Quando ho compreso che il “sapere” era diventato una delle cause principali della mia stagnazione, ho deciso di chiedere l’aiuto di un coach.

Mi sono avvicinata al Metodo INCIMA con il timore di non trovare nulla di nuovo, ma al primo incontro con Cristina ho sentito che sarei dovuta andare oltre i miei pregiudizi e il mio passato.

La curiosità e la voglia di mettermi in gioco hanno avuto la meglio sul mio scetticismo e sulla paura che anche questo percorso sarebbe potuto diventare l’ennesimo fallimento.

Stavo iniziando a rendermi veramente conto del fatto che continuavo a commettere sempre gli stessi errori, a vorticare nei soliti circoli viziosi, a mollare tutti i miei progetti per l’ennesima volta.

Ho dedicato gli ultimi 10 anni della mia vita ad acquisire conoscenze di natura “psicologica”, per conoscermi meglio e diventare più efficace nella realizzazione dei miei obiettivi.

Dopo la laurea in psicologia, ho collezionato vari corsi di crescita personale e, a un certo punto, mi sono accorta che stavo immagazzinando informazioni su informazioni, in modo quasi ossessivo, senza ottenere nessun risultato stabile.

Avere tanta conoscenza che poi non si traduceva in pratica era diventato davvero frustrante.

Ero sempre più confusa.


All’apparenza nessuno lo avrebbe mai detto, ma dentro di me c’era il caos!
Facevo un passo avanti e due indietro.

Ero schiacciata dai doveri, mi riempivo di cose da fare… FARE, FARE, FARE! Senza mai essere soddisfatta di
nulla.

Un continuo affanno!

E poi sempre quest’ansia di non riuscire a fare tutto in tempo… una continua corsa…
Ma dove stavo andando?!?

All’ennesimo tentativo di fuga davanti a un’importante decisione da prendere a livello professionale, ho deciso che questa volta non sarei scappata!

Ho capito che stavo per commettere il solito errore: mollare!

Ma questa volta non volevo farlo, non volevo perdere tutto quello che stavo costruendo, con tanto impegno e passione… Eppure stavo di nuovo per “mandare tutto all’aria”.

Allora mi sono fermata e ho detto: “dove sto sbagliando? Cos’è che non sto vedendo?”

E questa volta ho sfruttato quella situazione per guardarmi dentro, per capire cosa mi stesse succedendo,
cosa davvero mi stesse bloccando…

Cos’era che non mi faceva più dormire la notte?

Avevo tante cose in mente e non sapevo da dove iniziare. Così ho iniziato dal primo passo: chiedere aiuto! Per la prima volta in vita mia iniziava a vacillare l’idea di poter fare tutto da sola.

Non era facile per me accettarlo. Eppure era paradossale: aiutavo gli altri (per professione), ma io non mi ero mai fatta aiutare da nessuno!

Ho capito che era il momento di affidarmi a qualcuno. E di darmi una vera possibilità!

E mentre prendevo atto di tutto questo, una sera, navigando sul web, la mia attenzione venne attirata dalla presentazione di una conferenza che si sarebbe tenuta a Bari la sera successiva.
Non so esattamente perché, ma ho sentito la spinta ad andare.

Non conoscevo questo Metodo INCIMA, non conoscevo Dario e Cristina, ma sentivo di dover partecipare!

Mi sono detta: “tanto, male che vada, è l’ennesima conferenza a cui partecipo… una in più, una in meno, male non fa!”.

Non nascondo il mio iniziale scetticismo: “sarà una delle solite… cose già sentite… la solita trovata commerciale…”.

Dico la verità, per buona parte della conferenza, ho pensato: “vabbè, questo già lo so… questo pure…”.

Ma quello di cui mi stavo rendendo conto è che sapere non è saper fare e, soprattutto, non è saper essere!

Bastava guardare i risultati! “Sono soddisfatta di me e della mia vita?”, no!

E allora devo accettare che sto sbagliando qualcosa.

E che magari c’è qualcuno che ci è riuscito, lo ha fatto prima di me e posso prendere come esempio.

