Tutto quello che volevo era diventare una persona serena.
Volevo sbloccare un po’ quelli che sono i limiti che mi rendevo conto di avere.
Ho sempre puntato alla perfezione e questo mi portava a giudicarmi tantissimo. Mi sentivo in colpa per non aver dato o fatto di più.
Volevo che le cose fossero in un determinato modo, e quindi se non riuscivo a ottenerle in quel modo, ciò mi mandava parecchio in crisi, e in effetti non solo giudicavo, ma sentivo anche il peso del giudizio anche quando magari nemmeno c’era, quindi avvertivo sempre questa cosa come un difetto.
Anche riguardo la mia infanzia, io sicuramente mi ero creata quella figura della figlia brava, che non risponde mai, educata e tutto, e quindi questa cosa mi portava ad essere un po’ rigida nei miei confronti e nei confronti degli altri. Sono un insegnante e anche a scuola, quando c’erano bambini particolarmente difficili da gestire, entravo un po’ in crisi.
Anche l’aggressività è una cosa che non tolleravo sin da bambina, perché mio padre è una persona particolarmente aggressiva, non a livello fisico ma verbale, e questa cosa mi ha segnato molto.
Io ero quella che non accettava che le persone perdessero il controllo, perché per me l’educazione e il rispetto per gli altri sono una cosa fondamentale, quindi quando mi trovavo davanti a un episodio di aggressività non motivata e non logica, questo mi mandava in crisi, lo vivevo proprio male.
Sapevo di dover superare certi blocchi legati anche alla mia infanzia.
Tempo fa avevo pensato di andare da uno psicologo ma non l’ho mai fatto, perché probabilmente spesso si tende a rimandare pensando che il tempo aggiusti le cose.
In realtà poi ti rendi conto che non è così e infatti ero arrivata ad un punto in cui poi dici “basta”, e bisognava fare qualcosa per cambiare e per ritrovarsi.
Così una mattina ho aperto il computer, io ero convinta di comprare un altro libro, in realtà poi ne ho visti altri e “casualmente” ho buttato lo sguardo e ho detto “ok proviamo questo” e ho acquistato Mente Potente.
Già dalla prima meditazione guidata ho sentito qualcosa, io avevo già fatto un corso sulla mindfullness, quindi avevo avuto esperienze con delle meditazioni.
Con le meditazioni guidate ho superato l’ansia e lo stress.
Ho sentito qualcosa di diverso e infatti quando lo raccontavo a mio marito dicevo “non so se uso le parole giuste però, quando pratico il Mind Restart mi sento un qualcosa dentro, proprio all’altezza del cuore, qualcosa che mi tiene ferma e non mi fa sentire l’agitazione che sento normalmente.
Quindi anche questa sensazione è stata uno dei motivi che mi ha spinto a intraprendere il percorso, che inizialmente ha avuto luogo con il libro (ci sono andata cauta, anche perché sono sempre stata definita una persona ansiosa ed era vero).
Ho notato già questo cambiamento dalla prima meditazione. Era la prima volta che sentivo ripetere il mio nome in una meditazione e la sensazione è davvero molto potente. La personalizzazione delle pratiche del Metodo ti tocca in profondità
Poi ho fatto gli esercizi e quando parlavo con i miei figli facevo già attenzione a non dire determinate cose, a non scattare con loro seguendo le indicazioni del libro, sono stati tutti segnali che mi hanno fatto pensare che stessi andando nella direzione giusta.
Quindi già con la lettura del libro avevo ottenuto dei risultati, però ero consapevole che c’era ancora tanto da fare.
Ero contentissima di intraprendere questo percorso LFI (Libera la tua Forza Interiore).
La scelta è stata determinata da un momento critico che stavo affrontando, quindi quando ho deciso di acquistare il libro, mi ha rallegrato il fatto che a differenza di altri si era seguiti da un tutor individuale e così ho proseguito su quella strada e ho scelto di andare avanti.
Diciamo che da quando è iniziato il mio percorso con “Libera”, gli obiettivi sono bene o male gli stessi, anche se la posizione è cambiata, nel senso che già dei risultati sono stati ottenuti.
Gli obiettivi principali sono lavorare ancora sul discorso del giudizio sia su me stessa che verso gli altri per vivere con leggerezza un po’ tutto, anche per quanto riguarda stare bene con gli altri.
Ma, lo dico a Cristina e Dario e anche a chi mi legge, lo so che la mia prudenza nell’uso delle parole è data dal mio perfezionismo. C’è tanto di più, ma mi voglio dare ancora del tempo per consolidare.
Sono comunque cambiate molte cose come ad esempio l’essere più proiettata nel trovare del tempo libero da dedicarmi. Non ero proprio abituata a pensare di avere del tempo mio per fare delle cose che mi piacciono. Ero più quella del “fare fare fare” sempre con l’affanno.
