Abitudini. La parola di oggi è questa. A cosa ti fa pensare? È per te una parola positiva o negativa? Stamattina mi sono svegliata con questo pensiero, perché tante volte nella mia vita ho tentato di creare nuove abitudini e ho sempre fallito, fino a quando non ho scoperto il segreto che c’è dietro questa parola che ci fa ‘tribolare’. Le abitudini sono davvero determinanti per la nostra vita.
La chiave per vivere bene è avere delle buone abitudini e, viceversa, anche liberarsi delle abitudini negative che ti condannano a vivere da burattino.
Ieri ho visto una sfilata di carnevale, sai di quelle con grandi carri… fra questi c’era Pinocchio che mi ha ispirato questa riflessione. Quando Pinocchio diceva le bugie il suo naso si allungava, io intendo svelartene alcune che solitamente si leggono in giro qua e là e che raccontano mezze verità sulle abitudini, e a volte vere e proprio bugie.
Andiamo per gradi.
Cosa sono le abitudini?
Sono automatismi, quelle cose che ripetiamo involontariamente (oltre la nostra volontà) senza neanche accorgercene, come se ci fosse un meccanismo dentro di noi che le fa scattare in automatico, in un istante, senza esserne realmente coscienti.
Ed in effetti è così. Quel meccanismo c’è. E le abitudini cosa fanno, ci comandano, perché sono molto più forti della nostra forza di volontà. La volontà è fondamentale, è necessaria. Ma non farti fregare, può non bastarti. Volere è potere si dice. Ma non è sempre vero. Altrimenti avresti già tutte le abitudini che vuoi. Le avresti create e mantenute facilmente, e invece non è così.
Ti saresti anche già liberato da quelle abitudini che ti rendono schiavo e incapace, visto che sei dotato di forza di volontà.
Sulle abitudini si è ormai detta qualsiasi cosa.
C’è chi propone la formula dei 21 giorni, una formula sentita e risentita, che ha una verità perché le neuroscienze ci dicono che se fai qualcosa di nuovo e lo replichi tutti i giorni, mediamente in circa 21 giorni tende a diventare una abitudine. Questa regola però va ad escludere alcune variabili fondamentali che non possiamo permetterci di trascurare.
Ci sono abitudini molto profonde, molto radicate che non sblocchi in ventuno giorni ma hai bisogno di molto più tempo e di un allenamento diverso, soprattutto di costanza, spesso è proprio quella che ti manca. E soprattutto il vero problema, quando vuoi fare qualcosa di nuovo, sta nel ricordarti di farlo tutti i giorni. Lì caschiamo. Come facciamo ogni giorno a ricordarci di fare quella cosa di nuovo? Chi ci aiuta? Io stessa ci sono cascata molte volte. Per esempio quando ho deciso di liberarmi del mio perfezionismo nel fare le cose che mi ha resa a lungo schiava, oppure quando dovevo prendere l’abitudine di fare regolarmente un po’ di sport.
Porca miseria quanto sono toste le abitudini, a volte fanno veramente incazzare.
E poi la storia dei ventuno giorni non tiene conto della variabile ‘fatica’. Ricordarsi consciamente di fare qualcosa di nuovo è molto faticoso, devi essere molto concentrato e la maggior parte della gente non lo è perché siamo presi da mille cose durante il giorno che per un po’ riusciamo a mantenere il focus su quello che vogliamo, ma poi ci perdiamo perché subentrano le abitudini che sono più forti di noi.
E no ragazzi, io non ci sto. Abbiamo un cervello così potente, è l’organo più potente esistente nell’universo. Figuriamoci se ci facciamo fregare dalle abitudini. Qui qualcosa non torna, dobbiamo approfondire.
C’è poi il piacere. Altro elemento fondamentale.
Lasciarsi andare alle vecchie abitudini ti procura un piacere immediato a cui non sei disposto a rinunciare per un piacere a lungo termine. Perché il piacere a lungo termine lo devi costruire, giorno dopo giorno, senza neanche vederne risultati immediati a volte, invece il piacere immediato ce l’hai subito. E ti soddisfa. E ti rilassa.
