Per anni, Indecisione, Procrastinazione, Incostanza hanno letteralmente annientato ogni mio Desiderio.

Sono sempre stato velocissimo nel decidere di proseguire gli obiettivi che mi hanno maggiormente interessato o eccitato.

Nello stesso tempo, ho rimandato le mie decisioni quando c’era da faticare.

Tuttavia, anche dopo aver deciso, ho spesso mollato perché avevo preso la decisione sbagliata o, peggio, pur avendo preso la decisione migliore, la mia Incostanza mi ha gradualmente portato a desistere.

Il mio difetto non è tanto comune ma negli anni mi sono accorto che molte altre persone hanno sofferto e soffrono ancora del mio tipo di “Rimandite” o di Incostanza Cronica.

Eppure, ironia della sorte, mi sono sempre considerato un decisionista. Uno che faceva presto a scegliere da che parte stare.

Troppo presto !

Talmente presto da arrivare a conclusioni affrettate.

Lo dico da sempre, anzi, lo dico da quando me ne sono reso conto: il mio proverbiale ottimismo e la mia superpositività sono state le miei principali fonti di sofferenza.

Ho sempre preferito il piacere immediato al piacere a lungo termine e duraturo. Ho preferito la gallina oggi invece che l’uovo domani, per intenderci, e questo mi ha portato spesso a rimandare tutto ciò che era necessario fare per costruire qualcosa di importante e duraturo.

E anche quando decidevo di “investire” nel presente per il domani, il mio bisogno di provare piacere immediato e la scarsa propensione al “sacrificio”, mi hanno portato ad essere incostante e a tradire sistematicamente gli impegni presi con me stesso.

ERO UN CENTOMETRISTA ISCRITTO AD UNA MARATONA.
UN FALLIMENTO TOTALE. 

Cosa mi mancava? Mi mancava la pazienza.

Volevo tutto e subito.

Se non hai la pazienza di costruire con serenità, passo dopo passo, accumuli sconfitte, delusioni e rabbia e questo ti rende ancora meno paziente.

Non sei più disposto a rimandare. Hai ancora più fretta di recuperare il tempo perduto.

E allora, ti butti in qualsiasi relazione o accetti qualsiasi opportunità e speri che sia quella giusta. 

Era quello che mi accadeva a causa del mio ottimismo. I più razionali, realisti o perfezionisti, diventano ancora più rigidi. Sono ancora più indecisi, rimandano in attesa dell’occasione perfetta.

Fino a ricadere nella “tempesta” perfetta.

Pretendi di costruire in pochi mesi, quello che non sei riuscito a costruire in 20 anni.
Ma presto o tardi ti accorgi che devi fermarti e agire con calma. Con pazienza. E fare quello che avresti dovuto fare prima, un passo per volta.

SOLO, TE NE ACCORGI QUANDO SONO ORMAI PASSATI 20 ANNI.

Sei devastato dentro e non hai via d’uscita e allora devi anche ritenerti fortunato di averlo capito in tempo. Perchè a volte si raggiunge il punto di non ritorno e non si può più tornare indietro.

Ti è mai successo? 

A me diverse volte. All’università ad esempio. La mia incostanza, il non aver deciso veramente e la fretta di realizzare subito i guadagni per andare avanti, mi hanno portato a mollare.

Posso imputare questa scelta alle mie condizioni familiari che mi hanno indotto a cercarmi da lavorare. Ma non è così. È una storia che mi sono raccontato per lungo tempo. Troppo tempo.

Indecisione, Procrastinazione e Incostanza mi hanno accompagnato per anni. Almeno fino a 20 anni fa.

Si può tornare indietro certo, ma oggi il mio lavoro mi porta già a studiare per 2-3 ore al giorno tutti i giorni.

Poi ci sono gli impegni nello sviluppo della mia impresa, nella crescita di 3 figli, il piacere di godere delle mie passioni, i viaggi ecc…

Non è facile recuperare quando sei così in ritardo, non credi?
Dipende da me certo, dipende sempre da ognuno di noi ….ma…
Ci sono sempre dei “ma” che giustificano le nostre scelte.

Penso a chi oggi ha difficoltà nelle relazioni e un giorno non potrà più avere figli, o a chi ha trattato con troppa superficialità il suo corpo e la sua alimentazione e si ammala più o meno irreversibilmente.

O a chi ha una situazione economica ormai irrecuperabile. O a chi ha letteralmente bruciato i rapporti con le persone care e non può più recuperarle.

Nella vita, il crollo può arrivare in vari ambiti. Decine e decine di decisioni non prese, di azioni rimandate, e l’incapacità di agire con costanza, si possono pagare con un crollo fisico, emotivo, economico …

Io ne ho avuti diversi, di crolli. A 30 anni mi sembrava di aver vissuto per 60 e di aver fatto danni per 90.

A questo punto della mia vita è intervenuto il mio straordinario ottimismo e la mia grande fiducia.Questa volta in modo provvidenziale e costruttivo.

Ho trovato la forza di reagire e di non rimandare più la decisione più importante e soprattutto, dopo averla presa, di agire con metodo e costanza fino al raggiungimento del risultato auspicato: ho intrapreso il mio cammino di crescita personale.

Ho imparato a calmarmi, a darmi tempo, ad avere più fiducia, a non stressarmi, a trasformare l’ansia da risultato in energia e motivazione, ad essere coerente con le decisioni prese e quindi ad agire con metodo e costanza. 

Faccio un salto di 20 anni. Oggi ne ho 50. Sebbene non si finisca mai di migliorare, oggi posso dire di aver costruito la mia vita da favola in almeno 5 delle 6 aree che ritengo prioritarie nella vita di ognuno: Consapevolezza delle proprie capacità, famiglia, lavoro, tempo libero (passioni), situazione economica.

Mi mancava l’ambito “salute”.

Ho sempre rimandato la decisione di dedicarmi con metodo e costanza al mio corpo. E l’anno scorso ho avuto un problemino di una certa importanza e sinceramente ho avuto un po’ paura.

Purtroppo, spesso è così: la motivazione si trova per evitare il dolore invece che per andare verso il piacere. E cominci ad apprezzare qualcosa solo quando stai per perderla.

Succede anche a te?

Messo alle spalle l’imprevisto, ho finalmente preso la decisione di dedicarmi ad un’alimentazione ancor più salutare, che in realtà “cozza” con il mio nuovo hobby del barbecue 😃..ma ho comunque cominciato.

Ho cominciato a fare attività fisica regolarmente e ho finalmente deciso di fare “Gyrotonic” con il mio grande maestro e amico Christian Bevilacqua.

Ecco, che entrano in gioco ancora una volta i 3 ingranaggi principali del successo:

Decidere, Agire subito, ed essere costanti.

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