Avevo come priorità assoluta quella di realizzarmi sul lavoro.

Sono laureata in economia, ma non sapevo ancora bene cosa volessi fare.

Ho sempre svolto la mia mansione da amministrativa e contabile, ma mi domandavo se avrei dovuto cambiare strada o meno, perché non mi sentivo pienamente realizzata.

Avevo perso il lavoro da poco, e diciamo che la prima cosa che ho fatto è stata studiare per alcuni concorsi. Ho fatto il primo, lo scritto  è andato molto bene, ho preso il massimo dei voti, e stavo studiando per l’orale.

Questa è stata ed è la cosa più importante per me: la soddisfazione nel lavoro che mi farebbe sentire soddisfatta di me stessa, soltanto per aver raggiunto questo obiettivo…

Perché desideravo sentirmi valorizzata in ciò che facevo, essere maggiormente gratificata, e quindi avere più fiducia e sicurezza.

Per raggiungere questo obiettivo dovevo diventare più costante e crederci di più, perché fondamentalmente le mie credenze mi bloccavano e mi sconfortavo nell’ascoltare sempre la solita questione dei raccomandati, di chi ha le conoscenze e va avanti.

Questa convinzione o diceria mi ha sempre bloccata nel prendere questa strada dei concorsi pubblici. Magari dovevo superare proprio questo mio blocco.

La situazione di instabilità sul lavoro è legata anche alla paura del futuro per i miei figli perché vedo che succedono delle cose imprevedibili, e al momento non ho tanta fiducia in quello che sta accadendo in Italia, non ho fiducia nella politica, in niente al momento… visto l’andazzo, vorrei essere più sicura di me stessa e più fiduciosa.

Volevo inoltre migliorare il rapporto con mio marito che in quel periodo era più altalenante.

Una volta migliorata la mia situazione economica, tra i miei sogni, sicuramente mi piacerebbe viaggiare di più, imparare bene le lingue… è un sogno nel cassetto che non sono ancora riuscita a realizzare.

Insomma, c’erano delle priorità nella mia vita per cui sentivo di dover migliorare su molti aspetti.

Anche come genitore. E infatti mi sono avvicinata al Metodo in maniera indiretta, cioè avevo preso il corso di Cristina Educare Facile, ho seguito il videocorso con il libro perché avevo bimbi piccoli, e volevo trovare una strategia per essere più brava come mamma.

E quindi ho iniziato da quello e dopo ho fatto INCIMA 21, ho fatto un coaching con Dario, poi ho preso il libro Mente Potente, e man mano sono riuscita ad acquistare anche le meditazioni.

Quando dovevo scegliere se intraprendere Libera la tua Forza Interiore o meno, all’inizio ero bloccata dall’aspetto economico in tutta sincerità. Ma nonostante avessi perso il lavoro da poco, ho provato grande fiducia e ho voluto comunque fare questo investimento proprio per me stessa.

Temevo di non essere costante e non riuscire a mantenere i ritmi a causa della giornata lavorativa, ma ho comunque intrapreso questo percorso per una nuova rinascita e ora sono più decisa che mai.

Perché il tempo e l’investimento mi hanno dato ragione.

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Rispetto a prima di partecipare a Libera la tua Forza Interiore sono cambiate molte cose:

Se non l’avessi fatto, ora sarei ancora bloccata, sarei sempre andata avanti ma con fatica e con una certa pesantezza dentro di me.

Ho fatto dei grandi passi in avanti con me stessa, mi accorgo di fare cose che prima non facevo, ho una consapevolezza in più, non mi faccio più travolgere dal mio passato, dalle mie convinzioni limitanti.

Poi ho risolto alcune cose che riguardano i completamenti. Ho avuto una questione in sospeso con la mia ex datrice di lavoro e sono riuscita a lasciar andare la situazione perché mi provocava rabbia e tristezza.

Adesso l’ho superata e sto davvero molto meglio, anche grazie a Cristina e alla facilitatrice.

Sono riuscita a comprendere alcuni passaggi fondamentali e ora so che non mi dovevo attaccare a quel sentimento di rabbia e so anche come fare.

Mentre nel rapporto con mio marito stiamo cercando di avere più dialogo perché c’era stato un allontanamento tra di noi e quindi sto procedendo in questo senso.

Credo che la figura di un coach, in questi casi, sia fondamentale, perché può darti consigli preziosi.

E poi il coaching è utile anche per altri aspetti: ti aiuta a capire quello che leggi e ascolti e a mettere in pratica la teoria. Perché un conto è studiare conoscenze utili al miglioramento personale, un altro è metterle in pratica.

Tra gli altri strumenti, le procedure mi stanno aiutando a mettere ordine, riesco ad avere più leggerezza, riesco a mantenere un certo ritmo nelle mie giornate, a essere costante, presente, a osservare tutte quelle cose che prima non conoscevo e a cui non facevo caso.

Le meditazioni del Mind Re-Start mi aiutano ad avere un senso di pace e fiducia, il facilitatore e il coach mi aiutano a migliorare e a trovare le strategie giuste in base al mio comportamento e quello che mi sta accadendo, mi aprono gli occhi in questo senso.

Grazie a tutto questo, ho più fiducia in me stessa.

Già il fatto di aver intrapreso questo percorso per me significa tanto, perché credo nelle mie possibilità e in quello che sto facendo, ho piena fiducia anche se mi accadono delle esperienze non positive. Noto che nonostante questo, le sto prendendo in modo diverso rispetto a prima, quindi sono più positiva e fiduciosa, so che ci sarà una svolta.

Consiglierei il Metodo perché non è solo teorico, è un corso molto pratico, ti apre la mente, e poi è personalizzato, ti fa capire quello che devi cambiare.

Il cambiamento non è generico, non è quello di una persona qualsiasi, è il tuo, è personale.

Ognuno ha la sua storia e quindi le sue credenze e aspettative, il Metodo è vincente per questo, proprio perché è personalizzato e fatto su misura per te.

Luana Di Corcia