Ti assicuro che quando ti incazzi e poi ti penti, quando mangi troppo e non avresti voluto, quando fumi e poi dici di smettere, quando molli e poi pensi sempre a chi è costante, tu in quel momento stai realizzando un piacere immediato. Anzi lo hai già realizzato, molto prima che subentri il senso di colpa. Il piacere dato dalle tue emozioni più abitudinarie, nel bene o nel male ti fanno sentire protetto. Ti danno sicurezza. Anche lamentarsi di continuo ti dà un piacere immediato, ti illudi di sfogarti per poi stare meglio, o forse hai qualcuno affianco sempre pronto a consolarti. Credi che questo non sia piacere immediato? Lo è. Abbandonare il piacere immediato è qualcosa a cui difficilmente sei disposto a rinunciare. Altrimenti ti mancano dei pezzi importanti di te.
Poi c’è chi parla di fare sempre la stessa la stessa cosa per superare le abitudini. Sì ma è proprio questa la difficoltà. Come ti ricordi di fare sempre la stessa cosa? Come fermi quel meccanismo più forte che ti riporta nel passato? La teoria è un conto, la pratica è altro. In teoria tutti sappiamo come si fa, in pratica quanti lo fanno davvero?
Pensa a qualcosa che ti sei ripromesso un sacco di volte di non fare più ma che invece continui a fare.
Potrebbe avere a che fare con il cibo. Vuoi smettere di mangiare alcune cose che sai ti fanno male oppure vuoi limitarne la quantità, sai che ti farebbe bene ma ci ricaschi, per esempio quando sei stanco, perché perdi la concentrazione, si abbassa il tuo livello di lucidità mentale e ci ricaschi: mangi. Provi piacere immediato, ti senti sollevato, poi dopo un po’ ti senti in colpa e ti senti un cretino.
Oppure pensa al fumo. Vuoi smettere di fumare ma il tuo cervello ormai è abituato ad associare la sigaretta a una sensazione di rilassamento, sì, quando fumi ti rilassi. Allora riesci a fermarti dall’accendere la sigaretta fino a quando hai il pieno controllo di te stesso, ma appena poco poco lo perdi quel controllo, ci ricaschi e ricominci a fumare. Dopo ti penti ma nell’immediato ti piace, ti senti bene. Tiri quel sospiro di sollievo…
Oppure ancora con la collera. Quante volte ti sei ripromesso di reagire in modo diverso davanti a quella persona che proprio non sopporti o a quella situazione che ti fa tanto agitare? Ce la fai razionalmente fino a quando ti controlli ma poi perdi di vista facilmente l’obiettivo quando subentrano le vecchie abitudini.
Oppure con le relazioni. Quante volte ti sei detto: stavolta sarà diverso. Ma poi nulla, stessi meccanismi, stesse abitudini, e probabilmente stessi esiti.
Il meccanismo delle abitudini è mentale e dunque funziona allo stesso modo per ogni cosa della nostra vita.
Già perché poi le abitudini fanno questo. Ti fanno ottenere sempre gli stessi risultati. E la vita non cambia. Tu sei come una marionetta, gestita dai fili invisibili che ti portano dove vogliono.
Insomma che si tratti di cibo, fumo o emozioni, il nostro cervello funziona nel medesimo modo.
E allora come si fa?
Come si cambiano veramente le abitudini?
La verità è che ti devi disciplinare. Hai bisogno di cambiare le tue convinzioni legate a quelle abitudini. Fino a quando sarai convinto delle stesse cose, vedrai la vita allo stesso modo, farai le stesse cose, reagirai nello stesso modo. Ti sentirai nello stesso modo. Non cambierà nulla perché le convinzioni insieme alle abitudini definiscono il tuo benessere o il tuo malessere.
Hai bisogno di nuove informazioni, di desiderare di andare oltre, di decidere di ottenere di più.
Hai bisogno di creare in te dei rituali, una disciplina che sia per te:
- Facile da ricordare
- Facile da memorizzare
- Facile da replicare
- Immediatamente piacevole
Ricordo, memoria, replica e piacevolezza sono variabili fondamentali per riuscire.
