Oggi voglio darti dei consigli molto utili, che hanno a che fare con la flessibilità, ma anche con le decisioni che prendi.

Sai a cosa si legano le decisioni e da cosa dipendono? Tutte le decisioni che prendiamo hanno a che fare con le emozioni che proviamo in quel momento.

Scriviti questo principio fondamentale: tutte le decisioni che prendiamo hanno a che fare con le emozioni che proviamo in quel momento.

Il cervello affettivo viene prima del cervello cognitivo. Noi prima rispondiamo agli eventi con l’affettività, con le emozioni e poi spieghiamo le nostre scelte usando la razionalità.  

Quindi le emozioni accadono, come dice lo psicologo statunitense Paul Ekman, pioniere delle ricerche sulle emozioni.

Le emozioni accadono, non possiamo controllarle, prevederle.

Quando qualcosa ci mette in allerta abbiamo paura, quando qualcosa ci irrita ci arrabbiamo, le emozioni accadono e hanno un inizio, un picco massimo e una fine, proprio come un’onda…

Possiamo però fare con le nostre emozioni qualcosa di estremamente utile per la nostra vita: diventare persone più flessibili.

Come si fa? 

La flessibilità emotiva si apprende e si allena come qualsiasi altra cosa. 

Infatti oltre a questi consigli, oltre a suggerirti di cambiare atteggiamento, quello che suggeriamo a tutti coloro che si sono avvicinati al Metodo è soprattutto COME FARE per cambiare, come ALLENARSI AL CAMBIAMENTO.

Innanzitutto puoi già contare su due strumenti: il coaching – perché non ti diamo soltanto la teoria che ti serve, ma ti guidiamo passo dopo passo nel processo di cambiamento grazie ai nostri coach – e praticare tutti i giorni le meditazioni del Mind Re-Start.

Perché il Mind Re-Start ti aiuta a mettere in comunicazione la tua parte razionale con quella emotiva. Ti aiuta a sviluppare doti come la calma, ma anche la flessibilità, dandoti la garanzia di avere da subito dei miglioramenti nel gestire le tue emozioni… questo in ogni momento problematico o meno problematico della giornata che ti si presenta davanti.

E spesso in quelle situazioni accade questo: quando tenti di combattere le emozioni o di annullarle, quindi di far finta che non esistano, finisci per soccombere a quelle stesse emozioni.

Per esempio combatti le emozioni quando ti senti giù, ma fingi di essere sempre allegro per far vedere agli altri che stai bene.

Oppure sei arrabbiato con il tuo partner e ti arrabbi ripetutamente sempre sulla stessa cosa, ma fingi che quella situazione non esista per evitare di affrontarla, perché magari hai paura di un litigio o delle conseguenze negative…

Così non fai altro che continuare ad arrabbiarti sempre di più, sempre per la stessa cosa e alla fine… resti schiacciato, soffocato dalla tua stessa rabbia che si cronicizza diventando grande insofferenza, intolleranza o grande ansia… e tu diventi una persona sempre più rigida. 

Le emozioni vanno accolte e focalizzate verso l’apprendimento e la crescita.

In questo, come ho già detto, aiutano moltissimo le meditazioni del Mind Re-Start che ti proponiamo, ma anche le procedure come D.A.T.O. o Tripla A alle quali abbiamo dedicato due capitoli del libro Mente Potente.

Intanto memorizza questo concetto: puoi accogliere le emozioni e focalizzarle verso l’apprendimento o la crescita, quindi non devi negarle o rifiutarle, al contrario, puoi viverle appieno e usarle per migliorare. Perché tutte le emozioni possono essere utili se impari ad usarle bene. 

Proprio perché non si possono negare o allontanare, le emozioni vanno rispettate e trattate in modo amichevole.

Non esistono emozioni positive e negative, dipende dall’uso che ne facciamo.

Per esempio, un po’ di paura può servire da stimolo, ti sprona a fare di più, ti dà l’adrenalina che ti serve per fare meglio, e in questo caso è positiva.

