufficiente a contrastare un’altra forza diametralmente opposta: l’abitudine a fare e soprattutto ad essere ciò che si è sempre stati.

In sostanza bisogna andare ancor più in profondità per far si che il cambiamento possa realizzarsi in maniera strutturata e duratura.
Più in profondità andrai, più sarà facile creare cambiamenti duraturi.

3. Il livello capacità: così come la tua efficacia può dipendere dalle tue capacità, anche i tuoi problemi possono essere causati dalle tue incapacità.

Ovviamente non è sempre questione di capacità o di incapacità. Si può avere una buona capacità di ascoltare pur non essendo dei buoni ascoltatori. Lo vedremo tra poco nel livello identità.

Se non hai l’abitudine di ascoltare in maniera empatica e attenta le emozioni degli altri, pur sapendo come fare, continueresti a comportarti sempre nello stesso modo.

Ad esempio, se hai difficoltà nel relazionarti (comportamento) con tua moglie o tuo marito e questo sta incrinando il vostro rapporto e il clima familiare (ambiente)…

…la causa può riguardare certamente l’incapacità di ascoltare o di comunicare in maniera efficace ed empatica. In questo caso sarebbe necessario, anche se potrebbe non essere sufficiente, imparare le dinamiche e le modalità dell’ascolto empatico e della comunicazione efficace.

Un cambiamento a questo livello può avere un forte impatto nella tua vita, perché genererebbe nuovi comportamenti e di conseguenza nuovi risultati.

Quindi, ha molto senso investire l’ nergia richiesta per attivare le forze volontarie nell’acquisizione di nuove capacità.

4. Il livello convinzioni/valori: i valori sono i principi che guidano i tuoi comportamenti. Nel muoverti verso il conseguimento di un dato obiettivo, dovrai chiederti cosa è realmente importante per te.
I valori e i comportamenti devono essere congruenti tra loro per assicurarsi un certo allineamento.

Cambiare i comportamenti serve a ben poco quando questi non sono allineati ai propri valori e alle proprie convinzioni.

Ad esempio, se il valore famiglia e dedizione nei confronti dei figli è in secondo piano nella gerarchia dei tuoi valori rispetto al successo economico e professionale, un comportamento congruente è quello di rientrare a casa tardi, essere spesso fuori per lavoro, essere maggiormente dedito agli affari aziendali rispetto agli interessi e le attività familiari e dei propri figli.

La buona volontà di operare un cambiamento nel comportamento (ad esempio, ti impegni a rincasare prima e a seguire con maggiore attenzione le attività dei tuoi figli…) andrebbe in conflitto con il valore del successo economico e professionale che in maniera schematica e abitudinaria dirige i tuoi comportamenti nella direzione degli impegni lavorativi, quindi “lontano” dalla famiglia.

Cosa accadrebbe se invece di “investire” le energie delle tue forze volontarie per modificare il comportamento, dedicassi la tua attenzione e la tua volontà nel modificare la gerarchia dei tuoi valori?

Destrutturarsi ad un livello più profondo per creare nuovi schemi.
In termini valoriali genera evidentemente cambiamenti molto più importanti e coerenti, oltre che duraturi.

5. Il livello identità: Chi sei tu? Se pensi di essere limitato, inadeguato e immeritevole di essere felice, servirà a ben poco muovere le forze volontarie e affannarsi per raggiungere la felicità o il successo.

Se sei un essere “incivile” e per te il rispetto dell’ambiente non rappresenta in alcun modo un valore prioritario, sarà molto difficile ottenere una svolta impegnandosi in comportamenti ecologisti.

Nello stesso tempo qualsiasi deterrente creato per limitare o eliminare atteggiamenti e comportamenti dannosi potrà funzionare solo nel breve periodo.
Le multe previste dai codici funzionano poco per questo. Ci si impegna nel breve periodo per evitare di prendere una multa ma poi, nel tempo, prevale l’abitudine “ad essere sé stessi”.

Una persona con bassa autostima pensa di sé: “inadeguato e non valgo abbastanza”. Potrebbe aggiungere: “il mio aspetto non è gradevole, non sono abbastanza intelligente”, ecc..

Con questi presupposti non si può pensare di intervenire al livello logico ambiente (vado più spesso al parrucchiere e all’estetista e vesto le griffe) oppure a livello logico comportamento (mi atteggio a persona intelligente, bella e piacevole) pensando di creare un cambiamento reale e profondo del proprio essere.

Il tuo auto-concetto, l’idea che hai di te stesso continuerà a ripresentarsi generando la frustrazione e l’insoddisfazione di sempre.

Per migliorare la qualità della tua vita c’è bisogno di forza di volontà ma per ottenere il massimo risultato con il minor sforzo dovrai agire nel rispetto dei livelli logici e comprendere anche le leggi dell’apprendimento.

È questo il motivo per cui creare dei cambiamenti è impegnativo. Diffida di chi ti propina pozioni magiche.

Costruire la felicità che hai sempre sognato e vivere la vita che vuoi è possibile… ma se hai un Metodo è anche più facile.

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