Se è difficile tendi a mollare. Nessuno vuole le cose difficili. Anzi neanche inizi se pensi che sia difficile perché non ti senti veramente capace di potercela fare, non hai abbastanza fiducia in te.
Se ti diventa facile il gioco è più bello e tu ti auto-motivi proprio iniziando a vedere i primi risultati. Lo rivedo ogni giorno questo meccanismo, da sedici anni, negli occhi degli studenti del metodo INCIMA.
Per farlo non puoi essere solo. Perché da solo tendi a mollare, cedi alla stanchezza, ti lasci andare, perdi il focus. Da solo non hai abbastanza forza di volontà. Cadi e molli. Inizi e poi cedi. Vorresti ma non sei sicuro. Forse sì ma come si fa? Da solo hai troppi dubbi e invece tu per riuscire hai bisogno di certezze. Le certezze ti indicano la strada da prendere.
Noi non ti lasciamo solo a tentare di costruire con fatica, continue cadute e cedimenti. Noi stiamo con te, ti prendiamo per mano per garantirti di riuscire a mettere in pratica. È questa l’unicità del metodo INCIMA. Anche perché voglio dirti proprio la verità, anche insieme si cade, ma quel qualcuno che ti sta aiutando, soprattutto se si tratta di un coach, ti dà gli strumenti per rialzarti il prima possibile e ti aiuta a vedere la caduta come crescita. Cambia tutto, completamente.
Se hai qualcuno che ti accompagna non perdi il focus. Perché sta sempre lì come una sveglia accanto a te che suona tutte le volte che stai per addormentarti e poi ti fa riposare quando sei stanco ma anche mentre stai riposando ti aiuta a favorire un riposo ristoratore, e poi al risveglio, ti ricorda che devi ritornare su quel focus se vuoi veramente cambiare le cose. E tu lo fai, sai perché? Perché senti una nuova energia in te per muoverti diversamente. Finalmente sai come muoverti.
Per cambiare veramente le tue abitudini negative hai bisogno di rieducare il tuo inconscio.
Cioè la sede dei tuoi automatismi. Si chiama riprogrammazione mentale e significa abituarsi a nuove informazioni che finalmente scegli tu, non gli altri e che ti danno un piacere immediato oltre la fatica. Si, proprio così, la riprogrammazione mentale ti garantisce lo stesso piacere immediato che cerchi con le tue vecchie abitudini, solo che avviene in altro modo.
Perché ho fatto entrare gli altri in questo discorso? Perché la tua programmazione non l’hai decisa tu. Tu da 0 a 10 anni hai solo registrato a livello inconscio tutto quello che ti è accaduto. Tutto quello che ti hanno detto, ripetuto, riproposto, quello che hai vissuto, visto, sentito, fatto, toccato, quello che ti ha emozionato di più nel bene e nel male ti ha lasciato una impronta dentro e ha creato i tuoi modelli mentali, schemi inconsci, abitudini, ai quali ancora ti rifai tutti i giorni. Non li hai decisi tu. È Geppetto che ha deciso di creare Pinocchio. Lo hanno deciso gli altri per te. Se tua madre da piccolo ti ha ripetuto mille volte che eri timido non è colpa tua se poi lo sei diventato e se lo sei ancora oggi.
Se tuo padre ti diceva che eri un debole o un incapace non è colpa tua se ancora oggi sei bloccato. Tua madre e tuo padre hanno tentato di aiutarti a fare meglio, non lo sapevano che le cose ripetute di più ai figli diventano la loro identità. Non lo sapevano, altrimenti non lo avrebbero fatto. Avrebbero fatto e detto altro. Hanno fatto il meglio che potevano con i mezzi che avevano. Oggi però è diverso, tu sei adulto e hai la piena responsabilità della tua vita. Mi spiace ma non è più tempo di prendertela con gli altri, di scaricare la colpa su chi non c’entra. Entra in te, prendi pienamente coscienza di ciò che sei e di quello che puoi realizzare, non vorrai più perdere tempo a cercare colpevoli.
È quello che hai dentro che ancora ti sta condizionando. Quello che puoi fare però è scegliere qualcosa di nuovo. Le neuroscienze dicono che si può fare e come fare. Noi lo facciamo tutti i giorni per noi stessi e per le persone che aiutiamo. Io l’ho fatto e continuo a farlo, sempre.