Ma tanta paura ti blocca, ti impedisce di scegliere, ti chiude in un guscio di protezione e di fatto ti schiaccia. Quindi come vedi non è la paura in sé, ma l’uso che ne facciamo che cambia l’esito della paura stessa. Poca ci fa agire, troppa ci blocca. Quindi sei tu che dovrai imparare a gestire la paura che è un sentimento assolutamente naturale e inevitabile. 

Come si fa ad accogliere le emozioni e a dirigerle verso l’apprendimento e la crescita? 

Ci sono diversi modi per accogliere le emozioni e per dirigere il tuo focus verso l’apprendimento e la crescita. 

Prima di tutto dobbiamo esaminare la nostra aspettativa.

Questa consiste in cosa ci aspettiamo che accada, cioè la nostra idea sulle cose e le persone, che spesso è legata al passato: quello che abbiamo sempre pensato tendiamo a ripensarlo nel tempo, e di conseguenza tendiamo, per abitudine, a guardare le cose e le persone sempre nello stesso modo. 

L’aspettativa è un tassello fondamentale per imparare a gestire le emozioni.

Ammettiamo che tu stia studiando per un esame e studi così tanto da volere il massimo, ti aspetti 30! Il giorno dell’esame però fai una bellissima performance, ma il voto finale è 26, non è 30 come ti aspettavi!

In questo caso puoi avere due reazioni emotive differenti: la prima è che ci stai male perché ti aspettavi 30 e il 26 lo vivi quasi come una sconfitta. Quindi cominci a rimuginare, ti chiedi il perché, ti dici “non è possibile che sia andata così!! Accidenti non doveva accadere”!

In questo caso avevi un’aspettativa troppo rigida, o 30 o nulla! E quindi è come se ragionassi in modalità bianco o nero! Ma la vita non è quasi mai bianco o nero e tu di fatto ti ritrovi a soffrire per ogni cosa che non è andata esattamente come avresti voluto…

Su questo aspetto lavoriamo moltissimo con gli studenti del Metodo Incima nel percorso Libera la tua Forza Interiore.

Al contrario se sei flessibile anziché rigido, accogli il 26 come un risultato utile e ti chiedi senza accanimento emotivo come puoi migliorare, cosa puoi fare per aumentare il tuo voto al prossimo esame… non soffri, non resti deluso, non ti arrabbi con te stesso e non ti giudichi!

Una delle cose più importanti per essere flessibile è esserlo con te stesso e quindi non giudicarti!

Accogli e impari… quello che ti sto dicendo è che la flessibilità è un atteggiamento mentale, è come rispondi o reagisci alla vita, agli altri, alle circostanze.

La flessibilità, tra l’altro, è una delle 13 Capacità Domino che alleniamo nel Metodo Incima.

Il tuo atteggiamento mentale fa la differenza nella vita di tutti i giorni perché se sei rigido hai sempre un motivo per star male, per non essere contento, per lamentarti di te stesso, degli altri, delle cose, del mondo!

Se invece sei flessibile diventi più accogliente, riconosci che quella cosa è accaduta, che è inutile negarla, rinnegarla o rifiutarla.

C’è qualcosa, è accaduto, è da affrontare, non puoi scappare.

Prima l’accogli e prima potrai aprirti ad un atteggiamento di crescita, di apprendimento, in modo da imparare da ogni situazione. 

Ci sono mamme e papà troppo rigidi con i propri figli, che pretendono troppo, che danno troppe regole, che rimproverano troppo, che sbuffano per ogni cosa sbagliata che si fa, praticamente vivono la vita scocciati, nervosi, stressati, stanchi e dimostrano di continuo la loro insofferenza agli altri creando così un clima di separazione.

Perché là dove c’è insofferenza, c’è anche allontanamento dalla fonte di sofferenza. 

Ci sono partner – questa è una dinamica fra marito e moglie ad esempio – che guardano dell’altro solo quello che non va, i suoi difetti, le sue mancanze. Anche questo è un atteggiamento rigido.

Ci sono persone rigidissime con se stesse, si giudicano molto, si criticano, stanno di continuo a rimuginare: “non avrei dovuto fare”… “e perché l’ho detto?”… “ma sono una cretina!” … tutte parole inutili e dannose! 