Vado alla conferenza… “Come ottenere ciò che vuoi… e godere di ciò che hai”…

La prima parte l’ho sentita infinite volte… la seconda destava il mio interesse… dato che, pur avendo ottenuto grandi risultati nella vita, non mi godevo quasi nulla.

Un’altra cosa che mi è piaciuta molto è stato il concetto di facilità, che ben contraddiceva la mia convinzione che per ottenere il successo bisogna per forza fare grandi sforzi, rinunce e sacrifici… della serie “le cose (belle) te le devi sudare… devi soffrire, se no non hanno valore… non te lo sei meritato!”. Quindi l’idea di non dover più raggiungere i miei obiettivi con l’affanno mi stuzzicava!

Loro non mi sembravano i soliti coach…
Non si parlava tanto di obiettivi, quanto di identità… dell’essere… prima che del fare.

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Questo ha catturato la mia attenzione. Sapevo benissimo che per attuare un vero cambiamento bisogna partire da lì!
E poi qualche accenno alle neuroscienze…

“Beh, mi sembrano preparati!” mi sono detta. E dopo un’iniziale titubanza, ho deciso di partecipare al primo incontro con Cristina.

“Una chiacchierata con un coach male non mi può fare!”.

Ciò che mi ha spinto ad andare oltre la conferenza è stata la mia percezione della loro coerenza!
Si vedeva che c’era congruenza tra quello che dicevano e quello che facevano e soprattutto con quello che erano.

E non mi sbagliavo!

In fondo io era arrivata lì proprio perché non mi sentivo coerente con me stessa: avvertivo una discrepanza tra quello che ero e quello che facevo.

Tra il dentro e il fuori.

Vivevo (senza esserne pienamente consapevole) nell’insicurezza, nella sfiducia, nell’impotenza.

Quel che mi era evidente è che spesso ero dominata dalla rabbia e dall’insoddisfazione cronica.

Vivevo un costante senso di fallimento…
Accompagnato dalla paura di non riuscire, di fallire di nuovo, di non essere all’altezza, di non essere costante, di rimanere delusa…

Un’ angoscia di fondo… Questo c’era dietro a quella che appariva una persona molto forte e sicura di sé. Mi definivano “tosta” e per certi aspetti ero davvero così…

Ma dentro vivevo un senso di oppressione, che portava a una continua tensione (fisica ed emotiva).

Volevo fare qualcosa… ero sempre alla continua ricerca della risposta, della soluzione…

É come quando sai che puoi liberarti, ma non sai cosa e come fare e a chi chiedere. O, peggio, hai tanti strumenti ma non sai come usarli.

Provi a fare qualcosa, ma non funziona… e torni in prigione! Più rassegnata di prima. Così è stato, per anni!

Una profonda inquietudine.

Ogni volta che pensavo al futuro, ecco che apparivano le immagini del passato e la giostra ripartiva…

“Tanto è inutile…”, “Troppo bello per essere vero…”, “Non è per me…”.

Tutte convinzioni che giravano come un disco rotto nella mia testa (che io ne fossi consapevole o meno)…
Unite a quell’esagerato senso del dovere e del sacrificio…

Il mix perfetto di ingredienti per la RICETTA DELL’INFELICITA’!

Anche questa volta stavo per cascare nella trappola del “tanto sarà come tutte le altre volte…”.

Allo stesso tempo volevo far emergere quel potenziale sepolto dalle paure e dai fallimenti del passato. Non ho mai smesso di credere che ci fosse…

Non mi sono mai arresa all’idea che la vita fosse “tutta lì” e che io fossi “solo questo”!

Visto che lì dov’ero sapevo già come si stava, valeva provare a fare qualcosa di diverso.

Così ho deciso di prendere un primo appuntamento, una consulenza personale. Il desiderio iniziale era quello di volere… Innanzitutto capire cosa volevo davvero!

Quindi fare chiarezza nella mia vita.