Puoi decidere oggi, intenzionalmente da adulto, cosa vuoi fare della tua vita, quali schemi conservare e quali eliminare perché ormai li senti dannosi per te, pesanti e te ne vuoi liberare per sempre per sentire che hai il pieno controllo della tua vita.
Per farlo servono alcuni passaggi fondamentali.
- Devi scegliere su cosa dirigere il tuo focus, quali nuovi potenziali allenare (avere le idee chiare)
- Devi farlo tutti i giorni (bastano solo pochi minuti)
- Devi sapere cosa fare e come farlo (le informazioni devono essere chiare)
- Deve essere divertente (leggero e non pesante)
- Nel giro di qualche giorno devi iniziare a vedere dei micro risultati, altrimenti ti demotivi e molli.
Noi abbiamo sviluppato nel metodo INCIMA un sistema di allenamento di questi 5 punti proprio per garantirti di cambiare le tue abitudini negative. Ci mettiamo affianco a te e ti aiutiamo tutti i giorni, per aiutarti a vedere dei risultati che ti danno grande energia e motivazione. E ti aiutiamo a farlo in un modo tutto tuo, assolutamente personalizzato, perché le cose uguali per tutti non funzionano.
Un attimo, non ti ho ancora detto la cosa più importante di tutte. Quella che proprio per la sua importanza tende ad essere nascosta da chi parla di abitudini.
È la cosa che rende davvero difficile il tutto.
La protezione è l’elemento primo che ti frega e ti inchioda.
Le tue abitudini negative ti proteggono. Anche se fuori ti danneggiano, ti fanno male, ti stanno condannando a una marea di incapacità, a livello di tue sensazioni inconsce, dentro, ti danno sicurezza. Hanno ormai creato uno scudo di protezione nel quale ti riconosci, è la tua identità e siccome tu hai una paura incredibile di cambiare, il tuo inconscio ti dice: meglio rimanere così che andare verso l’ignoto. Chi me lo fa fare? Ecco perché moltissime persone non cambiano mai.
Si illudono di farlo.
Se lo promettono mille volte. Si prendono in giro, ma poi non cambiano. Vivono da marionette comandate da fili invisibili che gli fanno fare sempre le stesse cose. Pinocchio si sente proteggo da Geppetto. È Geppetto che ha la piena responsabilità fino a quando Pinocchio sarà un burattino. Ma se diventa un bambino invece le cose cambiano. Se diventa una persona, allora si deve assumere la piena responsabilità. Quando Pinocchio decide di svegliarsi la sua vita cambia.
Quante persone vorrebbero essere determinate ma poi hanno paura. Vorrebbero essere calme ma poi si agitano di continuo. Vorrebbero essere costanti ma poi mollano. Vorrebbero essere felici ma poi cadono nella tristezza. Vorrebbero vivere con più leggerezza ma poi vengono rapite dallo stress e dalla mania dell’ipercontrollo di tutto. Vorrebbero essere più equilibrate ma poi vivono violenti alti e bassi. Vorrebbero stare bene ma poi non dormono la notte per le preoccupazioni. Capita anche a te? A me è capitato, tante volte, soprattutto di non dormire la notte o di riposare veramente male.
È che quella tristezza, quella rabbia, quel controllo, quel perfezionismo, quella rigidità, quella timidezza, ti proteggono. Essere Pinocchio ti fa sentire protetto. Qualcuno si prende cura di te e tu hai una ‘scusa’ inconscia per giustificare i tuoi insuccessi.
Certo quelle abitudini non ti faranno realizzare obiettivi più grandi ma almeno ti dicono chi sei. Pinocchio non potrà mai correre liberamente fino a quando non sceglierà di diventare un bambino.
Le tue abitudini negative ti danno dei parametri di essenza, ti fanno riconoscere.
Altrimenti chi sei? Chi sei al di fuori delle tue emozioni abituali? Non lo sai. Ed è questo il vero problema legato alle tue abitudini. Non sai chi sei se ti spogli di quelle abitudini che ti hanno protetto fino ad oggi. Per questo inconsciamente non te ne vuoi liberare. Per questo la sola forza di volontà non ti basta. Per questo alcune cose le realizzi e altre le allontani. Per questo inizi e poi molli e ti lamenti di non essere costante.