Ecco, la flessibilità migliora e guarisce tutte queste situazioni: con i figli, con il partner, con sé stessi, con i colleghi di lavoro. 

Accettare come sono fatti gli altri non significa essere molli, o accondiscendenti con ogni cosa, significa sempre mantenere viva la tua capacità di scelta e quindi scegliere anche di non incazzarti per ogni cosa e di essere più morbido e accogliente. 

Quando ti comporti in modo rigido con gli altri è come se dicessi: “io sto sul mio piedistallo della perfezione e faccio tutto bene, tu invece sbagli sempre e non capisci niente e fai tutto male”.

Quindi generalmente la persona rigida è molto giudicante, critica costantemente gli altri e il loro modo di fare e di essere. Ecco che crolla la flessibilità. 

Quando ti comporti in modo rigido con te stesso, pretendi davvero troppo da te: di fare tutto quello che vorresti fare in quel giorno e puntualmente non ci riesci perché è troppo… pretendi di essere perfetto, impeccabile, sempre lucido, vigile, di poter controllare tutto ma… come si fa? Come si può vivere bene nel totale controllo? Non si può, infatti si vive male.

La vita è imprevedibile e, nella sua imprevedibilità, più impari ad essere flessibile e meglio vivi gli eventi che accadono fuori dal tuo controllo. 

Essere più flessibili significa vivere a cuor leggero.

Questo non significa affatto essere superficiali rifiutando di affrontare la realtà, significa invece non avere macigni sul cuore, affrontare quello che va fatto, anche se la situazione è piuttosto difficile, pesante o sfidante.

Significa affrontarla con l’atteggiamento di chi crede di poter trovare la soluzione, di chi ha fiducia che ci riuscirà, di chi crede che, anche se non sa da dove cominciare, avrà a breve la chiarezza per poter agire, scegliere e decidere. 

Nella meditazione Swing del Mind Re-Start, si lavora molto sia sulla leggerezza, sia sulla fiducia. Soprattutto si fa appello alla tua capacità di fiducia nel realizzare i tuoi obiettivi, non attingendo a risorse esterne, ma a quelle che già possiedi dentro di te, nel tuo inconscio.

Ti suggeriamo di provarla: tra le altre, c’è una frase molto potente e suggestiva che afferma:

“Tutto quello di cui ho bisogno per realizzare i miei obiettivi e godere di ciò che ottengo, è già dentro di me… ORA!”.

E la fiducia in sé stessi produce automaticamente maggiore flessibilità.

Essere più flessibili significa accettare di più sé stessi, le proprie emozioni e di conseguenza gli altri, ascoltare di più gli altri in modo attivo, senza giudicarli ma facendoli sentire compresi e capiti, e quindi significa anche creare empatia, comprendere il punto di vista dell’altro, dove si trova e cosa sta provando.

Non devi avere sempre ragione tu, a volte non ha ragione nessuno, ci sono solo punti di vista differenti.

Con un maggiore ascolto, più empatia, maggiore complicità e comprensione, le relazioni diventano più solide e più durature. 

Per diventare più flessibile dovrai smetterla di dare giudizi troppo affrettati o troppo istintivi, magari ci sei abituato e ti scattano in automatico quelle emozioni, ma tu le puoi osservare e usare per migliorarti. Anche se di istinto ti ritrovi a giudicare o criticare, fermati, devi dire stop a quell’emozione e chiederti invece: come possono essere più flessibile in questa situazione?

Come posso essere più flessibile con questa persona? Cosa posso dire per esprimere maggiore flessibilità e accoglienza? 

Posso dire “ti capisco”, “ti comprendo”… certamente sono due paroline magiche che aprono al dialogo flessibile e accogliente…

“Ti capisco”, “ti comprendo”, dette con il cuore sono veramente magiche e dimostrano la tua flessibilità e accoglienza… 

Essere flessibili significa anche imparare a lasciare andare, significa che non ti devi “attaccare” a quello che è superfluo, che ci sono cose a cui puoi togliere importanza perché davvero non ne hanno… fa nulla se la casa non è perfetta e c’è un po’ di disordine. Si può mettere ordine con la rabbia e nel giudizio, oppure si può riordinare nella serenità senza affanno…

La cosa da fare non cambia, cambia invece il tuo atteggiamento. Lasciare andare significa anche perdonare ciò che in passato ti ha fatto molto male… è un passaggio fondamentale per vivere “a cuore leggero” ma di questo non posso parlarti in questa sede, perché per farlo e per riuscire hai bisogno dell’aiuto di un coach che lavori nello specifico su di te.  

