Avevo parecchie ansie, sentivo una forte agitazione dentro, per tutto.
Ogni minima difficoltà mi mandava in stress.
Ero insicura, incostante, mi sentivo pesante.
Nell’ultimo anno avevo molte difficoltà con mio figlio, non riuscivo a mantenere la calma, a gestire la rabbia.
Qualche anno fa mi sono ammalata e questa cosa aveva lasciato in me degli strascichi che non ero mai riuscita a risolvere.
E da allora bastava poco per farmi perdere la pazienza.
Non riuscivo a capire cosa mi accadeva, non capivo perché mi erano successe delle cose così brutte nella mia vita, vivevo nell’ombra.
Dovevo ritrovare la retta via.
Volevo stare meglio in generale, migliorare il rapporto con i miei familiari, senza più vivere nel senso di colpa, lasciando andare tutto quello che mi faceva male e non mi serviva più.
Volevo riuscire ad aiutare mio figlio a uscire da alcune sue difficoltà, dai suoi blocchi emotivi, affinché trovasse un suo equilibrio.
E sapevo che in parte questo dipendeva anche da me e dal mio approccio con lui.
Al centro di tutto c’era il desiderio di vedere la mia famiglia felice.
La mia più grande paura era quella di ammalarmi di nuovo e far rivivere quei brutti momenti anche ai miei cari.
Volevo capire da dove arrivasse tutta quella rabbia, tutto quel fastidio che provavo, anche per delle banalità.
Quindi imparare a gestire le mie emozioni anziché perdere il controllo.
Volevo godermi di più le cose anziché rendere tutto più complicato di quello che era.
E c’era anche l’obiettivo di perdere peso, innanzitutto per la mia salute.
Da quando ho iniziato questo percorso, Libera la tua Forza Interiore, sento che posso affrontare le cose con più sicurezza, senza aver paura del giudizio di nessuno.
Ora so che le cose che ho attorno a me dipendono da me e quindi che posso farci qualcosa.
Mi sento più serena e fiduciosa, infatti le risposte che ricevo dall’esterno sono diverse rispetto a prima.
Tutti gli strumenti del Metodo INCIMA mi sono serviti: le meditazioni del Mind Re-Start, gli incontri di coaching individuali, il corso in aula.
All’inizio avevo un po’ di difficoltà nel seguire le meditazioni, però avevo fiducia, sentivo che c’era qualcosa di giusto.
Dopo un po’ di tempo, facendole con costanza, ho iniziato a capire e ora quelle parole le sento mie, sento che mi danno pace, che mi calmano, mi fanno sentire serena.
E poi mi allenano sempre ad essere concentrata su quello che sto facendo, a mantenere la concentrazione.
Sono andata avanti anche se ero in difficoltà, sono andata oltre le mie resistenze, infatti inizialmente sentivo proprio una lotta con una parte di me, che mi diceva: “ma che fai?”, però ho perseverato.
Vedo la vita in modo diverso ora.
Non è che ora vivo nel mondo dei sogni e non ci sia nulla che mi dia fastidio, però ora riesco a gestire tutto meglio.
Prima vivevo col senso di colpa per essermi ammalata, mi dicevo: “non ci si può ammalare nella vita”.
Ma ora so che la malattia non è una cosa da nascondere, ma va accettata, è una grande prova a cui veniamo sottoposti, e si può superare.
Ora io la vedo da un altro punto di vista, di sicuro non la vivo più come una colpa.
Ho preso consapevolezza delle mie emozioni, prima invece ero spesso arrabbiata con mio figlio e non sapevo nemmeno perché.
Ora so cosa mi fa stare bene e voglio stare bene.
Prima vivevo un po’ in base a come era la giornata, invece adesso decido io come voglio che vada, soprattutto tutte le volte in cui c’è qualcosa che mi infastidisce, decido di fare alcune cose.
Prima non davo così importanza al potere della decisione… non avevo idea che potesse dipendere da me, in modo così concreto, la soluzione di alcune difficoltà.
Io prima non sapevo, non vedevo, non volevo sentire.
Il vivere in modo consapevole mi ha cambiato totalmente la visione di tutto.
Io so che il percorso che ho fatto mi ha resa migliore e ho capito anche che dovevo farlo in primis per me stessa.
Mi sono fidata di me, del Metodo, di lasciarmi andare, senza sapere se potesse andare bene o no.
E già questo è stato il primo cambiamento.
Ho avuto fiducia.
Ogni volta che vedevo il video di una lezione, mi si apriva un’altra porta, scoprivo cose di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza.
Penso che la consapevolezza sia la cosa più importante.
Io prima non mi facevo domande perché non sapevo cosa rispondermi, ora trovo le mie risposte e so cosa voglio e cosa non voglio più.
Avevo paura di scoprirmi, di tirare fuori quello che pensavo e provavo nei miei confronti e nei confronti della mia famiglia, soprattutto rispetto alla mia malattia.
Poi ho iniziato a darmi il permesso di sbagliare, di piangere, di ridere… di essere leggera.
Potevo fare tutto quello che volevo, senza sentire la colpa di questa leggerezza.
Ho raggiunto dei traguardoni!
Sento che ho una marcia in più.
Questa meraviglia non pensavo assolutamente potesse esistere; non sapevo che si potesse vivere una vita con questo livello di consapevolezza.
La felicità esiste, però bisogna avere il coraggio di volersi abbastanza bene, di mettersi in discussione, di guardarsi dentro e ammettere anche che c’è qualcosa che non va.
Come faccio a non consigliare alla gente un metodo per vivere felici?
Katia Malinverno