Non decidi, perché LORO non vogliono che tu decida.
Continui a rimandare perché LORO vogliono così.
Sei incostante perché LORO ti vogliono incostante.

Quando mio figlio Lorenzo leggerà questo post si farà un bel po’ di risate.
E anch’io rido al ricordo di questa scenetta.

Correva l’anno 2010. Lorenzo aveva quasi compiuto 10 anni.

Una mattina si sveglia con un’idea a dir poco bizzarra :

< Papà sai cosa penso? Che tutto quello che accade sia voluto da LORO >

Io: < LORO? Che vuoi dire? LORO chi? >

< LORO ! >  Mi fa ancora sorridere la sua faccia convinta!

< Papà, LORO hanno deciso che io oggi ti parli. Hanno deciso anche che ne io ne te sappiamo bene di cosa parliamo, e che quello che succede non sia sotto il nostro controllo. Ogni cosa è già stata decisa da LORO. >

E abbiamo cominciato a giocare con questa tesi “complottistica” dell’esistenza di un “LORO” che tirava i fili della nostra vita e noi, come burattini inconsapevoli le cui scelte, decisioni e azioni fossero in realtà volute e generate da altri.

Non male come teoria di un bambino di 10 anni, vero?

A parte gli scherzi, la teoria è più di una teoria e più che in un racconto complottistico trova i suoi fondamenti nelle scoperte delle neuroscienze.

È riscontrata e oggettiva la presenza di una cabina di comando inconscia che governa le  tue decisioni, le tue percezioni, le tue valutazioni, i tuoi comportamenti.

Quindi non è più tua la colpa, se sei indeciso di fronte a ciò che darebbe una svolta nella tua vita, se continui a rimandare invece di agire e se continui a mollare dopo un pò stretto nella morsa dei dubbi e delle giustificazioni.

Anche le tue scappatoie mentali, quando ti dici che “non puoi” per questo e per quell’altro motivo, non sono opera tua, ma del capitano al comando della tua mente inconscia.

“Non posso farlo perché non ne sono capace” è una scappatoia mentale, ricordatelo quando, per l’ennesima volta deciderai di non fare o di rimandare.

Le scappatoie mentali sono scuse. Le scuse sono delle convinzioni.

Le convinzioni delimitano il tuo campo di azione, sono cioè quei pensieri, che radicati nella tua mente, ti indicano le strade percorribili.

Inconsciamente, ti muovi attraverso le tue convinzioni come se fossi all’interno di una galleria, riuscendo a scorgere solo la luce in fondo al tunnel.

Le Convinzioni sono “LORO”. < Mio figlio ci aveva visto bene, anche se lui si riferiva a realtà “aliene” >

Effettivamente, la realtà, tutta, è piena di possibilità e di opportunità, anche se tu ne vedi solo una porzione.

Questo perché subisci le limitazioni delle tue convinzioni.

Mi auguro che dopo questa lettura non voglia più definire le tue convinzioni come un qualcosa di inconscio, verso il quale non puoi farci nulla, ma come delle vere e proprie scuse o scappatoie mentali che puoi affrontare e vincere.

Le convinzioni non dovrebbero più esercitare potere su di te, in quanto non dovresti più identificarti con esse e, di conseguenza, non dovresti più identificarti con il tuo modello mentale. Non “sei” le tue convinzioni. Puoi molto di più.

Mi piace l’idea di trattare le convinzioni come scuse, perché mi ricorda una figura di spicco nel campo della crescita personale, Wayne Dyer, mio ispiratore, psicoterapeuta e autore di fama internazionale, scomparso anni fa, il quale affermava che “siamo tutti portatori sani di virus per la mente”, di “memi” mentali. 

Che cos’è il meme? Il meme è un gesto, è un’idea, una convinzione che viene trasmessa da una mente all’altra. La parola “meme” venne coniata dal biologo Richard Dawkins per indicare una entità di informazione, un comportamento replicabile e trasmissibile da individuo a individuo.

L’informazione diventa un “meme” quando la capacità di suscitare un’emozione è massima! Perciò, un meme è un’idea, una convinzione, una qualcosa in cui si crede e che non si mette in discussione facilmente.


Nei primi anni della nostra vita immagazziniamo un’infinita quantità di “memi” che, agendo come un virus, si diffondono con facilità da individuo a individuo.

I “memi” non sono provvisti di positività o negatività, la caratteristica che li contraddistingue è la velocità e la semplicità con cui si trasmettono da una mente ad un’altra, all’interno di un mondo di infinite informazioni.

In particolare, il meme ha la capacità di suscitare un’emozione, quindi si può affermare che l’informazione si definisca meme quando suscita una forte emozione.

E così, una volta installato un meme nella tua mente, esso sarà in grado di condizionare il tuo comportamento, anche in maniera impercettibile.

È possibile definire i memi come delle idee, delle credenze o degli atteggiamenti che, giunti a noi da generazioni passate, nel corso del tempo sono finiti per diventare le principali giustificazioni alle nostre incapacità.

Per fare un esempio immediato, l’idea di “non poter far nulla per cambiare le cose” o la convinzione di “non poter meritare una vita migliore” sono dei “memi” ben impiantati nel tuo subconscio che, silenziosamente, diventano parte integrante della tua personalità, impattandola definitivamente. 

Ecco un elenco di alcuni dei memi che hanno caratterizzato la mia vita:

  • “Non sarai mai felice in una relazione”,
  • “Il matrimonio ti toglie la libertà”,
  • “Meglio vivere giorno per giorno invece di costruire per il futuro”.

Sono state “LORO”, queste convinzioni a determinare la mia vita fino all’età di 32 anni.

Solo quando ho imparato a liberarmi dai miei blocchi emotivi e ad avere più fiducia in me stesso ho preso finalmente la decisione (definitiva) di costruire la mia vita da favola. Non ho più rimandato. E sono stato costante e coerente come non lo ero mai stato prima.

E pensare che mio figlio aveva già capito tutto all’età di 10 anni.
Ah…Oggi lui studia scienze politiche perché vuole intraprendere la carriera politica.. ahahah ahahah… ha deciso di stare dalla LORO parte!

Ps: Indecisione, Procrastinazione, Incostanza rappresentano i tuoi principali ostacoli alla realizzazione di ciò che desideri.
Sono i tentacoli della piovra che sta inabissando i tuoi sogni.  Impara come liberartene definitivamente prima che sia troppo tardi.

Partecipa all’incontro “Come non rimandare le tue decisioni ed essere costante nelle tue azioni”

Dario Perlangeli

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