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Lasciare andare significa dire “non fa niente, è accaduto ma non fa niente, posso affrontarlo, posso risolverlo, posso uscirne”… vedi che anche in questo caso significa essere più accoglienti… e al contrario lasciare andare significa smetterla di dire “non è possibile che sia successo”“non è possibile che fai sempre questa cosa…”, “non è possibile che sia successo proprio a me…”

Perché se è successo significa che è possibile… quindi dovrai toglierti dalla testa il “non è possibile”… 

Ti ho fatto molti esempi e ti ho dato gli elementi per allenare la tua flessibilità. Ora tocca a te, prendi carta e penna e scrivi i 6 punti di lavoro fondamentali. Adesso è il momento di fare il tuo esercizio: COSA – CHI – COME – QUANDO – PERCHE’ – FEEDBACK 

Punto primo – COSA: in cosa posso essere più flessibile? Questa è la domanda che devi farti. Dai delle risposte chiare e specifiche, ricordati che stiamo lavorando con la formula MIG: Mirata, Intenzionale, Guidata. In cosa hai bisogno di essere più flessibile? Con i tuoi figli? Con il partner? Nelle relazioni con gli altri? Nella vita in generale? In una situazione specifica che stai risolvendo o affrontando? Nel rapporto con il tuo corpo o con il cibo? Nella gestione del tuo tempo? Scrivi in quale ambito hai bisogno di allenare una maggiore flessibilità.

Punto secondo – CHI: chi sono le persone coinvolte? “Con chi voglio essere più flessibile?”, “Voglio essere più flessibile con mio marito, con mia moglie, con mio padre o mia madre, con mio fratello, con il mio collega, con mio figlio”… con chi vuoi tu, purché tu sia specifico. Devi scegliere le persone con le quali intendi essere più flessibile, è come fargli una promessa. Da questo momento dovrai essere focalizzato su quelle persone che scegli e impegnarti a sperimentare nuovi modi per essere più flessibile con loro. Magari più gentile, magari più calmo, magari più disponibile, magari più presente… Soffermati un attimo, scrivi e poi ricomincia. 

Terzo punto – COME: che strategie utilizzerò? Qui ti devi chiedere cosa vuoi fare di diverso per essere più flessibile, quindi più gentile, più calmo, più disponibile, più presente, ma anche più sorridente, più disteso, più riflessivo… ad esempio sceglierò di evitare di fare mille domande e sarò meno impulsivo nella comunicazione; deciderò di restare più tranquilla davanti alla solita reazione di mia figlia e sceglierò di parlarle con calma comprendendo le sue ragioni, oppure:

Scrivi tu cosa intendi fare, sii specifico, chiaro e preciso. 

Quarto punto – QUANDO: specifica i momenti in cui avverrà, per esempio quando sento qualcosa che non mi piace, quando mi arriva una richiesta inaspettata, quando devo gestire un imprevisto,  quando mi sento in affanno per molte cose, quando le cose non vanno come avrei voluto, quando la realtà è diversa dalle mie aspettative, quando rientro a casa dal lavoro e invece di riposare ho la casa a cui badare, i figli da ascoltare e la cena da preparare, quando sono pieno di lavoro e mi chiedono qualcosa… scegli tu i momenti in cui allenare la tua flessibilità, scrivili adesso. 