Dal primo incontro con Cristina è venuto fuori tutto il caos che avevo dentro…

“Subisco me stessa, nel senso che mi lascio schiacciare dallo sconforto, dalla negatività, dall’incertezza.
Subisco il passato.” Queste le mie parole.

Ho preso atto del fatto che se non avessi fatto qualcosa avrei continuato a ritrovarmi nelle stesse
situazioni, in preda ai ricorrenti schemi mentali… a vita!!!

E io una vita in balia dell’indecisione, dell’instabilità, del “non so casa voglio” non la volevo più!

Da lì la decisione di fare concretamente qualcosa… di diverso!

Sapevo che la parola chiave per vivere bene è “equilibrio” e sentivo che era quello che mi stava mancando!

Sentivo un fuoco dentro… Mi sentivo come un vulcano inesploso…

Tutta quella energia, che mettevo in tutto quel fare, in tutto quel conoscere… poi mi si ritorceva contro causando la mia frustrazione.
Questa volta, prima di incamminarmi e poi tirare il freno a mano a metà strada, avevo bisogno di avere ben chiara la direzione!

Avere una direzione stabile era proprio quello che mi mancava. Avevo perso la strada… mi ero persa!

Sentivo di essere una persona potenzialmente capace, in gamba, che aveva molto da dare… ma che si stava facendo condizionare dal passato, dalle abitudini, dai dubbi, dalle paure, dalla convinzione di non farcela, di non poter poi essere tanto diversa da come ero… ero bloccata!

“Penso che mi manchi una visione… di cosa voglio diventare… penso che tutto il resto sia una conseguenza.”

Questo era il mio punto di partenza.

Dopo il primo incontro con Cristina, avevo definito delle cose:

volevo liberarmi di tutto ciò che mi appesantiva (sia a livello fisico che mentale) e capire quello che davvero per me fosse importante e poi proseguire in quella direzione, senza più dubbi, ma con convinzione, gioia, serenità, fiducia e divertimento.

Raggiungere i miei obiettivi più alti e godermi i risultati. Godermi la vita.

Ero spinta da un forte desiderio di equilibrio e di pace interiore… e dalla voglia di depositare le armi perché stanca di lottare costantemente per ogni cosa… soprattutto contro me stessa.

VOLEVO LA PACE! FINE DELLA GUERRA!!

Volevo uscire finalmente da quella prigione nella quale mi ci ero rinchiusa da sola! 

Volevo essere libera di scegliere come comportarmi anziché reagire alle situazioni in modo automatico…

Libera dai condizionamenti del passato… che erano sempre lì ogni qualvolta mi balenava l’idea di un nuovo progetto, dal più piccolo al più grande… libera dai continui auto-sabotaggi!!

Alla fine ho dato ascolto a quella vocina che mi diceva che questa volta sarebbe stato diverso e che valeva la pena darmi un’altra vera possibilità!

Era ora di dare una svolta… non sapevo come, ma sapevo che era necessario!! Ho così deciso di intraprendere questo percorso…

A volte basta qualcuno che creda in te, ancor prima di te… perché vede quello che sei oltre le tue paure, i tuoi schemi, le tue abitudini… che veda il tuo vero potenziale! É quello che Dario e Cristina hanno fatto.

Loro ti tendono la mano, ma il passo per afferrarla puoi farlo solo tu.

Bisogna affidarsi. Questa forse per me è stata la sfida più grande!

Il resto è solo questione di seguire delle procedure, mettere in pratica quello che, con semplicità e passo passo, c’è da fare… e se lo fai il risultato è garantito! 

Un metodo ben strutturato, un vero e proprio percorso dunque, non il solito corso.

Semplice quanto potente ed efficace. Unico, direi!

I weekend dal vivo sono stati a dir poco fantastici… un’energia particolare… dove si creano dei legami molto intensi… ognuno tifa per l’altro… ognuno lascia un’impronta…

In quei giorni ho aperto il mio cuore… Mi sono sbloccata.

Il vero lavoro però, quello che porta a risultati duraturi, lo fai tutti i giorni… É UN PROCESSO… altrimenti
sarebbe il solito seminario “motivazionale”!