Per scoprire chi sei e per svelare a te stesso che sei molto più capace e molto più abile di quello che pensi, hai bisogno di puntate più in alto. Devi alzare l’asticella dei tuoi desideri. E il problema è che rapito dalle tue abitudini negative neanche sogni più. Sei così legato ai tuoi sbalzi di umore che ti dimentichi, o forse proprio non sai, che sei molto di più oltre le tue emozioni. Le tue emozioni sono una gabbia. Perdi tempo con loro. Tutto quello stress, quelle paure, quella collera, quel perfezionismo, quella sfiducia, quella paura di non farcela, sono gabbie che ti stanno bloccando.
Stai vivendo da marionetta come se qualcuno di comandasse. Non vai oltre ciò che conosci. Sei fermo nei tuoi confini. Sai che esiste un mondo da esplorare ma ti blocchi alla frontiera, per paura di attraversarla.
Ieri alla sfilata di carnevale mi passavano davanti questi grandi carri colorati e tantissime maschere.
Bellissimi allestimenti, coloratissimi, gestiti da un meccanismo meccanico di movimento molto semplice. La testa del protagonista del carro si muoveva da destra a sinistra sempre e solo nello stesso movimento, sempre e solo la stessa visuale, quello può vedere, non può andare oltre. Quel Pinocchio muoveva la testa da destra a sinistra ma non poteva fare di più.
Per andare oltre dovrebbe avere un meccanismo interno che lo faccia muovere in modo diverso. Dovrebbe avere una visione più ampia. Solo così si può andare oltre.
Anche per tutti noi è così. Viviamo come pinocchio, possiamo esserne consapevoli o meno, è la verità.
Se vogliamo di più dobbiamo sboccare i meccanismi interni che ci fanno fare sempre e solo gli stessi movimenti e quindi ci fanno vivere la stessa vita.
Non esistono altri modi per liberarsi dalle proprie abitudini. Non se parliamo di un vero cambiamento profondo. Se poi dobbiamo prenderci in giro, raccontiamoci pure che in venti giorni possiamo cambiare la nostra vita.
Non è vero che le abitudini sono difficili da smontare. È solo una convinzione dietro la quale ti proteggi per paura del cambiamento.
Tutte le cose sono difficili prima di diventare facili. Lo ripeto spesso nei miei corsi.
Se sai cosa fare e come farlo e se hai qualcuno che ti accompagna, che ti aiuta, che ti motiva e soprattutto che ti aiuta ad alzarti quando stai cadendo, diventa possibile.
E lo fai se lo vuoi. Cosa ti avvicina a riuscirci? La tua decisione di farlo. Senza una decisione non accade nulla. E in questo devi farlo tu. Qui non possiamo aiutarti. Possiamo garantirti supporto, aiuto, sostegno concreto per tutto il resto, ma non per la decisione. Possiamo dirti che le decisioni ti cambiano la vita e anche che sono totalmente nelle tue mani, sei tu che decidi, la vita è tua. Noi possiamo aiutarti se tu lo decidi perché tagliare i fili delle tue marionette è possibile, dare un’anima alla marionetta pure. Farla diventare umana anche, come Pinocchio, i miracoli esistono per chi crede in sé stesso.
Se la marionetta crede di poter diventare un umano lo diventa. Come ha fatto Pinocchio che ha creduto in sé stesso e ha attivato il più grande processo di trasformazione che anche tu puoi fare: l’amore per un desiderio più grande. Sogna un te più grande. Devi solo deciderlo. Siamo qui ad aspettarti per garantirti di farcela e per fare insieme questo cammino di consapevolezza che renderà la tua vita non un capolavoro come molti dicono, ma una vita piena, consapevole, gioiosa, ricca e in costante crescita.
Ti aspetto,
Cristina Bari
Bell’articolo. Una domanda. Se le tue abitudini ti portano a non decidere, come fai a decidere? Non è il cane che si morde la coda?