Oggi ho una splendida moglie e tre figli adorabili, ho un lavoro che amo, ho tanti amici, sono in salute, guadagno bene. Quello che forse non sai, è che:
“A 30 anni, il mio essere stracolmo di autostima mi aveva messo di fronte a una dura realtà: stavo fallendo”.
Ho dovuto toccare più volte il fondo e confrontarmi con tutti i miei demoni prima di risorgere come un’araba fenice…
Mentre scrivo sono ancora sotto le coperte e sono già le 10:30. Mi godo questo tepore mentre fuori fa freddo!
È un buon momento per riflettere… mi sono detto.
Ci sono tre parole e dodici lettere che occupano il mio lobo frontale da alcuni anni a questa parte: Vita da favola.
È diventato il mio mantra, il mio Focus principale, il mio intento fondamentale.
Ho cominciato a riconoscere le false percezioni dalla verità assoluta e gradualmente ho avviato la mia marcia verso un livello di Consapevolezza sempre più grande.
In questo momento mi rendo conto di quanto sia complicato descrivere in maniera semplice questi concetti.
Io vivo già una vita da favola, ho una splendida moglie e 3 figli adorabili, ho un lavoro che amo, ho tanti amici, sono in salute, guadagno bene. Non è già questa una vita da favola? Certo che lo è. E sono profondamente grato per aver ottenuto questi doni.
E allora perché queste 3 parole e 12 lettere continuano ad essere al centro dei miei pensieri? Per farlo, ho bisogno di raccontarti la mia storia.
Ho trascorso periodi molto grigi e direi anche molto bui, nella mia vita. Intorno ai 30 anni, l’impeto e la forza del mio essere potente, ribelle e stracolmo di autostima straripava gli argini e mi rendeva consapevole di una cruda realtà: stavo fallendo.
Fallivano i miei tentativi di riuscire, di sfondare, di diventare ricco, di farmi una famiglia e godere dell’amore dei miei figli…
Fallivano miseramente i miei sogni di felicità.
All’età di 30 anni avevo già da otto “osato” più volte, ero stato venditore per un gruppo di compagnie assicurative e anche imprenditore di un’azienda manifatturiera. Tutte queste attività, pur avendomi dato tanto, mi avevano ridotto sul lastrico.
E non parlo solo di soldi.
Sapevo che dovevo fare qualcosa per tirarmi su, ma mi frenavano i sensi di colpa, la paura di affrontare il fallimento, il terrore del giudizio degli altri.
Con due figli lontani da me, una separazione alle spalle e senza una lira in tasca, mi rintanavo sotto un plaid, sul divano davanti alla TV in un’overdose di film e cartoni.
Questa era la mia serata “tipo”.
Con alcuni film empatizzavo particolarmente.
Mi strappavano delle lacrime che puntualmente troncavo sul nascere…
Potevo permettermi al massimo di avere gli occhi lucidi.
Piangere no. Per piangere devi avere almeno una spalla.
E io non ce l’ho mai avuta.
Beh, qualcuna sì, ma comunque non avrei regalato un altro dispiacere a mia madre che già sentiva la mia sofferenza. E nello stesso tempo la vergogna mi avrebbe impedito di confessare il mio “fallimento” anche al mio migliore amico.
Allora mi rinchiudevo nella mia caverna e andavo in letargo a cercare di “guarirmi” le ferite… per poi ripartire ancora più agguerrito di prima.
Proprio così, ripartivo!
Ma come ripartivo? Come al solito…
In una modalità “sopravvivenza” nella quale rabbia e paura ti privano del 50% dell’intelligenza e della lucidità di cui invece avresti bisogno più che mai per svoltare.
Quando è così… non cerchi di ripartire dal primo mattone. Vuoi costruire tutta la casa in un solo giorno.
Allora salti i passaggi, cerchi le scorciatoie e sottovaluti l’importanza delle fondamenta.
Sei poi sei ottimista fino al midollo, al limite del patologico, come lo ero io, tratti con superficialità tutto ciò a cui dovresti dare importanza e sottovaluti quello che dovresti fare perché hai la tendenza ad evitare ciò che non ti piace o è scomodo, e a fare quello che ti piace più fare e che ti da più adrenalina.
È così che ho iniziato a studiare la crescita personale e a partecipare ai corsi offerti dai vari “guru” sul mercato, splendidi superman in giacca e cravatta che sembravano ottenere tutto quello che io desideravo. Soldi, successo, potere personale.
