Ho deciso di intraprendere il mio percorso di cambiamento quando mi sono resa conto di essere io stessa la causa del mio sentirmi limitata.

Avevo capito che nello stato mentale in cui ero, non avrei potuto realizzare più di quello che avevo realizzato fino ad allora.

Sapevo di dover superare una serie di blocchi e di resistenze mentali che mi tenevano incollata al punto in cui ero.

Avevo bisogno di andare oltre i miei limiti, sviluppando prima di tutto la mia autostima, la fiducia e la sicurezza in me.

Volevo far pace col mondo, soprattutto con le persone che mi circondavano.

Non speravo che cambiassero gli altri, ma ho cercato di cambiare il mio approccio agli altri.

Prima di stare in pace col mondo, dovevo stare in pace con me.

Ho seguito altri corsi prima di approdare al Metodo INCIMA e da ognuno di essi ho avuto modo di imparare qualcosa, ma una vera e propria modifica nella mia mente e nel mio atteggiamento mentale non l’avevO mai avuta.

Forse perché il grosso limite della “formazione classica” è l’abbandono del cliente dopo il corso e l’assenza di strumenti che consolidino il cambiamento nel tempo.

Ed è stato proprio questo, insieme ad un’immediata sensazione positiva nei confronti di Cristina, che mi ha fatto decidere di iniziare questo percorso.

Non sapevo come sarebbe stato, ma speravo di trovare una mia “linea”, una mia centratura, avere delle certezze mie, riuscire a trovare un equilibrio.

E speravo di trovare delle chiavi per uscire da quei limiti mentali.

Quando sono arrivata in Masseria mi sentivo un po’ confusa, una sensazione mista tra disagio, dato dall’uscita dalla zona di comfort, e vivace curiosità… il tutto condito da una punta di scetticismo, lo ammetto!

Ma ci ho messo poco a sentirmi a mio agio, si è creata da subito una bella armonia con tutti i partecipanti e già dopo poche ore ho avuto la sensazione di trovarmi in un ambiente familiare e amichevole, in cui c’era un’energia bellissima e coinvolgente.

E questa sensazione è andata aumentando durante tutto il weekend al punto che domenica, quando siamo andati via, ho provato una specie di nostalgia, sarei rimasta lì insieme a quel gruppo di persone per almeno un’altra settimana!

L’energia che si è creata nel gruppo era una cosa che nella mia vita non avevo mai sperimentato e che non credevo potesse esistere in quella forma.

È anche difficile da spiegare.

Dovendo sintetizzare, direi che l’efficacia del Metodo INCIMA sta nel fatto che utilizza diversi strumenti che lavorano in maniera orchestrale.

E poi il modo di Cristina e Dario di interpretare questa esperienza di crescita è eccezionale.

Oltre a un bagaglio di conoscenze e competenze che fa di loro due grandi professionisti e del Metodo INCIMA un percorso innovativo, illuminante ed efficace, loro ci mettono tutta la loro passione, il loro amore, la loro presenza.

La loro energia si è percepita in tutto quello che abbiamo fatto e che oggi, da soli, continuiamo a fare.

Non sono mai abbastanza i complimenti per lo svolgimento e per la qualità di questo percorso e i ringraziamenti per questa bellissima opportunità di crescita.

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Io sono molto contenta ed entusiasta e lo consiglierei a tutti.

Non farlo significherebbe perdersi un pezzo indispensabile nella propria vita.

È un viaggio nella consapevolezza, è come guardare il mondo da un altro buco della serratura, osservare da una prospettiva diversa.

Infatti è cambiato proprio il mio modo di interpretare la vita, il vivere quotidiano.

Io ho gli stessi obiettivi di prima, ma sto percorrendo una strada diversa per arrivarci, più semplice, più efficace e anche più leggera.

L’altra cosa che mi ha affascinata è stata la ricerca della calma e della fiducia come condizione necessaria per la creazione di un nuovo modello mentale.

Io credevo di essere una persona calma e invece avevo da lavorare tanto..

Quando ho capito cosa Cristina volesse dirci, è stata come un’illuminazione, come aver trovato un pezzo mancante del puzzle.

Ho superato la paura del giudizio degli altri.

Prima ad esempio non amavo espormi, invece adesso riesco a farlo e anche con una certa naturalezza e questo mi ha permesso di apportare modifiche positive anche nel mio lavoro.

Tendevo ad evitare le situazioni in cui non mi sentivo all’altezza di fare delle cose, non mi sentivo abbastanza brava, fino ad arrivare al punto in cui non potevo più evitarle ed ero costretta a viverle con ansia e disagio.

Ora ho imparato ad accettare il punto in cui sono come un punto di partenza e non come un punto limitante.

È come se nel corso del tempo io avessi in qualche modo acquisito fiducia, in me e in tutto quello che stavo facendo.

È una sensazione confortante, come se venissi accolta e cullata da me stessa.

Quando invece ci sono dei momenti “meno idilliaci”, li riconosco come tali, cerco di contestualizzarli e accettarli per quello che sono, anziché generalizzarli a tutta la mia vita, come facevo prima.

Adesso semplicemente accetto le mie imperfezioni.

Se un giorno sono sotto tono, non importa, domani sarà un altro giorno!

Probabilmente prima mi ero costruita un’idea di quello che ero io, di quello che era il mondo e di quelle che erano le cose che dovevano essere fatte o non fatte, di ciò che io ero in grado di fare o non fare…

Oggi ho capito che le mie convinzioni erano solo una piccola parte della realtà.

Mi accorgo che sta cambiando anche il mio linguaggio, nel senso che è come se il mio cervello mi facesse parlare con terminologie nuove, che prima non conoscevo.

Potrei continuare con un lungo elenco di risultati, ma mi limito a citarne solo un altro: la comprensione dello STATO D’ANIMO come elemento imprescindibile per la realizzazione di qualsiasi successo.

Questo era un concetto che nella mia testa già esisteva, ma era qualcosa di astratto; dopo quelle giornate in aula ho capito di cosa si trattasse esattamente.

Oggi sento una grande energia ed una grande tranquillità.

E poi è come se fossi diventata una persona “più sensibile”, come se avessi aperto delle valvole e in qualche modo fossi più ricettiva.

Ho scoperto degli occhi nuovi per guardare il mondo.

Ora so che esiste un modo diverso di vivere e che quello che vivo dipende da me.

Mi viene in mente una poesia bellissima che avevo letto anni fa e di cui finalmente adesso riesco a coglierne a pieno il senso:

 

  “Quando ti metterai in viaggio per Itaca

devi augurarti che la strada sia lunga,

fertile in avventure ed esperienze.

I Lestrigoni e i Ciclopi

o la furia di Nettuno non temere,

non sarà questo il genere di incontri

se il pensiero resta alto e un sentimento fermo

guida il tuo spirito e il tuo corpo.”

 

Ho riportato questi versi perché descrivono quella che sarà la mia vita da ora in poi: un viaggio verso i miei obiettivi, la mia Itaca, con uno stato d’animo fiducioso, positivo, deciso.

Annalisa Visicchio

 

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