Ho allentato molto, i tempi si sono dilatati e vorrei che si continuasse su questa linea.
Poi ero impulsiva e istintiva, e adesso questa cosa è cambiata abbastanza, cioè io ero quella che interrompeva le persone mentre parlavano, e loro carinamente non me lo hanno mai fatto pesare come una mancanza di rispetto, quanto come un farmi riflettere su quanto fossi ansiosa.
In generale, il Metodo INCIMA mi ha aiutato tanto perché è molto ben organizzato. È un metodo, appunto. Con procedure che ti guidano ad ogni passo e con un coach che non ti molla un attimo.
Io avevo tanta confusione negli obiettivi, andavo un po’ alla cieca e quindi non avevo chiarezza su cosa volessi e quindi mi ha chiarito questi ultimi.
Le meditazioni mi hanno aiutata ad acquisire una certa calma che prima non avevo, perché prima mi agitavo molto facilmente in tante situazioni.
Difficilmente ne salto una, proprio raramente, quindi è una cosa che a me è servita tantissimo e continuo su questa strada. Quando riesco faccio anche la meditazione In Cammino nel pomeriggio.
Poi sulle procedure, quello che mi è servito tanto è stato lavorare sulla Decisione, ad esempio la formula D.A.T.O, dell’Attenzione, dell’essere decisa, perché dentro di me c’era una battaglia, forse più nel quotidiano che nelle decisioni vere.
In quelle vere in realtà non tanto, ma poi nelle decisioni che uno vive quotidianamente avevo un po’ quest’insicurezza.
Alla fine questo generava confusione e stress. Invece adesso porto avanti la decisione e se sbaglio pazienza, mi rialzo e riprovo in un’altra maniera.
Al posto di accanirmi perché doveva andare in un certo modo, trovo un’altra via.
Diciamo che il Metodo mi ha aperto la mente: tutte le procedure e i coaching con Cristina.
Io sono riuscita a liberarmi di un completamento non indifferente che riguardava la mia infanzia, con mio padre e quindi se io penso a quando lei mi disse di scrivere questa famosa lettera per perdonarlo io ho detto “no, in questo momento non ce la faccio”, poi sono arrivata a quel momento, l’ho scritta. Ed è stato liberatorio. Una sensazione fantastica.
Quello che ho notato è che i miei pensieri sono cambiati in una maniera incredibile, nel senso che spesso avevo pensieri negativi, e invece adesso non ci sono più, ne sono rimasti alcuni sull’insicurezza ogni tanto, ma in generale i pensieri durante il giorno sono felici.
Mi rendo conto di star bene e di godermi un sacco di momenti, mi rendo conto di essere felice di quello che ho, che faccio e di quello che vivo. Sto vivendo quello che si dice “essere felici per le piccole cose quotidiane”, senza dover aspettare.
E infatti mi viene da sorridere quando sento qualcuno dire che “la felicità è un momento”.
Mi rendo conto che prima anch’io ragionavo così e adesso non più… gioisco di un panorama, di quando vado a passeggiare, di qualunque cosa, nel quotidiano ho cambiato decisamente passo e me ne rendo conto anche fisicamente. Non ho più i problemi di stomaco che avevo prima, quindi anche a livello fisico ho dei riscontri.
In questo momento, quello che ho iniziato a potenziare è il lavoro sulla creazione intenzionale di nuova realtà, quindi l’aspetto della fisica quantistica applicata ai comportamenti e alla gestione delle emozioni. Utilizzo le ultime meditazioni che sono Deep Swing, Indietro nel Futuro, il Collasso della Funzione d’Onda.
Mi rendo conto che questi nuovi argomenti sono davvero molto potenti. Ho notato che a differenza di prima, quando parto che una cosa debba andare bene, va bene, in un modo o nell’altro, caschi il mondo.
Funziona. Anche se c’è un imprevisto vedo che funziona. Quindi il fatto di focalizzarmi su una cosa positiva mi sta dando dei risultati, quindi sicuramente mi concentrerò sul lavorarci ancora.
Nella fiducia in me stessa sono cambiata tanto, perché prima ero molto insicura e combattuta nelle piccole decisioni, c’era questo conflitto interiore che adesso si è attenuato molto, quindi adesso vivo molto meglio con me stessa e con gli altri.
Consiglierei questo Metodo perché ti insegna delle procedure passo dopo passo, quindi gradualmente acquisisci determinate conoscenze, e ti porta poi a mettere insieme la parte teorica con quella pratica, con molta chiarezza.
Acquisisci la consapevolezza che le cose non accadono così dal nulla e che sei realmente artefice dei tuoi risultati. La cosa straordinaria è che ti senti così forte da non aver più paura di assumerti la responsabilità delle tue decisione e delle tue azioni. L’ansia e lo stress lasciano il posto alla fiducia e alla pace.
Alessandra Chiarandà