E cosa ti da più adrenalina del risultato finale?
Immagini l’obiettivo già realizzato e ti ecciti, trascurando e sottovalutando i dettagli e i passaggi fondamentali che ti porteranno a raggiungere quei risultati.
Ti fai affascinare da coloro che ce l’hanno fatta.
Ti innamori del risultato pretendendo di raggiungerlo saltando l’intero processo.
La conseguenza era sotto i miei occhi, i miei castelli mentali venivano costruiti sulla sabbia e puntualmente crollava ogni mio buon proposito di riscatto.
Eppure, non c’è limite al peggio. Quando tutto va storto sei sulla frequenza migliore per stare peggio, si sa….
Ad un certo punto mi sono ritrovato completamente solo, senza i miei figli, senza soldi e senza un lavoro.
Potrei dire che mi ero perso completamente perché sono convinto che chiunque altro lo penserebbe ma, fortunatamente, non è stato così.
Avevo una voce che dall’interno mi diceva 2 frasi.
La prima: “Non puoi permetterti il lusso di fermarti” mi ricordava che non avrei potuto fermarmi a lamentarmi perché sarebbe stato un lusso che non avrei potuto permettermi, vista la situazione.
La seconda: “Ce la farai”, che mi faceva guardare al futuro con la speranza di riuscire a svoltare.
“Ce la farai”, mi dicevo – Te lo meriti”. E ho ricominciato.
Questa volta ho lavorato su due fronti: il primo era quello dei piccoli risultati quotidiani che mi garantissero il sostentamento e una vita dignitosa. Il secondo è stato quello di lavorare su me stesso e qui c’è stata la vera svolta.
Se dovessi dare una priorità ai 3 principi fondamentali che ho interiorizzato per realizzare il mio cambiamento li elencherei in quest’ordine :
- Non giudicare, ognuno di noi fa quello che può con le informazioni che ha.
- Espandi il tuo livello di accettazione delle cose che desideri.
- Sii calmo.
Oggi potrei fare un elenco molto più lungo. Ma all’epoca a me sono bastati questi per ricominciare a vivere.
Attraverso lo studio e l’esercizio quotidiano, ho sviluppato queste tre capacità, questi tre potenziali con i quali ho ricominciato a costruire le mie relazioni, stavolta basate sulla comprensione, sulla reciprocità, sull’ascolto, sulla gratitudine, sull’amore.
Ho cominciato a costruire i modelli mentali per realizzare i miei obiettivi e ho affinato l’attitudine a creare intenzionalmente la realtà che desideravo.
Quanto ci ho messo?
Tanto… poco… chi può dirlo? Ci sono persone che soffrono per una vita intera senza mai comprendere come sviluppare le dinamiche mentali del successo.
Io ci ho impiegato almeno sette anni. Ho girovagato in cerca di informazioni, di risposte. Ho intervistato autori, relatori, formatori, coach in giro per il mondo.
Ognuno di loro mi ha dato qualcosa. Ma nessuno mi ha dato un metodo Eppure, sai cosa succede se non hai un metodo da seguire passo passo? Ti perdi per strada.
Quando qualcosa funziona non sai esattamente cosa è stato e viceversa, quando non stai bene, non riesci a individuare cosa non stia funzionando. Il risultato? Cominci a dubitare di ciò che stai facendo, del mentore, di te. Giri a vuoto. Disperdi tempo e denaro alla ricerca della risposta giusta. Così è stato per me.
Era questo quello che mancava. Un metodo che giorno dopo giorno potesse aiutarmi a non buttare via il mio tempo e iniziare finalmente a vivere la vita che desideravo e ottenere il successo che meritavo.
Ho studiato la fisica quantistica applicata alle dinamiche comportamentali e le ho integrato nella costruzione di un mio metodo personale.
Ho seguito Anthony Robbins il “migliore coach al mondo” e centinai dai altri autori e migliaia di letture da non riuscire più a contenerle in casa.
Sono stato studente della scuola di Ramtha dove ho avuto modo di vedere all’opera Joe Dispenza, l’autore di “Evolvi il tuo cervello” e li ho rinforzato alcune discipline della meccanica quantistica che oggi utilizzo nei miei percorsi avanzati. Per la prima volta avevo la netta sensazione di essere sulla buona strada. Dopo il primo passo, c’era il secondo, poi il terzo…e così via. Il Metodo mi dava sicurezza e fiducia.