Certo, per una razionale come me è stato fondamentale avere una buona teoria che mi facesse capire a cosa servono gli esercizi… altrimenti non mi sarei mossa di un centimetro.

Ma la vera differenza la fanno il training quotidiano (comodamente a casa) e le sessioni di coaching individuali.

Si è davvero seguiti passo passo e in modo costante.

Come in tutto ci vuole allenamento. Non sapremmo nemmeno camminare se così non fosse!
Ecco, con questo Metodo è come se imparassi a camminare, con il supporto iniziale di una guida, che ti aiuta ad alzarti quando cadi.

Fin quando non sei ormai in grado di camminare da solo…

Per me, che avevo la testa piena di informazioni e la scrivania piena di libri riguardo alla crescita personale e non solo, la cosa che mi ha aiutato di più (oltre all’essere seguita in modo costante) è stato il fatto di recidere tutto il resto e concentrarmi solo su una cosa, un buon metodo… e nient’altro.

Ho deciso di farlo, di affidarmi e di seguire le procedure, senza metterle in discussione, senza trovare “il pelo nell’uovo”.

Sapevo benissimo che anche quello sarebbe stato un modo per evitare il cambiamento e rimanere nella famosa zona di comfort, per paura dell’ignoto.

Ma se l’ignoto viene riempito da una bella favola, non c’è più niente di cui aver paura. E io, fino a poco tempo fa, la parola favola non la riuscivo nemmeno a pronunciare!

Questa era un’altra delle mie difficoltà: sognare!

E poi inutile nascondere la paura di rimanere delusa, che si insinuava tra un “questa è la volta buona” e un ” sarà come tutte le altre volte”.

Ma questa volta ero intenzionata a mettercela tutta!

Ho dato retta alle parole di Dario: ” è arrivato il tuo momento ”.

E ho deciso che arrivasse davvero…

A distanza di non molto tempo ho ottenuto già i miei bei risultati. Innanzitutto è cambiato il mio atteggiamento verso me stessa e verso la vita. Sto sviluppando la vera sicurezza in me.

E sta crescendo la mia forza interiore, quella che mi permette di rialzarmi quando cado… perché le “cadute” ci sono e ci saranno, ma le vivo diversamente e mi alzo velocemente… ora non rimango lì a scavare il fosso… e la fossa!!

Anzi, da ogni difficoltà colgo l’opportunità di crescita.

Ho smesso di sentirmi in dovere di dimostrare sempre qualcosa… non ne ho più bisogno perché ora so qual è il mio valore! Mi sono liberata dalle zavorre, dal senso di colpa, dal senso del dovere schiacciante. Mi sento più serena, non mi faccio più trasportare dalle reazioni istintive, guidate da certi tipi di emozioni.

Sto raggiungendo, con i rispettivi tempi, tutto quello che desideravo.

Certo, alcuni risultati non sono immediati, ma ora so che è solo questione di tempo… e fiducia! Ottengo più risultati di prima, ma senza sforzo, lotta, ansia… Con impegno e costanza, sì, ma non con fatica… perché tutto quello che faccio ora è in linea con quello che voglio davvero… e che finalmente si allinea con quello che sono.

Che non è più frutto del mio passato, ma lo scelgo io ogni giorno.

E i risultati iniziano a prendere forma… dentro e fuori!

Ho messo insieme i pezzi del puzzle.

Sto, piano piano, riacquisendo quella tanto desiderata pace interiore.

E, cosa fondamentale, l’AMORE PER ME STESSA!

Tutto parte da lì!

Una delle più grandi conquiste è stata imparare ad ascoltarmi veramente, ad accettare tutte le mie emozioni e le mie paure, a parlarci con esse, quindi a parlarmi in modo diverso. E questo si ripercuote anche nel rapporto con gli altri.