Quinto punto – PERCHÈ: cosa cambierà in positivo e perché ne vale la pena… qui devi immaginare i cambiamenti reali che avverranno nella tua vita, nel rapporto con le persone che ami e a cui tieni di più… per esempio potresti scrivere “mio marito penserà di me che non sono più così pesante”, oppure “i miei figli penseranno di me che non sono più così pesante”, oppure “avrò la testa più libera dai pensieri superflui”, “riuscirò a parlare con più serenità e ad ascoltare di più il mio partner”… “smetterò di arrabbiarmi per ogni cosa o ingiustizia che vedo”. Questo avviene quando c’è qualcuno che occupa il mio parcheggio, qualcuno che butta una carta per terra… “sarò finalmente in grado di godermi la mia famiglia con più serenità senza pensare all’aspirapolvere da passare o ai piatti da fare”. “Avrò un atteggiamento molto più sereno e disteso in ufficio, i miei colleghi mi guarderanno sorridere di più e mi osserveranno con ammirazione, ci divertiremo mentre risolviamo i problemi”… questi sono solo alcuni esempi… sei tu che dovrai concentrarti adesso un momento, fermare il video e scrivere quello che vuoi vedere come cambiamento nella tua vita grazie alla tua capacità di essere più flessibile. Fermati di nuovo e fai l’esercizio adesso senza rimandare. Dedica qualche minuto a questo aspetto importante. 

Sesto punto – FEEDBACK: da cosa ti accorgerai che ci stai riuscendo? Anche qui devi lavorare di immaginazione per creare la tua nuova realtà, scrivi sul tuo quaderno quello che vuoi vedere, rendi questo lavoro di crescita personale misurabile. Per esempio potresti dire: “mi accorgo di essere più flessibile perché finalmente, dopo aver ascoltato mio figlio, ho compreso le sue ragioni e abbiamo trovato un accordo”. “Mi accorgo di essere più flessibile perché quando un cliente tarda all’appuntamento preso, non mi agito più e non lo accolgo più con rigidità”. “Mi accorgo di essere più flessibile perché posso finire la giornata senza aver fatto tutto quello che avevo previsto e comunque mi sento apposto, non mi sento più in colpa, mi sento più soddisfatto”. “Me ne accorgo perché riesco a godermi i momenti con più presenza, vivo con meno affanno e quindi con più equilibrio, me ne accorgo perché evito di essere invadente e accetto le scelte altrui, anche se faccio tardi accetto quella possibilità, non mi rimprovero, e riconosco che può succedere di far tardi”.

“Me ne accorgo perché accetto l’imprevisto in modo più sereno e riconosco che fa parte della vita, ora so che non posso controllare tutto e che quando vivo a cuor leggero la vita è più bella”. 

Questi sono solo alcuni spunti che puoi usare come misuratori del tuo miglioramento.

Ora tocca a te. Sforzati di scrivere quello che senti più vicino alle tue esigenze, alla tua vita. Questo lavoro funziona solo se è personalizzato. Noi ci teniamo tantissimo alla personalizzazione perché sappiamo che ogni tassello di crescita può essere vero solo se è un vestito cucito su misura. 

Dopo aver scritto sul tuo quaderno questi sei punti, ti invito a rileggerli più volte per fare poi la tua meditazione personalizzata del Mind Re-Start. Sarebbe ottimale su questo aspetto fare la meditazione Twilight o Metamorfosi che sono proprio specifiche sulla flessibilità, molto più di Swing. 

Visualizzare i tuoi nuovi obiettivi nella parte finale della meditazione, nella contemplazione del potenziale che è presente in tutte le nostre meditazioni, ti permetterà di aprire la mente alla nuova possibilità perché la mente non distingue la realtà dall’immaginazione…

Per esempio nella meditazione Metamorfosi tutte le domande che ti vengono proposte mentre sei in uno stato di rilassamento, permettono alla tua mente di aprirsi a nuove possibilità perché stai pensando qualcosa di nuovo che ti fa uscire dai vecchi schemi e routine di pensiero. Quando pensiamo in modo nuovo noi siamo persone nuove.

 Il Mind Re-Start quindi è la porta d’accesso per la costruzione della tua nuova realtà, è il compasso che disegna i tuoi sogni, è quello strumento che ti permette di tirar fuori tutte le risorse personali di cui hai bisogno… e nel modo più inaspettato. Provare per credere!

Sempre il meglio di te,

Cristina Bari