Ti muovi in un’area di cose conosciute; ed è come se – in quest’area – indossassi pantofole e tuta.  

Quest’area contenitore include tutto quello che sei stato e sei, tutto ciò che rappresenta le tue certezze e che, in una maniera o nell’altra, finora ti ha fatto sopravvivere. ​

Sei sopravvissuto, quindi per la tua mente questo significa che, malgrado dentro ci siano cose negative e cose positive, “il box” ti protegge, ti fa sentire sereno e…giustifica le tue paure e le tue incapacità. 

Questa zona nella quale ti muovi con sicurezza e disinvoltura è la tua zona di comfort: ti senti a tuo agio, ti senti sicuro e protetto. 

La domanda però è: dove sono i tuoi obiettivi?

I tuoi obiettivi sono fuori dalla zona di comfort, perché se fossero dentro avresti già quello che vuoi. È così?

Quando ti proponi un nuovo obiettivo, la tua mente fa un gioco strano, quasi perverso (ahimè, è così per tutti!).

Nel momento in cui tenti di uscire dal box per andare a prenderti quello che vuoi, ti fa sentire così a disagio, ma così a disagio che vuoi immediatamente rientrare.

Quando tenti di andare verso quello che non conosci, c’è una parte di te che come un elastico tende immediatamente a richiamarti nella tua zona di comfort.

La nostra mente preferisce rimanere nel dolore e sentirsi sicura piuttosto che andare verso la gioia e sentirsi insicura. 

Noi funzioniamo così. Cosa fare allora? Come puoi garantirti il vero cambiamento?

A volte è necessario accettare e accogliere lo “scomfort”, il disagio, è necessario sentire la tensione interiore, sentire il cambiamento. 

Se continui a vivere nella tua zona di comfort, continuerai a fare le stesse cose, ad avere gli stessi pensieri, ad avere le stesse reazioni con gli altri, e di fatto continueranno ad accaderti le stesse cose. 

La zona di comfort ti costringe a vivere di abitudini così rigide, così rigidamente radicate e fissate da rendere impossibile il cambiamento. 

Credi di non farcela? 
Credi di non avere abbastanza tempo? 
Credi di non avere abbastanza energie? 
Credi di non avere abbastanza possibilità? 

Se assecondi queste scuse, rimarrai per sempre nel box. 

Se invece accetti il disagio, il disagio pian piano tende a scomparire e diventa agio e quando diventa agio tu sarai cresciuto. 

La zona di comfort comincia ad espandersi, ad espandersi, ad espandersi, fino a includere i tuoi obiettivi e poi, ancora oltre, la tua stessa felicità.

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