É un cammino… alla conquista di sé, prima di ogni altra cosa. Sono fermamente convinta che non ci sia cambiamento duraturo se non si parte da qui. E ora tutto sta andando nella direzione che ho scelto… La strada è lunga, ma ora la conosco. I problemi nella vita ci saranno sempre, ma si diventa più forti di loro.

Non è la vita che cambia, ma cambia il tuo atteggiamento nei confronti della vita. E quello fa tutta la differenza! Io ho finalmente visto la mia luce e sono pronta a portare questa luce dove c’è il buio…

E, a proposito di luce, alcune persone che non mi vedevano da un po’ di tempo mi hanno detto: “Teresa, che hai fatto? Hai una luce diversa!”. Oltre a “sei dimagrita!” cosa che fa sempre piacere sentirsi dire!!

Addirittura qualcuno ha detto: “ sei più alta!” (tipo i parenti che vengono ogni estate e puntualmente ti dicono che sei cresciuta!!).

Scherzi a parte, nonostante le evidenze, a volte ancora sono incredula e mi chiedo: “ma è possibile?”.

Davvero posso essere diversa e vivere una vita alle mie condizioni? É possibile che sia successo in poco meno di tre mesi?

Ogni tanto il passato ci prova, eh! Ma è tutto sotto controllo!

Anni e anni di lotte e poi… bastava incontrare le persone giuste, al momento giusto… con il Metodo giusto!!

In realtà l’evoluzione personale è un percorso che dura tutta una vita…

L’importante è mettersi in cammino, fare il primo passo… deciderlo… e poi farlo davvero!

É possibile… se ce l’ho fatta io (e centinaia di altre persone) possono farcela tutti…

Ognuno di noi ha sempre la possibilità di scegliere, anche il non scegliere è una scelta… Anche il lasciare le cose così come sono, magari per paura, è una scelta. Ce le abbiamo tutti queste paure, ma bisogna prenderne atto e poi andare oltre.

Spesso sprechiamo un sacco di tempo (io l’ho fatto!) a ragionare sui problemi, sui perché, anziché sulle possibili soluzioni.

So che il mettermi a nudo, raccontando la mia storia, può essere di aiuto a chi in questo momento sente che vuole dare una svolta alla propria vita, ma non sa come farlo…

O è titubante perché non si fida… O non ha nemmeno l’idea che possa esserci qualcos’altro “al di là di un palmo dal proprio naso”, al di là di quello che ha sempre visto, sentito, provato, vissuto… O magari ne ha già provate tante e ormai si è quasi arreso all’idea di dovervi rinunciare…

Ma a cosa si rinuncia?

A una vita migliore… o, troppo spesso, proprio a una vita… perché si è nella sopravvivenza!

E invece si può andare oltre i propri limiti, i soliti schemi mentali, le proprie convinzioni, i giudizi… Insomma, uscire dalla gabbia! Si può!

Io sono molto soddisfatta…

Sia del Metodo, sia di aver conosciuto Dario e Cristina, che sono un esempio di coerenza (a me tanto cara) tra quello che fanno e quello che sono… Oltre ad essere una coppia da far invidia (con affetto parlando)!

E li ringrazierò sempre per aver creduto in me quando non ci credevo nemmeno io! Chiamarli coach è riduttivo (soprattutto considerando l’utilizzo che se ne fa oggi di questo termine).

Il Metodo INCIMA è la perfetta fusione tra neuroscienze e “spiritualità”, finalizzata al cambiamento, alla crescita evolutiva degli esseri umani.

Che altro aggiungere?

Sicuramente questa volta non ho nessuna intenzione di tornare indietro! Si sta troppo bene così… E questo è solo l’inizio! La mia speranza, nonché motivo di questa testimonianza, è che sempre più persone si avvicinino al Metodo INCIMA, non dico con la certezza, ma almeno con la curiosità e con la voglia di aprirsi alla possibilità che possa esistere un modo per spezzare le catene del passato e iniziare a costruire la vita che ognuno di noi merita e che ora nemmeno immagina…

Così come è stato per me… 
Questo è stato il mio antidoto… o meglio, il mio “METIDOTO”!

Teresa Fredella

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