Mi guardavo indietro e riconoscevo la strada che avevo fatto e i progressi che stavo ottenendo. Guardavo avanti e sapevo che continuando a seguire quel Metodo, avrei continuato a raggiungere altri risultati.
Ho rimesso la mia vita in carreggiata, recuperato il rapporto con i miei figli (oggi siamo uniti più che mai), iniziato a guadagnare più di quanto avessi mai fatto prima. E poi ho incontrato Cristina, insieme abbiamo Viola, una splendida bimba di 4 anni. Ecco perché la mia è già una vita da favola. Dario cosa vuoi per te ora? Non ti basta tutto questo? No, non mi bastava… Se il Metodo aveva funzionato per me, perché non dare a tutti la possibilità di dare alla propria vita una svolta decisiva (e duratura) a chiunque ne abbia bisogno? A chiunque, come me, abbia toccato il fondo e senta di vivere una vita che non lo rende felice e che non gli da quello che merita?
Con Cristina, mia moglie, abbiamo messo appunto un programma per imparare a realizzare i propri obiettivi e a godere di ciò che si ottiene. È così che è nato Il Metodo INCIMA, è un programma passo passo per imparare a gestire gli stati d’animo, creare una psicologia robusta e divenire emotivamente indipendenti.
Non è stato facile. Siamo stati attaccati prima dagli psicologi. Ma noi abbiamo sempre tenuto a chiarire il Metodo INCIMA non è per chi ha bisogno di uno psicologo! Chi viene da noi vuole realizzare i propri obiettivi e godersi la vita. Vuole avere una crescita personale che gli permetta di sfruttare le proprie competenze, sono in tanti i professionisti o imprenditori che fanno fatica a “valorizzarsi” pur avendo competenze tecniche straordinarie. Il nostro è un approccio più pragmatico.
Chi viene da noi vuole migliorare la qualità delle proprie relazioni. Vuole essere felice.
Se avessi incontrato il Metodo INCIMA tanti anni fa, non avrei buttato via sette anni per costruire la mia vita da favola.
Siamo stati attaccati dai vari “guru” della formazione. Non ho niente contro di loro, sono persone preparate e molto carismatiche, ma c’è una piccola differenza per te se decidi di partecipare ai loro corsi.
Sei un numero in mezzo a centinaia di altre persone. La tua felicità è il tuo obiettivo più importante. Nel momento in cui decidi di abbracciare (e acquistare) un percorso di crescita personale, già sogni ad occhi aperti i risultati e la soddisfazione che proverai quando riuscirai finalmente a diventare la persona che hai sempre desiderato essere. Ma per un Guru della formazione tu sei solo un piccolo numero tra i tanti. Ecco Non ci sono coaching faccia a faccia, né alcun supporto personalizzato. Non c’è un metodo pratico e step by step da applicare ogni giorno e dopo l’evento (molto costoso), la carica motivazionale scende in picchiata.
E questa la caratteristica che rende il Metodo INCIMA tanto efficace quanto diverso tutti gli altri. Ottenere un vero cambiamento richiede tempo, costanza, fatica, un percorso passo passo, giorno dopo giorno, con un “allenatore” sempre al tuo fianco.
Ormai sono ormai centinaia le persone che lo hanno provato.
Leggi le storie di Giuseppe, Valeria, Giovanni, Claudio, Silvio, Raffaele, Maria Teresa e di tutti gli altri nella sezione Testimonianze.
Ti farai un’idea concreta di come loro siano riusciti a dare una svolta definitiva alla propria vita e cambiare completamente il corso del proprio destino.
Se mi stai leggendo è perché hai un sogno da realizzare, hai delle aspirazioni, vuoi riscattarti di tanti episodi in cui hai fallito, vuoi recuperare degli anni perduti, vuoi guarire qualcosa di importante nelle tue relazioni, vuoi godere della tua realizzazione personale e professionale.
Che tu mi segua da molto tempo o da pochissimo, sappi che ci metterò tutta la mia energia, la mia conoscenza, la mia esperienza.
Anche se non ti conosco ti prometto che contribuirò a regalarti una Vita da Favola. Voglio leggere un’altra storia sul mio blog. E questa sarà la tua favola.